Modello organizzativo ASL: nessuna cancellazione per il SERT di Andria

La struttura assistenziale, nella bozza, passerà da "complessa" a "semplice"

mercoledì 26 febbraio 2014 10.06
A cura di Stefano Massaro
Nessuna cancellazione per il SerT, il Servizio Territoriale per le Tossicodipendenze e le Patologie Psichiatriche, struttura della ASL BT che nel nuovo modello organizzativo ha abbozzato il passaggio da "complessa" a "semplice". Per i cittadini, in sostanza, non cambierà un granché: «L'unico cambiamento introdotto dal documento - ha ribadito stamane Giovanni Gorgoni, Direttore Generale della ASL BT - riguarda la creazione di un dipartimento unico della Salute Mentale e delle Dipendenze patologiche. Ma la formazione, la trasformazione o la organizzazione in strutture semplici o complesse non ha alcuna ricaduta sul cittadino. Si tratta di modelli organizzativi che abbiamo realizzato sulla base dei criteri, rigidi e non interpretativi, che ci ha fornito la Regione Puglia».

Il SerT, è utile ricordarlo, tratta i casi derivanti da tossicodipendenze e da dipendenze di altro genere come quella dell'abuso dell'alcol e del "gioco d'azzardo". L'equipe, composta da un medico (part-time), un'assistente sociale, uno psicologo e quattro infermieri, ha sede nella Galleria Boccaccio e tratta circa un centinaio di pazienti giornalieri con la somministrazione di prestazioni farmacologiche.

Nei giorni scorsi, infatti, è avvenuta la presentazione della bozza del nuovo modello organizzativo per l'Azienda Sanitaria Locale BT ai sindacati, i quali, hanno subito sollevato diverse eccezioni rispetto al nuovo piano. Molte le modifiche già segnalate ed accolte dalla ASL in fase di concertazione, ma sul SerT è stata più forte la polemica terminata anche sui mass media: «L'unica modifica sarà l'inquadramento contrattuale di chi gestisce il servizio - ha proseguito Gorgoni - Davvero non so come si possa pensare che abbiamo intenzione di chiudere un servizio le cui ricadute sul territorio conosco molto bene. Spero che con la stessa fantasia interpretativa vengano fornite idee nuove per migliorare lo stesso modello proposto. Ci siamo aperti al dialogo, abbiamo sempre sostenuto il confronto con la dirigenza, e non capisco come possa nascere l'idea di chiudere la porta di un servizio territoriale».