Menti e contenitori: porte aperte alla nuova sede del Circolo Lettori
Il 19 e 21 gennaio, inaugurazione con eventi per tutti i gusti
martedì 17 gennaio 2017
Dalla collaborazione con Hops – Beershop Indie Pub, Borgomurgia e di Sana Puglia - Dalla radice alla tavola, eccellenze nel contesto cittadino, nasce Hublab, la nuova sede del Circolo dei lettori Andria.
Il 19 gennaio si aprono dunque le porte in via F. D'Excelsis 22/24 con un inizio ricco di sorprese: a partire dalle 20.30, dopo brevi saluti e presentazione delle novità e della programmazione del Circolo, il via al concerto per chitarra del maestro Gabriele Piccininno; a seguire letture a cura del Circolo dei lettori Andria.
Il 21 gennaio, alle 18.30, Vernissage "Solo/Con Te", mostra Fotografica di Laura Tota. «Si tratta di un pretesto per raccontare il mio personale modo d'intendere la solitudine, a volte condizione forzata, altre ricerca d'intimità, silenzio e proiezione introspettiva – afferma l'autrice - Una solitudine non sempre negativa, ma anche il ritaglio di un mondo su misura, in cui decidere le possibilità di accesso da parte del mondo esterno». A seguire, presentazione "Undici Treni" di Paolo Nori alla presenza dell'autore: «È la storia di un signore che di mestiere fa il cameramen, per quasi tutte le televisioni private della città di Bologna, però fa anche il ragioniere per una grande impresa edile della provincia di Parma. È un signore che è incantato dai modi in cui parla la gente, e va in giro sempre con un registratore con cui cerca di registrare delle tracce sonore da mettere in fondo ai servizi che monta per la televisione».
Il 19 gennaio si aprono dunque le porte in via F. D'Excelsis 22/24 con un inizio ricco di sorprese: a partire dalle 20.30, dopo brevi saluti e presentazione delle novità e della programmazione del Circolo, il via al concerto per chitarra del maestro Gabriele Piccininno; a seguire letture a cura del Circolo dei lettori Andria.
Il 21 gennaio, alle 18.30, Vernissage "Solo/Con Te", mostra Fotografica di Laura Tota. «Si tratta di un pretesto per raccontare il mio personale modo d'intendere la solitudine, a volte condizione forzata, altre ricerca d'intimità, silenzio e proiezione introspettiva – afferma l'autrice - Una solitudine non sempre negativa, ma anche il ritaglio di un mondo su misura, in cui decidere le possibilità di accesso da parte del mondo esterno». A seguire, presentazione "Undici Treni" di Paolo Nori alla presenza dell'autore: «È la storia di un signore che di mestiere fa il cameramen, per quasi tutte le televisioni private della città di Bologna, però fa anche il ragioniere per una grande impresa edile della provincia di Parma. È un signore che è incantato dai modi in cui parla la gente, e va in giro sempre con un registratore con cui cerca di registrare delle tracce sonore da mettere in fondo ai servizi che monta per la televisione».