"Bonomo", Narracci: «Procedere con gli interventi sia edilizi che socio sanitari»

Il direttore generale dell'Asl Bt sulla situazione del nosocomio andriese

giovedì 5 maggio 2016 14.14
Sull'architettura di insieme della rete sanitaria del nord barese, che vede Andria al centro di una visione articolata e funzionale all'epidemiologia dell'intero territorio provinciale, si registra anche un puntuale intervento del dott. Ottavio Narracci.

«L'ospedale di Andria - ha rimarcato Narracci - mantiene, consolida e sviluppa il profilo di polo aziendale per l'emergenza urgenza, a presidio dell'intera dorsale ospedaliera murgiana, con una particolare evidente attenzione alla presenza di alte specialità come Neurochirurgia, Cardiologia e Urologia: discipline ridimensionate in altre aree del territorio regionale ed invece confermate nella rete Asl Bat. E' poi fondamentale sottolineare che la giunta regionale ha ufficialmente riattivato le procedure per il finanziamento e la costruzione del Nuovo Ospedale di Andria, vale a dire una struttura con oltre 400 posti letto, suscettibile dunque in prospettiva di essere riclassificata come ospedale di secondo livello. In questa ottica - ha continuato Narracci - garantisco tutto il mio impegno per un percorso virtuoso dell'iter procedurale, che non sia soltanto di carattere tecnico edilizio, ma soprattutto socio sanitario. Nel frattempo, le risorse residue ancora disponibili per l'edilizia ospedaliera su Andria, pari a cinque milioni di euro (art. 20 seconda fase) saranno opportunamente dedicate all'attuale Ospedale, per garantirne la piena funzionalità, in linea con quanto previsto dalla programmazione regionale vigente. Ulteriori risorse già disponibili, come quelle del FESR 2014/2020, saranno poi impiegate in tempi brevi per il miglioramento ed il rinnovamento di alcuni servizi a carattere ambulatoriale, a cominciare dall'Emo-dialisi. In definitiva - ha concluso Narracci - questa Direzione Generale rimane pronta, pur nel rispetto del quadro regolamentare regionale, a confrontarsi in maniera aperta con le rappresentanze istituzionali e con tutti i legittimi portatori di interesse rispetto ad una materia che investe così da vicino la vita delle persone, delle famiglie e dell'intera comunità. Resta inteso - ha sintetizzato Marmo - che seguiremo passo passo gli sviluppi relativi alla rifunzionalizzazione ed alla razionalizzazione del "Bonomo", oggetto di troppe dimenticanze nell'ultimo decennio».