Morte Paola Clemente: perquisizioni nelle abitazioni delle "colleghe"
Disposizione della Procura di Trani: discrepanze nelle giornate di lavoro
giovedì 17 settembre 2015
16.13
Perquisizioni e acquisizioni documentali nelle abitazioni di un centinaio di braccianti agricole sono state disposte dalla procura di Trani nell'ambito delle indagini sulla morte di Paola Clemente, la bracciante agricola 49enne morta lo scorso 13 luglio mentre lavorava all'acinellatura dell'uva nelle campagne di Andria.
Circa 40 militari impegnati per un centinaio di abitazioni da perquisire, sono questi i numeri dell'operazione condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Trani. I militari, impegnati tra le province di Taranto e Brindisi, hanno posto sotto sequestro agendine, quaderni e calendari sui quali le braccianti annotavano le giornate di lavoro fatte per conto di un'agenzia interinale e dalle quali emergerebbero discrepanze tra le buste paga e le giornate effettivamente lavorative. In molti casi le braccianti hanno collaborato consegnando, spontaneamente anche se a malincuore, su richiesta quanto dovuto. In altri casi, invece, c'è stata un po' di reticenza pertanto si è proceduto a perquisizione. In ogni caso la documentazione è stata sottopsota a sequestro. Ai finanzieri, sotto il controllo del Capitano Andrea Gobbi e del Tenente Umberto Pierro, adesso toccherà esaminale le tantissime carte prelevate dalle abitazioni, ovviamente con l'unico obiettivo di rilevare violazioni sotto l'aspetto fiscale e i connessi reati penali.
Circa 40 militari impegnati per un centinaio di abitazioni da perquisire, sono questi i numeri dell'operazione condotta dagli uomini della Guardia di Finanza di Trani. I militari, impegnati tra le province di Taranto e Brindisi, hanno posto sotto sequestro agendine, quaderni e calendari sui quali le braccianti annotavano le giornate di lavoro fatte per conto di un'agenzia interinale e dalle quali emergerebbero discrepanze tra le buste paga e le giornate effettivamente lavorative. In molti casi le braccianti hanno collaborato consegnando, spontaneamente anche se a malincuore, su richiesta quanto dovuto. In altri casi, invece, c'è stata un po' di reticenza pertanto si è proceduto a perquisizione. In ogni caso la documentazione è stata sottopsota a sequestro. Ai finanzieri, sotto il controllo del Capitano Andrea Gobbi e del Tenente Umberto Pierro, adesso toccherà esaminale le tantissime carte prelevate dalle abitazioni, ovviamente con l'unico obiettivo di rilevare violazioni sotto l'aspetto fiscale e i connessi reati penali.