Montepulciano: «Feste patronali ecologiche ed economiche»
«Augurabile che questo modo di celebrare la Festa Patronale prosegua sino ad instaurare una mentalità, un patrimonio culturale ad alto tasso di civiltà»
lunedì 16 ottobre 2023
6.10
Feste patronali ecologiche ed economiche, le auspica lo storico ecologista Nicola Montepulciano, plaudendo a quanto realizzato dal Comune di Andria nella trascorsa festa in onore di San Riccardo e della Madonna dei Miracoli.
«Per il secondo anno consecutivo in occasione delle Feste Patronali non ci sono stati fuochi d'artificio (localmente detti "spari"), né luminarie (localmente dette "appicciata") lungo corso Cavour. Le luminarie, in verità, ci sono state ma molto molto ridotte. I fuochi d'artificio sono stati sostituiti dai giochi d'acqua, meglio definiti "Fontane danzanti". Festa abbastanza riuscita visto il grandissimo afflusso di cittadini sia lungo c.so Cavour per la classica passeggiata, che in piazza Catuma per lo spettacolo delle "Fontane danzanti". E' augurabile che questo modo alternativo civile, moderno, ecologico ed economico di celebrare la Festa Patronale diventi patrimonio culturale della nostra città. Sia le luminarie che i fuochi d'artificio sono inquinantissimi e costano molto. Le prime producono inquinamento sia atmosferico che luminoso. Quello atmosferico perché, per produrre la quantità di elettricità sufficiente ad illuminare le migliaia di lampadine, si fa ricorso a diversi minerali fossili fra cui gas, petrolio, carbone, che producono tanto inquinamento, subìto maggiormente dalle popolazioni in cui si trovano le centrali a combustibili fossili. L'inquinamento luminoso è in loco e le conseguenze sono tante per gli esseri umani, per tutta la fauna e per tutta la flora. I fuochi d'artificio producono inquinamento atmosferico, con molti danni descritti in diversi interventi, qui se ne descrive un altro. I contenitori delle polveri piriche possono essere di plastica e di cartone. Il loro destino, dopo eventuale e dovuto trattamento, è la discarica. Ma cosa avviene nella discarica? Non si sa, ma è chiaro che, nonostante tutto, avvengono reazioni chimiche sconosciute, con relativi danni sconosciuti. L'inquinamento acustico è l'altro regalo dei fuochi d'artificio ed è prodotto dallo scoppio dei fuochi ad alto decibel con gravi conseguenze psico-fisiche per persone affette da una qualsiasi fragilità. Ma già molte persone non affette da problemi di salute non gradiscono rumori forti, men che meno quelli dei petardi. Anche gli animali ne soffrono. E' augurabile che questo modo di celebrare la Festa Patronale prosegua sino ad instaurare una mentalità, un patrimonio culturale ad alto tasso di civiltà», conclude Nicola Montepulciano.
«Per il secondo anno consecutivo in occasione delle Feste Patronali non ci sono stati fuochi d'artificio (localmente detti "spari"), né luminarie (localmente dette "appicciata") lungo corso Cavour. Le luminarie, in verità, ci sono state ma molto molto ridotte. I fuochi d'artificio sono stati sostituiti dai giochi d'acqua, meglio definiti "Fontane danzanti". Festa abbastanza riuscita visto il grandissimo afflusso di cittadini sia lungo c.so Cavour per la classica passeggiata, che in piazza Catuma per lo spettacolo delle "Fontane danzanti". E' augurabile che questo modo alternativo civile, moderno, ecologico ed economico di celebrare la Festa Patronale diventi patrimonio culturale della nostra città. Sia le luminarie che i fuochi d'artificio sono inquinantissimi e costano molto. Le prime producono inquinamento sia atmosferico che luminoso. Quello atmosferico perché, per produrre la quantità di elettricità sufficiente ad illuminare le migliaia di lampadine, si fa ricorso a diversi minerali fossili fra cui gas, petrolio, carbone, che producono tanto inquinamento, subìto maggiormente dalle popolazioni in cui si trovano le centrali a combustibili fossili. L'inquinamento luminoso è in loco e le conseguenze sono tante per gli esseri umani, per tutta la fauna e per tutta la flora. I fuochi d'artificio producono inquinamento atmosferico, con molti danni descritti in diversi interventi, qui se ne descrive un altro. I contenitori delle polveri piriche possono essere di plastica e di cartone. Il loro destino, dopo eventuale e dovuto trattamento, è la discarica. Ma cosa avviene nella discarica? Non si sa, ma è chiaro che, nonostante tutto, avvengono reazioni chimiche sconosciute, con relativi danni sconosciuti. L'inquinamento acustico è l'altro regalo dei fuochi d'artificio ed è prodotto dallo scoppio dei fuochi ad alto decibel con gravi conseguenze psico-fisiche per persone affette da una qualsiasi fragilità. Ma già molte persone non affette da problemi di salute non gradiscono rumori forti, men che meno quelli dei petardi. Anche gli animali ne soffrono. E' augurabile che questo modo di celebrare la Festa Patronale prosegua sino ad instaurare una mentalità, un patrimonio culturale ad alto tasso di civiltà», conclude Nicola Montepulciano.