Maturità 2020, nell'anno del Covid niente "notte prima degli esami"

Il presidente della Bat Lodispoto rivolge il suo pensiero ai giovani maturandi

martedì 16 giugno 2020
La notte prima degli esami di questa "unica" maturità nell'anno della pandemia mondiale sarà vissuta in maniera senz'altro inedita dai giovani maturandi. La notte prima della prima prova di italiano è stata sempre vissuta dai giovani insieme, trascorsa a cantare sulle scalinate dell'isitituto che si sta per lasciare o comunque esorcizzando la paura insieme. Una notte che si ricorda per tutta la vita, quella che ti fa diventare grande: il passaggio dall'adolescenza al mondo dei grandi. La mattina dopo si arriva a scuola tutti insieme, tra baci, abbracci, riti scaramantici e lacrime. Quest'anno non sarà così, il coronavirus ha cambiato anche la Maturità, oltre che la didattica che è stata rigorosamente a distanza.

Domani, mercoledì 17 la campanella, alle 8.30, tornerà a suonare, dopo quasi tre mesi di divieto di accesso a scuola. E' previsto, per quest'anno, il solo colloquio orale. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti.

A poche ore dall'inizio delle prove d'esame un caloroso in bocca al lupo agli studenti arriva dal presidente della Bat, Bernardo Lodispoto, protagonisti di un anno scolastico eccezionale e – lo speriamo vivamente – irripetibile: «L'emergenza Covid-19 vi ha tenuti lontani dai banchi di scuola sin dall'inizio di marzo ma possiamo garantirvi che siete stati sempre ben presenti nei nostri pensieri: i sacrifici di tutti per tornare ad uno stile di vita almeno somigliante a quello di qualche mese fa sono stati fatti soprattutto pensando ai nostri figli. A voi, ragazzi, che sarete la classe dirigente di domani. Quello che va a concludersi è stato un anno scolastico drammaticamente diverso dagli altri, che ha visto tutti voi impegnati in una sfida epocale che, sebbene abbia stravolto le abitudini di studenti, insegnanti e famiglie, porta in sé il seme del cambiamento: adattarsi a questa inedita sfida ha rappresentato per voi una prova di maturità che va ben al di là di qualsiasi procedura d'esame. La didattica a distanza, modalità innovativa che – pur non senza difficoltà – è stata sperimentata con successo per garantire continuità agli insegnamenti di cui siete destinatari, rappresenta un primo passo verso una scuola più moderna, più digitale, più tecnologica: e voi, ragazzi, siete stati i primi pionieri di una innovazione che – adottata per far fronte all'emergenza – entro breve tempo è destinata ad assumere un ruolo sempre più importante. Lo svolgimento degli esami di maturità in presenza, sia pure con una procedura d'esame limitata al solo colloquio orale, rappresenta un primo passo verso un ritorno alla piena normalità che ci auguriamo possa avvenire quanto prima, in ambito scolastico e non solo.
Agli studenti in procinto di svolgere il loro esame di maturità, ai loro colleghi impegnati negli esami della scuola secondaria di primo grado, agli alunni di tutte le classi ed alle loro famiglie, al personale docente e non docente della scuola va rivolto non solo l'augurio per un avvenire più sereno e foriero di successi ma anche l'impegno da parte delle istituzioni a garantire per l'anno scolastico 2020/21 una riapertura in sicurezza per le scuole del nostro territorio. Ad maiora!»