Montegrosso: cinghiali distruggono vigneti e impianti di irrigazione
Siccità ed incendi stanno causando danni enormi alla fauna in fuga dagli ecosistemi distrutti dai roghi o infruttuosi per le alte temperature
lunedì 22 luglio 2024
17.24
Non c'è tregua per gli agricoltori pugliesi e le loro attività che stanno subendo anche l'invasione di cinghiali e animali selvatici. Incursione la notte scorsa al borgo rurale di Montegrosso, dove nelle contrade Zagaria e San Domenico, branchi di cinghiali hanno seriamente danneggiato le colture agricole intensive (vigneti) e gli impianti di irrigazione installati nell'azienda agricola "Conte Spagnoletti Zeuli".
Ormai le cronache quotidiane riportano che gli ungulati "non si fermano più davanti a nulla", abbattendo recinzioni, guadando fiumi e attraversando autostrade, strade e centri urbani, persino avvistati sulle spiagge, mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle persone. L'escalation di danni, aggressioni e incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con il numero dei cinghiali presenti sul territorio della Puglia e non di meno nel nord barese in continuo aumento, soprattutto, in questi giorni di siccità che non trovano nemmeno acqua per dissertarsi. La siccità e gli incendi degli ultimi giorni stanno causando danni enormi alla fauna in fuga dagli ecosistemi distrutti dai roghi o infruttuosi per le alte temperature, con enormi difficoltà nella ricerca di acqua e cibo.
Non solo gli imprenditori agricoli ma anche automobilisti e avventori occasionali, che in queste ore stanno segnalando i danni provocati da cinghiali e animali selvatici che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, con queste condizioni climatiche, sconfinano nelle campagne ed in prossimità dei centri abitati, distruggendo coltivazioni e impianti di irrigazione come accaduto nell'agro rurale di Montegrosso, dove si coltivano vigneti di eccellenza, come anche in altre frazioni del vasto agro di Andria.
Ormai le cronache quotidiane riportano che gli ungulati "non si fermano più davanti a nulla", abbattendo recinzioni, guadando fiumi e attraversando autostrade, strade e centri urbani, persino avvistati sulle spiagge, mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle persone. L'escalation di danni, aggressioni e incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con il numero dei cinghiali presenti sul territorio della Puglia e non di meno nel nord barese in continuo aumento, soprattutto, in questi giorni di siccità che non trovano nemmeno acqua per dissertarsi. La siccità e gli incendi degli ultimi giorni stanno causando danni enormi alla fauna in fuga dagli ecosistemi distrutti dai roghi o infruttuosi per le alte temperature, con enormi difficoltà nella ricerca di acqua e cibo.
Non solo gli imprenditori agricoli ma anche automobilisti e avventori occasionali, che in queste ore stanno segnalando i danni provocati da cinghiali e animali selvatici che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, con queste condizioni climatiche, sconfinano nelle campagne ed in prossimità dei centri abitati, distruggendo coltivazioni e impianti di irrigazione come accaduto nell'agro rurale di Montegrosso, dove si coltivano vigneti di eccellenza, come anche in altre frazioni del vasto agro di Andria.