Montaruli: "Largo Seminario terra di nessuno"
A due passi dall’ingresso della Chiesa del Carmine continuano a consumarsi episodi di violenza urbana senza alcuna forma di contrasto
mercoledì 4 gennaio 2023
21.26
Dall'ufficio di Presidenza dell'Associazione di Impegno Civico e Sociale "Io Ci Sono!" Savino Montaruli interviene su quanto accaduto quest'oggi a Largo Seminario.
"Le notizie di cronaca stanno venendo fuori in modo dirompente nella città di Andria. Le esternazioni di chi vive quotidianamente il territorio, lontani dai palcoscenici della propaganda politica e a contatto con la dura realtà, come ad esempio i Parroci e gli Attivisti sociali, finalmente fanno sentire la loro voce e fanno emergere quella realtà sottaciuta e spesso omertosamente nascosta, sovrastata dall'effimero e dal virtuale in una città dai mille problemi irrisolti. Le esternazioni di don Francesco Di Corato, Parroco della Chiesa dell'Annunziata, dopo l'esplosione la sera di capodanno in Piazza Porta La Barra, cominciano ad avere il loro "positivo" effetto sociale ed ecco che da Largo Seminario, praticamente a due passi dall'ingresso della Biblioteca diocesana "S Tommaso d'Aquino", giungono le denunce pubbliche di aggressioni ad educatori ed utenti del luogo culturale ma anche religioso. A due passi dall'ingresso della Chiesa del Carmine continuano a consumarsi episodi di violenza urbana senza alcuna forma di contrasto e questo non può né essere sottaciuto né essere considerato un allarme infondato visto che le denunce giungono da fonti autorevoli e riconosciute, come i parroci appunto".
E Savino Montaruli prosegue: "atti di teppismo che, estremamente tollerati, diventano vere e proprie azioni criminali incontrollate. Ancora una volta dalle periferie abbandonate a se stesse di una città che sta perdendo autorevolezza ed identità giungono segnali di allarme "scomodi" per la politica incapace di far fronte a queste situazioni che stanno degenerando da tempo. Uno scempio istituzionale che sta alimentando un pericolosissimo senso di sfiducia nelle Istituzioni e nella politica di governo della città. Siamo vicini ai dirigenti e custodi della Biblioteca diocesana, in Largo Seminario, e invitiamo il vescovo S.E. mons. Luigi Mansi a farsi portavoce di questo disagio che investe in pieno le parrocchie, i luoghi di culto e di cultura. E' un problema sociale ed in quanto tale è dovere di ciascuno metterci la faccia e farsi sentire, senza far finta che vada tutto bene e senza restare in silenzio perché i silenzi sono quelli che più di tutti fanno male alla Comunità. Ciascuno si renda consapevole del proprio ruolo e faccia in modo che quell'autorevolezza si trasformi in azione sociale, sul campo e nelle sedi più opportune. Essere "allineati" in questo momento ed in queste situazioni è il peggior danno che si possa arrecare a se stessi ed alla cittadinanza, ai fedeli, in questo brutto momento" – ha quindi concluso Montaruli.
"Le notizie di cronaca stanno venendo fuori in modo dirompente nella città di Andria. Le esternazioni di chi vive quotidianamente il territorio, lontani dai palcoscenici della propaganda politica e a contatto con la dura realtà, come ad esempio i Parroci e gli Attivisti sociali, finalmente fanno sentire la loro voce e fanno emergere quella realtà sottaciuta e spesso omertosamente nascosta, sovrastata dall'effimero e dal virtuale in una città dai mille problemi irrisolti. Le esternazioni di don Francesco Di Corato, Parroco della Chiesa dell'Annunziata, dopo l'esplosione la sera di capodanno in Piazza Porta La Barra, cominciano ad avere il loro "positivo" effetto sociale ed ecco che da Largo Seminario, praticamente a due passi dall'ingresso della Biblioteca diocesana "S Tommaso d'Aquino", giungono le denunce pubbliche di aggressioni ad educatori ed utenti del luogo culturale ma anche religioso. A due passi dall'ingresso della Chiesa del Carmine continuano a consumarsi episodi di violenza urbana senza alcuna forma di contrasto e questo non può né essere sottaciuto né essere considerato un allarme infondato visto che le denunce giungono da fonti autorevoli e riconosciute, come i parroci appunto".
E Savino Montaruli prosegue: "atti di teppismo che, estremamente tollerati, diventano vere e proprie azioni criminali incontrollate. Ancora una volta dalle periferie abbandonate a se stesse di una città che sta perdendo autorevolezza ed identità giungono segnali di allarme "scomodi" per la politica incapace di far fronte a queste situazioni che stanno degenerando da tempo. Uno scempio istituzionale che sta alimentando un pericolosissimo senso di sfiducia nelle Istituzioni e nella politica di governo della città. Siamo vicini ai dirigenti e custodi della Biblioteca diocesana, in Largo Seminario, e invitiamo il vescovo S.E. mons. Luigi Mansi a farsi portavoce di questo disagio che investe in pieno le parrocchie, i luoghi di culto e di cultura. E' un problema sociale ed in quanto tale è dovere di ciascuno metterci la faccia e farsi sentire, senza far finta che vada tutto bene e senza restare in silenzio perché i silenzi sono quelli che più di tutti fanno male alla Comunità. Ciascuno si renda consapevole del proprio ruolo e faccia in modo che quell'autorevolezza si trasformi in azione sociale, sul campo e nelle sedi più opportune. Essere "allineati" in questo momento ed in queste situazioni è il peggior danno che si possa arrecare a se stessi ed alla cittadinanza, ai fedeli, in questo brutto momento" – ha quindi concluso Montaruli.