Mons. Renna ospite della scuola di politica della diocesi di Andria
"La democrazia che verrà" il tema dell'incontro che si è svolto nell'auditorium della parrocchia Sacro Cuore di Gesù
giovedì 11 aprile 2024
12.29
In un auditorium pieno in ogni ordine di posto si è svolto ieri il quarto appuntamento di educazione politica organizzato dal Forum di Formazione all'Impegno Sociale e Politico della Diocesi di Andria.
Il convegno si inserisce nel contesto più ampio dei lavori preparatori in vista della 50esima Settimana Sociale dei Cattolici in Italia, prevista a Triste nel mese di luglio.
Nel corso della discussione si è voluto analizzare il tema delle trasformazioni democratiche in atto con lo scopo di rinnovare l'impegno alla partecipazione politica da parte della comunità.
Ospite d'onore e relatore dell'evento, l'Arcivescovo metropolita di Catania, Mons. Luigi Renna.
La democrazia è in crisi? Sta morendo? O si è solo trasformata? A queste domande (tra una citazione di Sandro Pertini e letture di passi dall'Enclica "Fratelli tutti" di Papa Francesco) si è provato a fornire una risposta.
"La democrazia è stanca e sembra non essere riuscita ad arginare le differenze sempre maggiori tra poveri e ricchi. La democrazia non sembra più sinonimo di crescita e di prosperità. È come se si fosse stanchi di partecipare". Mons. Renna prosegue: "Prima di esserci un problema per la democrazia, c'è una crisi del popolo. Una crisi causata dal cosiddetto populismo".
La trasformazione democratica di cui si discute non è positiva. Si tratta di una trasformazione negativa, in una democrazia illiberale alimentata da un popolo che "pretende l'efficienza anche a costo di sacrificare la democrazia stessa".
La risposta, la soluzione a questi gravi problemi che si pongono, può allora, forse, essere ricercata nella categoria (definita "mistica" da Papa Francesco) del popolo. Nella partecipazione, attiva e rinnovata, nella vita politica da parte del popolo.
"Una società civile rinnovata che si occupi attivamente dei problemi che la affliggono. Le persone hanno il potere per farlo". Sarebbe questa la via da perseguire, secondo Mons. Renna, per fornire "nuova vita ad un cuore -quello della democrazia- che, sebbene affaticato, batte ancora".