Mostra d'arte “Con Te.mporaneo”: espongono Guantario, Suriano e Tesse
La vernice sarà aperta sino al 5 novembre presso la galleria d’arte K2/ STUDIO /Anforah a Giovinazzo
martedì 1 novembre 2016
Le artiste andriesi Ricarda Guantario, Anna Suriano e Nicla Tesse, espongono le loro opere alla collettiva d'arte dal titolo: "Con Te.mporaneo", inaugurata sabato 29 ottobre e aperta sino al 5 novembre p.v. presso la galleria d'arte K2/ STUDIO /Anforah sita in Via Cattedrale nel centro storico di Giovinazzo.
La mostra è stata presentata dal critico d'arte, presidente dell'Associazione K2 Francesco Mignacca e dall'Assessore comunale alla Cultura dott.ssa Marianna Palladino. All'evento partecipano anche altri artisti italiani: Anna Bello, Caterina Manginelli, Grazia Salierno, Lucia Ciliberti, Luisa Valenzano, Mariella Valentini, Maria De Marzo, Pina Demartino, Piero De Benedectis, Raffaella Spadavecchia, Michele Spadavecchia e Rita Marziani.
«'Per un artista il desiderio di essere testimone del proprio tempo non sempre si traduce in una coerente adesione alle tematiche riguardanti aspetti e fenomeni della società moderna, anzi al contrario spesso si identifica in un distacco netto e in un atteggiamento di rifiuto nei confronti di espressioni legate a desideri, mode e tendenze del mondo contemporaneo. I pittori riuniti in questa collettiva esprimono la volontà di dissipare molte delle illusioni e delle fantasie generate dalla modernità al fine di indirizzare la propria ricerca verso quei processi di senso e quei significati simbolici che tanta arte hanno generato e sorretto per lungo tempo. È il segno di una inversione di tendenza, è la testimonianza che la fede in un "progresso" indefinito, prima considerata come una specie di dogma inconfutabile, non è più accettata come risoluzione ultima alle problematiche della contemporaneità. Quando ci si è spinti troppo oltre, sia nell'arte che nella vita, tanto da perdere il senso comune delle cose, è necessario ritornare ai principi essenziali che hanno formato in origine il linguaggio espressivo dell'uomo.
Essere del proprio tempo può voler dire riscoprire il significato dell'esperienza artistica come facente parte di una dimensione più elevata, in cui le idee non appartengono al singolo, ma a tutti coloro che sono in grado di comprenderle. Significati unici e comprensibilità comune a tutti gli individui sono gli elementi che, se sapientemente veicolati, possono ridare all'uomo i mezzi idonei per tornare ad orientarsi nel caos dirompente del mondo contemporaneo. Seguire questi artisti nel loro percorso realizzativo equivale a comprendere la portata e la forza di un cambiamento che non persegue più il conformismo, la dispersione e la dipendenza psicologica dalla società ma che mira alla realizzazione e al raggiungimento di un equilibrio superiore, valido in ogni tempo» -sottolinea Francesco Mignacca-.
Non ci resta che darci tutti appuntamento alla mostra per conoscere gli artisti e respirare un po' della loro arte!
La mostra è stata presentata dal critico d'arte, presidente dell'Associazione K2 Francesco Mignacca e dall'Assessore comunale alla Cultura dott.ssa Marianna Palladino. All'evento partecipano anche altri artisti italiani: Anna Bello, Caterina Manginelli, Grazia Salierno, Lucia Ciliberti, Luisa Valenzano, Mariella Valentini, Maria De Marzo, Pina Demartino, Piero De Benedectis, Raffaella Spadavecchia, Michele Spadavecchia e Rita Marziani.
«'Per un artista il desiderio di essere testimone del proprio tempo non sempre si traduce in una coerente adesione alle tematiche riguardanti aspetti e fenomeni della società moderna, anzi al contrario spesso si identifica in un distacco netto e in un atteggiamento di rifiuto nei confronti di espressioni legate a desideri, mode e tendenze del mondo contemporaneo. I pittori riuniti in questa collettiva esprimono la volontà di dissipare molte delle illusioni e delle fantasie generate dalla modernità al fine di indirizzare la propria ricerca verso quei processi di senso e quei significati simbolici che tanta arte hanno generato e sorretto per lungo tempo. È il segno di una inversione di tendenza, è la testimonianza che la fede in un "progresso" indefinito, prima considerata come una specie di dogma inconfutabile, non è più accettata come risoluzione ultima alle problematiche della contemporaneità. Quando ci si è spinti troppo oltre, sia nell'arte che nella vita, tanto da perdere il senso comune delle cose, è necessario ritornare ai principi essenziali che hanno formato in origine il linguaggio espressivo dell'uomo.
Essere del proprio tempo può voler dire riscoprire il significato dell'esperienza artistica come facente parte di una dimensione più elevata, in cui le idee non appartengono al singolo, ma a tutti coloro che sono in grado di comprenderle. Significati unici e comprensibilità comune a tutti gli individui sono gli elementi che, se sapientemente veicolati, possono ridare all'uomo i mezzi idonei per tornare ad orientarsi nel caos dirompente del mondo contemporaneo. Seguire questi artisti nel loro percorso realizzativo equivale a comprendere la portata e la forza di un cambiamento che non persegue più il conformismo, la dispersione e la dipendenza psicologica dalla società ma che mira alla realizzazione e al raggiungimento di un equilibrio superiore, valido in ogni tempo» -sottolinea Francesco Mignacca-.
Non ci resta che darci tutti appuntamento alla mostra per conoscere gli artisti e respirare un po' della loro arte!