Mons. Leonardo D'Ascenzo in visita a Casa Accoglienza "S. Maria Goretti" con 20 seminaristi
Una giornata di preghiera e di conoscenza dei luoghi di esercizio della carità
mercoledì 26 agosto 2020
12.44
Giovedì 27 Agosto la Casa Accoglienza "S. Maria Goretti" della Diocesi di Andria ospiterà Mons. Leonardo D'Ascenzo, Vescovo dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie e 20 seminaristi, accompagnati da don Cosimo Delcuratolo, responsabile diocesano della formazione, per vivere una giornata di preghiera e di conoscenza dei luoghi di esercizio della carità della nostra comunità ecclesiale.
I seminaristi e Mons. Leonardo D'Ascenzo avranno modo di conoscere i servizi di carità che la Casa Accoglienza "S. Maria Goretti" della Diocesi di Andria, le Case Famiglia e le Case di Accoglienza della Comunità "Migrantesliberi", presidio da anni dell'esercizio e servizio di Carità donato al prossimo, al povero, al forestiero, all'altro. I seminaristi, inoltre, vivranno una esperienza di servizio nelle case famiglia e di accoglienza della Comunità "Migrantesliberi", nata dalla esperienza della stessa Casa Accoglienza, condividendo con gli ospiti il pranzo presso le Case Famiglia e di Accoglienza della Comunità "Migrantesliberi", presenti nella Città di Andria, dove conosceranno le storie e i tanti volti dell'accoglienza. Sicuramente per i seminaristi sarà un'esperienza che li porterà a diretto contatto con la carne viva dell'umanità sofferente e piagata dall'indifferenza e dall'abbandono.
Un richiamo spirituale forte ai fondamentali della vocazione, infatti per Papa Francesco sono gli anni più favorevoli quelli del seminario per imparare a stare con il Signore Gesù Cristo, "imparare ad ascoltarlo e a contemplare il suo volto". Serve dunque dedicare un adeguato impegno alla formazione spirituale visto che – per il il Papa– "…l'esperienza del silenzio e della preghiera è fondamentale: è lì, nel rimanere alla sua presenza, che il discepolo può conoscere il Maestro, come da Lui è conosciuto – direbbe San Paolo. Ma è essenziale anche l'incontro con Gesù nel volto e nella carne dei poveri. Anche questo è parte integrante della formazione spirituale del seminarista".
Questo il programma della giornata:
- ore 09:00: presso la Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti", in via Quarti, 11 ad Andria, preghiera per l'inizio del servizio, conoscenza dei vari servizi e testimonianze; a seguire i seminaristi si recheranno nelle case famiglia e di accoglienza per condividere il pranzo e trascorrere l'intero pomeriggio con gli ospiti;
- ore 17:30: presso la Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" condivisione dell'esperienza di servizio vissuta.
- ore 19:30: celebrazione dell'Eucarestia, presieduta dal vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi. Concelebra Mons. Leonardo D'Ascenzo.
- ore 21:00: "La Téranga", la cena etnica, sociale e interculturale ideata dalla Comunità "Migrantesliberi", per promuovere la conoscenza e l'integrazione socio-culturale di richiedenti asilo politico e persone che vivono situazioni di disagio e marginalità.
Il volto di qualsiasi persona vivente, esprime una verità unica, irripetibile e originale. Il volto di una persona è una piccola tessera, che compone il puzzle meraviglioso dell'umanità. Il volto disarma ogni tipo di distanza. Il volto è il luogo dove l'umanità si incontra per la costruzione di legami relazionali, fondando una interpretazione della realtà antropocentrica anziché indifferente, consumistica, anonima e sconosciuta.
I seminaristi e Mons. Leonardo D'Ascenzo avranno modo di conoscere i servizi di carità che la Casa Accoglienza "S. Maria Goretti" della Diocesi di Andria, le Case Famiglia e le Case di Accoglienza della Comunità "Migrantesliberi", presidio da anni dell'esercizio e servizio di Carità donato al prossimo, al povero, al forestiero, all'altro. I seminaristi, inoltre, vivranno una esperienza di servizio nelle case famiglia e di accoglienza della Comunità "Migrantesliberi", nata dalla esperienza della stessa Casa Accoglienza, condividendo con gli ospiti il pranzo presso le Case Famiglia e di Accoglienza della Comunità "Migrantesliberi", presenti nella Città di Andria, dove conosceranno le storie e i tanti volti dell'accoglienza. Sicuramente per i seminaristi sarà un'esperienza che li porterà a diretto contatto con la carne viva dell'umanità sofferente e piagata dall'indifferenza e dall'abbandono.
Un richiamo spirituale forte ai fondamentali della vocazione, infatti per Papa Francesco sono gli anni più favorevoli quelli del seminario per imparare a stare con il Signore Gesù Cristo, "imparare ad ascoltarlo e a contemplare il suo volto". Serve dunque dedicare un adeguato impegno alla formazione spirituale visto che – per il il Papa– "…l'esperienza del silenzio e della preghiera è fondamentale: è lì, nel rimanere alla sua presenza, che il discepolo può conoscere il Maestro, come da Lui è conosciuto – direbbe San Paolo. Ma è essenziale anche l'incontro con Gesù nel volto e nella carne dei poveri. Anche questo è parte integrante della formazione spirituale del seminarista".
Questo il programma della giornata:
- ore 09:00: presso la Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti", in via Quarti, 11 ad Andria, preghiera per l'inizio del servizio, conoscenza dei vari servizi e testimonianze; a seguire i seminaristi si recheranno nelle case famiglia e di accoglienza per condividere il pranzo e trascorrere l'intero pomeriggio con gli ospiti;
- ore 17:30: presso la Casa di Accoglienza "S. Maria Goretti" condivisione dell'esperienza di servizio vissuta.
- ore 19:30: celebrazione dell'Eucarestia, presieduta dal vescovo della Diocesi di Andria, Mons. Luigi Mansi. Concelebra Mons. Leonardo D'Ascenzo.
- ore 21:00: "La Téranga", la cena etnica, sociale e interculturale ideata dalla Comunità "Migrantesliberi", per promuovere la conoscenza e l'integrazione socio-culturale di richiedenti asilo politico e persone che vivono situazioni di disagio e marginalità.
Il volto di qualsiasi persona vivente, esprime una verità unica, irripetibile e originale. Il volto di una persona è una piccola tessera, che compone il puzzle meraviglioso dell'umanità. Il volto disarma ogni tipo di distanza. Il volto è il luogo dove l'umanità si incontra per la costruzione di legami relazionali, fondando una interpretazione della realtà antropocentrica anziché indifferente, consumistica, anonima e sconosciuta.