Mercato settimanale, Montaruli: «Ancora troppi rifiuti abbandonati»
La denuncia del presidente di Unimpresa Bat
martedì 22 marzo 2016
10.53
Mercato e rifiuti, binomio esplosivo. Da una parte i venditori ambulanti che continuano a lamentarsi per le condizioni di estremo degrado in cui, il lunedì mattina, si presenta l'area mercatale dopo le domeniche nelle quali si consumano fiumi di bevande in bottiglie e vengono abbandonati rifiuti sparsi dappertutto, senza ritegno e senza il minimo rispetto per chi in quelle aree, specie attorno allo stadio, il lunedì mattina deve andare a lavorarci. Nei lunedì successivi alle domeniche in cui la locale squadra di calcio gioca allo stadio degli Ulivi la situazione diventa drammatica, come accaduto proprio lunedì scorso.
«E' assurdo che nelle prime ore dei lunedì mattina, in un mercato diventato ormai completamente morto e portato alle estreme conseguenze, senza più ricavi ed abbandonato a se stesso, ci troviamo, anche con i nostri dipendenti e le nostre mogli quando ci accompagnano, a dover spazzare le aree dove dobbiamo montare le nostre attrezzature di vendita. Rifiuti di ogni genere, anche organici e qualche volta pure speciali e pericolosi, abbandonati ovunque e noi a fare gli spazzini dovendoli pure poi differenziare - affermano gli ambulanti».
«In realtà proprio lunedì mattina - spiega Savino Montaruli presidente di Unimpresa Bat - lungo via Walter Chiari, la strada che porta verso l'accesso allo stadio, c'era una marea di robaccia lasciata lungo il tratto sui posteggi che avrebbero dovuto essere occupati e, ci riferiscono gli ambulanti concessionari dei posteggi, l'unica spiegazione che sono stati in grado di dare i pubblici ufficiali interpellati è che c'è stata la partita quindi quasi a legittimare tutta quell'immondizia sparsa. Noi siamo stati i primi a collaborare con tutte le amministrazioni comunali quando si è trattato di migliorare le condizioni igieniche delle aree mercatali e lo abbiamo fatto in tutti i comuni dove le esperienze sono state molto positive. Siamo convinti, fermamente convinti che gli sporcaccioni vadano puniti ma queste regole devono valere per tutti, anche per gli sporcaccioni della domenica ma non mi risultano siano mia state elevate multe per chi continua a fare, indisturbato, ciò che vuole. Lunedì scorso sarebbe stata anche la messa alla prova della novità rappresentata dall'operazione del Comune di Andria denominata "Cerca il Cassonetto" ma pare l'Ente Pubblico non si sia mostrato per nulla soddisfatto di come siano andate le cose e proprio lo scorso lunedì, alla fine del mercato, il locale Comando di Polizia Locale avrebbe accertato decine moltissime decine di infrazioni ed ora partiranno le salatissime multe per i trasgressori, qualora accertata l'effettiva riconduzione di quei rifiuti a singoli soggetti. Altra lamentela quella degli operatori della Sangalli che sono impegnati nella pulizia dell'intera area mercatale. Al termine del mercato i quali dicono è assurdo e pericolosissimo che al termine delle vendite durante le lunghe e difficili operazioni di pulizia dell'area, l'intera zona non venga interdetta al traffico veicolare. Le auto che sfrecciano mentre noi effettuiamo le pulizie rappresentano un fortissimo pericolo per la nostra incolumità e per quella dei cittadini. Come dire: caos totale anche sui rifiuti nel mercato, in un mercato che anche gli ambulanti ormai non vogliono più, non lo gradiscono in queste condizioni e vorrebbero fosse diviso in due o addirittura in tre porzioni in varie parti della città».
«E' assurdo che nelle prime ore dei lunedì mattina, in un mercato diventato ormai completamente morto e portato alle estreme conseguenze, senza più ricavi ed abbandonato a se stesso, ci troviamo, anche con i nostri dipendenti e le nostre mogli quando ci accompagnano, a dover spazzare le aree dove dobbiamo montare le nostre attrezzature di vendita. Rifiuti di ogni genere, anche organici e qualche volta pure speciali e pericolosi, abbandonati ovunque e noi a fare gli spazzini dovendoli pure poi differenziare - affermano gli ambulanti».
«In realtà proprio lunedì mattina - spiega Savino Montaruli presidente di Unimpresa Bat - lungo via Walter Chiari, la strada che porta verso l'accesso allo stadio, c'era una marea di robaccia lasciata lungo il tratto sui posteggi che avrebbero dovuto essere occupati e, ci riferiscono gli ambulanti concessionari dei posteggi, l'unica spiegazione che sono stati in grado di dare i pubblici ufficiali interpellati è che c'è stata la partita quindi quasi a legittimare tutta quell'immondizia sparsa. Noi siamo stati i primi a collaborare con tutte le amministrazioni comunali quando si è trattato di migliorare le condizioni igieniche delle aree mercatali e lo abbiamo fatto in tutti i comuni dove le esperienze sono state molto positive. Siamo convinti, fermamente convinti che gli sporcaccioni vadano puniti ma queste regole devono valere per tutti, anche per gli sporcaccioni della domenica ma non mi risultano siano mia state elevate multe per chi continua a fare, indisturbato, ciò che vuole. Lunedì scorso sarebbe stata anche la messa alla prova della novità rappresentata dall'operazione del Comune di Andria denominata "Cerca il Cassonetto" ma pare l'Ente Pubblico non si sia mostrato per nulla soddisfatto di come siano andate le cose e proprio lo scorso lunedì, alla fine del mercato, il locale Comando di Polizia Locale avrebbe accertato decine moltissime decine di infrazioni ed ora partiranno le salatissime multe per i trasgressori, qualora accertata l'effettiva riconduzione di quei rifiuti a singoli soggetti. Altra lamentela quella degli operatori della Sangalli che sono impegnati nella pulizia dell'intera area mercatale. Al termine del mercato i quali dicono è assurdo e pericolosissimo che al termine delle vendite durante le lunghe e difficili operazioni di pulizia dell'area, l'intera zona non venga interdetta al traffico veicolare. Le auto che sfrecciano mentre noi effettuiamo le pulizie rappresentano un fortissimo pericolo per la nostra incolumità e per quella dei cittadini. Come dire: caos totale anche sui rifiuti nel mercato, in un mercato che anche gli ambulanti ormai non vogliono più, non lo gradiscono in queste condizioni e vorrebbero fosse diviso in due o addirittura in tre porzioni in varie parti della città».