Mercoledì delle Ceneri: occasione per accrescere la vita

Gennaro Piccolo condivide uno scritto del focolarino Igino Giordani, a cui è dedicato l'omonimo centro di Andria

mercoledì 2 marzo 2022
Oggi ci viene ricordato che siamo polvere e in polvere ritorneremo. Questa verità fa paura e pare lugubre soprattutto a coloro i quali con filosofie omicide lavorano a dilatare la morte. Questa verità dispiace sopra tutto a quei capi di Stato che ci trascinano alla guerra, ammazzando gente, distruggendo case e dove la terra stessa viene trasformata in una polveriera.

E invece la Chiesa ricorda questo dato di fatto proprio per accrescere la vita. Che se un uomo valuta quello che realmente è, non dà più tanta importanza alle cose materiali. Le valuta per quel che valgono: mezzi per vivere e non per ammazzare. E se considera la propria "polverizzazione" imminente, si guarda bene dal tumefarsi in superbia fratricida, dal volersi mettere più su degli altri per avere gli altri ai propri piedi e stare in posizione di metter loro i piedi sul collo; e piuttosto pensa a fare in pace quel brevissimo tratto di strada che va dalla stazione dell'Eterno da cui si parte alla stazione dell'Eterno a cui si arriva: quel tratto di vita temporale, fatto col carico di frate corpo.

Quando a tonfi e a pezzi, tra incendi e rovine, si sfasciava l'Impero Romano, ai suoi funzionari rapaci e ai sovrani frivoli, i vescovi ricordavano una cosa molto semplice: che erano uomini ed erano destinati a morire. E così insegnavano loro il segreto per vivere rimanendo nell'umanità e non degradandosi nel sub-umano. Chè – insegna Pascal – l'uomo il quale vuol mettersi più su del suo piano terrestre, che vuol farsi angelo (oggi diremmo: superuomo) diventa bestia. Più sale e più scende. E viceversa più scende verso i fratelli e più sale verso il divino.

Se questa verità delle polveri la meditassero tutti gli uomini di Stato, vedrebbero quanto ci si ammazza per niente e quanto è stupido l'odio, quanto crudele è la guerra, quanto vitale è la pace, e anche quanto Big sono, e sono stati, quei capi che si credettero dii, mentre erano i poveri giullari della Bestia. Perciò semplice e importante è questo: che io e tu, fratello, alla fine, con tutta la nostra boria, ricchezze e panni puliti o sporchi, diventeremo cenere.

PREGHIERA (Estratta da scritti di Igino Giordani in "Il Sangue di Cristo")
Signore
ci sentiamo stanchi;
certe volte
fisicamente demoliti.
Ma che importa?
A Te affidiamo le persone
e le cose care perché
come remoti viandanti
ci rifugiamo nell'amore di Te.
Ti preghiamo:
toglici dal moltriglio e dalla polvere
dalle vene nere della guerra
e dai graffi della Morte.
Guarisci questa umanità inferma
ché, non vedi, appena si scioglie
dai vincoli Tuoi
si trasforma in una beccheria.
Ora non un solo paese
ma tutta l'EUROPA,
terra di santi e di poeti,
schiodata da Te
s'abbandonerebbe ad un
immane macello!
Fa presto Signore
Fa presto Signore.