Mons. Mansi incontra i giovani di Andria: "Sappiate sognare in grande"
Il presule ha impartito alle giovani generazioni tanti insegnamenti per il futuro
martedì 13 dicembre 2016
7.40
«I vostri sogni sono il sogno di Dio». I desideri delle nuove generazioni costituiscono una tematica tanto cara al vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, che ha fortemente voluto incontrare i giovani di Andria per conoscerli, conversare con loro e donare parole ricche di speranza per il loro futuro. L'incontro, avvenuto nella chiesa di San Domenico, si è rivelato un successo considerando la massiccia partecipazione delle giovani generazioni, che hanno risposto con entusiasmo all'invito loro rivolto dal vescovo, ascoltandolo con attenzione e rivolgendogli domande molto significative, alle quali Sua Eccellenza non ha mancato di rispondere con quella saggezza e lungimiranza che lo caratterizza.
Il momento di confronto è stato inizialmente introdotto da don Pasquale Gallucci, parroco della parrocchia San Michele Arcangelo e San Giuseppe di Andria, il quale ha recitato alcune significative frasi di una canzone, poi ascoltata, intitolata "Blowing in the wind", il cui autore è il recentissimo Premio Nobel per la Letteratura Bob Dylan. Successivamente è stato visualizzato un piccolo spezzone del film "Un sogno per domani", a cui ha fatto seguito la lettura di un brano del profeta Isaia (11, 1-10). Proprio le parole del profeta sono servite da sfondo alla riflessione del vescovo, il quale ha definito il brano come «il sogno di Dio, che non si è per nulla infranto ma è ancora in opera dopo oltre duemila anni: un'umanità che ritorni alla sua essenza pura e genuina». Quel sogno del Signore che non è diverso dal nostro, e da qui il vescovo ha preso le mosse per lanciare un monito di speranza e coraggio ai giovani: «Non lasciate che il mondo vi impedisca di sognare in grande, perchè oggi sempre più ci si accontenta e molto meno si sogna. L'individualismo è uno dei veleni più brutti: così l'uomo sciupa con il proprio egoismo il sogno di Dio, e oggi sono ancora tanti nel mondo i lupi che sbranano gli agnelli, invece di conviverci come vorrebbe il sogno di Dio; perciò uscite da voi stessi e mettetevi in gioco, altrimenti il Signore sarà venuto invano. Abbiate la capacità di creare un mondo più umano e meno prigioniero delle macchine, che hanno il potere di avvicinare i lontani ma aumentano il rischio di allontanare i vicini. Fate in modo che al posto degli oggetti ci sia spazio per il cuore e per uno sguardo sincero negli occhi. Non siate mai prigionieri dell'attimo, del momento, delle emozioni. Non pensate mai alla parola "voglio", ma al suo contrario, cioè il "dare". Abbiate coraggio e non siate mezze cartucce, non accettate soluzioni facili e a basso prezzo perchè è necessario buttare sangue per realizzare i propri ideali. Non abbiate paura delle vostre fragilità, perchè è proprio queste che spingono Dio ad amarci così tanto».
Parole di conforto, di esortazione, una spinta a diventare protagonisti della propria vita. Le parole di Sua Eccellenza sono risultate piuttosto chiare e decise, senza possibilità di interpretazioni. Parole così toccanti colpiscono nell'immediato: le domande che alcuni giovani hanno rivolto a mons. Mansi hanno certificato il desiderio di comprendere quale strada seguire per poter realizzare i propri ideali in un mondo segnato da tanta ingiustizia e corruzione, tematiche che i quesiti stessi posti al vescovo hanno toccato. Chiara la risposta, l'invito del nostro pastore diocesano: «Avete tutta una vita davanti: non pensate a giudicare chi sbaglia, ma andate avanti nella realizzazione delle vostre strade; imparate a non accontentarvi mai, ma a saper sempre sognare in grande».
Il momento di confronto è stato inizialmente introdotto da don Pasquale Gallucci, parroco della parrocchia San Michele Arcangelo e San Giuseppe di Andria, il quale ha recitato alcune significative frasi di una canzone, poi ascoltata, intitolata "Blowing in the wind", il cui autore è il recentissimo Premio Nobel per la Letteratura Bob Dylan. Successivamente è stato visualizzato un piccolo spezzone del film "Un sogno per domani", a cui ha fatto seguito la lettura di un brano del profeta Isaia (11, 1-10). Proprio le parole del profeta sono servite da sfondo alla riflessione del vescovo, il quale ha definito il brano come «il sogno di Dio, che non si è per nulla infranto ma è ancora in opera dopo oltre duemila anni: un'umanità che ritorni alla sua essenza pura e genuina». Quel sogno del Signore che non è diverso dal nostro, e da qui il vescovo ha preso le mosse per lanciare un monito di speranza e coraggio ai giovani: «Non lasciate che il mondo vi impedisca di sognare in grande, perchè oggi sempre più ci si accontenta e molto meno si sogna. L'individualismo è uno dei veleni più brutti: così l'uomo sciupa con il proprio egoismo il sogno di Dio, e oggi sono ancora tanti nel mondo i lupi che sbranano gli agnelli, invece di conviverci come vorrebbe il sogno di Dio; perciò uscite da voi stessi e mettetevi in gioco, altrimenti il Signore sarà venuto invano. Abbiate la capacità di creare un mondo più umano e meno prigioniero delle macchine, che hanno il potere di avvicinare i lontani ma aumentano il rischio di allontanare i vicini. Fate in modo che al posto degli oggetti ci sia spazio per il cuore e per uno sguardo sincero negli occhi. Non siate mai prigionieri dell'attimo, del momento, delle emozioni. Non pensate mai alla parola "voglio", ma al suo contrario, cioè il "dare". Abbiate coraggio e non siate mezze cartucce, non accettate soluzioni facili e a basso prezzo perchè è necessario buttare sangue per realizzare i propri ideali. Non abbiate paura delle vostre fragilità, perchè è proprio queste che spingono Dio ad amarci così tanto».
Parole di conforto, di esortazione, una spinta a diventare protagonisti della propria vita. Le parole di Sua Eccellenza sono risultate piuttosto chiare e decise, senza possibilità di interpretazioni. Parole così toccanti colpiscono nell'immediato: le domande che alcuni giovani hanno rivolto a mons. Mansi hanno certificato il desiderio di comprendere quale strada seguire per poter realizzare i propri ideali in un mondo segnato da tanta ingiustizia e corruzione, tematiche che i quesiti stessi posti al vescovo hanno toccato. Chiara la risposta, l'invito del nostro pastore diocesano: «Avete tutta una vita davanti: non pensate a giudicare chi sbaglia, ma andate avanti nella realizzazione delle vostre strade; imparate a non accontentarvi mai, ma a saper sempre sognare in grande».