Monitoraggio ed assistenza per i casi di «tumore» ad Andria

Dopo l'incontro tra istituzioni civili e sanitarie, medici e famiglie, si studiano le soluzioni. Il registro tumori è attivo da poco più di un anno e manca ancora una mappatura ufficiale dei dati

venerdì 18 gennaio 2013 13.11
A cura di Stefano Massaro
«Il registro tumori è stato avviato da poco più di un anno, in ritardo rispetto a quanto è accaduto in altre Asl della Regione Puglia e anche in pieno piano di rientro. Nonostante questo stiamo cercando di potenziarlo attraverso il reclutamento di personale medico e infermieristico»: è quanto ha affermato Giovanni Gorgoni, Direttore Generale della ASL BAT durante l'incontro tenutosi al Comune di Andria tra istituzioni civili e sanitarie, medici e genitori di bambini affetti da patologie oncoematologiche.

L'occasione è stata opportuna per discutere di tumori, soluzioni e buone pratiche da rispettare per alleviare la sofferenza di malati e famiglie. Nessun allarme e pochi fronzoli ma richieste ben precise: un monitoraggio attento in grado di verificare se ci siano gli elementi per parlare di un aumento della patologia nel Comune di Andria, l'attivazione di un percorso di assistenza nei laboratori analisi in grado di tutelare quanto più possibile i bambini, il potenziamento della rete di assistenza domiciliare oncologica, l'attivazione di specifici corsi di aggiornamento e formazione professionale rivolti ai pediatri e ai medici di medicina generale e la possibilità di creare una rete con il centro del Policlinico di Bari che ci occupa proprio di oncoematologia pediatrica: «Abbiamo espresso tutta la nostra disponibilità a studiare percorsi dedicati nei laboratori analisi – continua Gorgoni – stiamo attivando un progetto di potenziamento dell'assistenza domiciliare oncologica e sappiamo che possiamo contare sulla piena collaborazione dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale per studiare e attivare corsi di formazione e di aggiornamento dedicati a questi temi».

Lo stesso Gorgoni ha annunciato che la ASL è già in moto per studiare la possibilità di attivare un ambulatorio dedicato all'Oncoematologia pediatrica: «L'attività del registro tumori richiede tempi lunghi – ha precisato Vincenzo Coviello, direttore dell'unità operativa di Epidemiologia e Statistica – si tratta di un lavoro di analisi delle cartelle cliniche molto scrupoloso e laborioso. Al momento abbiamo concluso il 2006 e stiamo elaborando i dati del 2007 e del 2008, ma questo non ci impedisce di prendere in considerazione altri dati relativi ad anni più recenti. Raccoglieremo i riferimenti relativi agli ultimi due anni e faremo un lavoro di analisi».