Musica e libertà, il ricordo della prima Radio libera di Andria

Alla Libreria Diderot il reading di una «piccola grande rivoluzione»

domenica 28 febbraio 2016 13.16
Una serata all'insegna dei ricordi e di un sogno diventato realtà. 40 anni fa nasceva ad Andria la prima Radio libera, la prima trasmessa in FM, "Radio Antenna Uno" che cambiò completamente il modo di ascoltare musica e diede voce a tanti problemi della gente riscoprendo il vero senso di libertà. Ieri sera, alla Libreria Diderot, si è svolto un reading per ricordare i suoni e l'atmosfera che 40 anni fa hanno accompagnato la nascita e la crescita della prima radio andriese. Un reading con letture e ricostruzione della storia che ha visto un gruppo di ragazzi dare vita ad un sogno. Il tutto accompagnato da musiche e canzoni suonate dal vivo tipiche di quell'epoca.

Idea nata da Fulvio Schinzari, che ha curato i testi e la regia della serata e del reading, e da Antonio Mastropasqua, uno dei primi speaker di Radio Antenna Uno. «Ricordo un'atmosfera magica – racconta proprio Mastropasqua – Prima ascoltavamo la musica dalla Rai, poi con le radio libere è cambiato tutto: hanno dato la stura finalmente ad una grande libertà perché, oltre a sentire la musica, portavamo in radio il pensiero della gente ed i problemi del momento. I ricordi sono chiari e gioiosi. L'entusiasmo è cresciuto di pari passo con la crescita delle radio stesse. La gente veniva a trovarci, bar e pizzerie venivano ad offrirci qualcosa in cambio di un po' di pubblicità, un'atmosfera davvero magica. Stare dietro ad un microfono era un'esperienza unica e adesso può sembrare banale, ma all'epoca è stata un piccola grande rivoluzione». Durante la serata, l'immancabile omaggio a Tonino De Vincenzo, colui che fu tra i protagonisti della nascita della prima radio libera: «Il merito è stato anche di Tonino, che oggi ricordiamo con affetto – dice Mastropasqua – Lui è stato protagonista insieme a tutta la musica che ci siamo portati dietro. Questa serata è dedicata anche a lui».

Infine un pensiero per i giovani che inseguono i propri sogni: «Quella Radio si fece con pochi, anzi direi con pochissimi mezzi. C'era un'antenna per trasmettere il segnale che veniva alimentata da un trasmettitore della seconda guerra mondiale in FM. Quindi – conclude Mastropasqua – voglio dire ai ragazzi che qualsiasi iniziativa pensino possa far crescere o sia un apporto per la comunità va benissimo e bisogna realizzarla».
Radio Antenna Uno, reading alla Diderot
Radio Antenna Uno, reading alla Diderot