Narcotraffico dalla Colombia, sentenza nulla per un 69enne di Andria
Annullata con rinvio la condanna di Giuseppe Cicco per fatti che risalgono agli anni a cavallo del 2000. Il processo è da rifare
martedì 28 gennaio 2025
19.17
La droga importata dal sud America arrivava in Puglia, in particolare a Bari e ad Andria, ma di quell'organizzazione criminale - dopo 13 anni di processo e a 25 dai fatti contestati - non avrebbero fatto parte la 60enne Lida e suo fratello Luigi Cestari, di 62 anni, ambedue di Casalnuovo, e Giuseppe Cicco, 69enne di Andria.
Venerdì, infatti, la terza sezione penale della Corte di Cassazione, in accoglimento dei ricorsi proposti dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Mari, Fabio Schino e Dario Vannetiello, redatti nell'interesse dei primi due imputati, ha annullato la sentenza di condanna del 2 ottobre 2023 della Corte d'Appello di Bari. In pratica è stato depennato l'esito di secondo grado (il narcotraffico è stato dichiarato prescritta per la donna), rinviando gli atti per un nuovo processo.
Ai due (lei condannata a 6 anni, lui a 6 anni e 6 mesi) erano contestati i reati di narcotraffico tra la Colombia e l'Europa grazie, tra gli anni 1998 e 2002, ai contatti col cartello criminale dei Los Mellizos di Bogotà, con le indagini della Drug Enforcement Administration e della Federal Bureau of Investigation. «L'associazione aveva alcune ramificazioni tanto da aver determinato un conflitto di competenza tra le Procure di Milano, Lecce e Torino con assegnazione all'Antimafia di Bari».
Gli ermellini, a 10 anni dal dispositivo di secondo grado del 2013, hanno annullato anche la sentenza di condanna emessa nei confronti di Cicco (10 anni e 8 mesi in secondo grado, dopo i 16 in primo), posizione per la quale il procuratore generale aveva condiviso il ricorso proposto dall'avvocato Antonio Scamarcio.
Venerdì, infatti, la terza sezione penale della Corte di Cassazione, in accoglimento dei ricorsi proposti dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Mari, Fabio Schino e Dario Vannetiello, redatti nell'interesse dei primi due imputati, ha annullato la sentenza di condanna del 2 ottobre 2023 della Corte d'Appello di Bari. In pratica è stato depennato l'esito di secondo grado (il narcotraffico è stato dichiarato prescritta per la donna), rinviando gli atti per un nuovo processo.
Ai due (lei condannata a 6 anni, lui a 6 anni e 6 mesi) erano contestati i reati di narcotraffico tra la Colombia e l'Europa grazie, tra gli anni 1998 e 2002, ai contatti col cartello criminale dei Los Mellizos di Bogotà, con le indagini della Drug Enforcement Administration e della Federal Bureau of Investigation. «L'associazione aveva alcune ramificazioni tanto da aver determinato un conflitto di competenza tra le Procure di Milano, Lecce e Torino con assegnazione all'Antimafia di Bari».
Gli ermellini, a 10 anni dal dispositivo di secondo grado del 2013, hanno annullato anche la sentenza di condanna emessa nei confronti di Cicco (10 anni e 8 mesi in secondo grado, dopo i 16 in primo), posizione per la quale il procuratore generale aveva condiviso il ricorso proposto dall'avvocato Antonio Scamarcio.