«Marmo si candidi a Sindaco di Andria», lo chiede un gruppo di ex amministratori pubblici

Nel giorno della presentazione della candidatura a sindaco la nota del "Movimento pugliese - Ambiente Club"

giovedì 2 luglio 2020 9.04
Nel giorno in cui il capogruppo regionale di Forza Italia, dovrebbe ufficializzare la sua candidatura a Sindaco di Andria, con un gruppo di liste civiche, si parla di cinque, in contrapposizione con il candidato ufficiale del centro destra, ovvero di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia, nella persona di Antonio Scamarcio, ecco giungere una nota da parte del "Movimento pugliese - Ambiente club", a firma di ex amministratori della provincia di Bari del centro destra, Tony Guido, Nico Dambrosio, Vito Abrusci, Angelo Stea che chiede proprio la candidatura di Marmo a Sindaco di Andria.

«Alcuni amici più o meno dediti alla Politica, condividendo l'idea che questa necessiti di un profondo rinnovamento, che recuperi appieno la natura di servizio come connotato dell'impegno rappresentativo, rimarcando l'importanza delle capacità amministrative di chi viene investito dell'onere di una candidatura, riconoscendo il ruolo fondamentale di formazione intermedia che deve essere ricoperto dai partiti, rivendicando la supremazia del buon senso e della razionalità dell'azione amministrativa e di governo, hanno avvertito l'esigenza civica di offrire il loro contributo.
Nasce così, dal fermento di tali auspici, il "Movimento Pugliese – Ambiente Club", movimento politico-culturale di ispirazione locale ma di ambizione ultra - territoriale, nel senso che il modello organizzativo, i programmi politici, i valori e le direttrici di riferimento, qualora condivisi, potrebbero porsi naturalmente a disposizione per il sostegno e lo sviluppo di analoghe esperienze anche in altre aree geografiche.
Per molti il nome non suonerà del tutto nuovo: è infatti il recupero di un esperimento politico che ha lasciato un segno indelebile nella politica italiana e pugliese in particolare. Un esperimento finalizzato all'inclusione politica delle migliori risorse della società civile, con uno sguardo attento all'ambientalismo.
Ed in effetti, se a dominare l'azione politica dev'essere il buon senso, non si può prescindere dalla opportuna adeguatezza di qualsiasi iniziativa politica con la piena compatibilità ambientale; in altre parole le iniziative dell'essere umano non devono essere soltanto "sopportabili" dall'ambiente naturale in cui viviamo, ma devono potersi inserire in esso senza stravolgerlo. Il che vuol dire "camminare insieme".
Il Movimento Pugliese – Ambiente Club non è collocabile attraverso le tradizionali categorie politiche di destra, sinistra e centro, ma sfugge volontariamente ad esse perché la sua nascita e la sua tensione hanno presupposti e finalità diversi dagli attuali scenari; se proprio si volesse definirlo si potrebbe senza errori affermare che è un movimento conservatore nei valori, ma progressista nei metodi.
Il Movimento Pugliese- Ambiente Club non nasce espressamente con l'obiettivo della partecipazione elettorale attraverso liste; tanto però non esclude la possibilità di poter scendere direttamente in campo laddove i rappresentanti territoriali del Movimento dovessero individuare opportunità di sostegno ad esperienze civiche che possano ritenersi in linea con gli indirizzi appena riferiti.
È per questo che nel Comune di Andria il Movimento Pugliese – Ambiente Club ha deciso di sollecitare apertamente la candidatura a Sindaco di Nino Marmo, in ciò unendosi all'invito, già proveniente da larga parte della cittadinanza, ad occuparsi della "sua" città, al di fuori di ogni "lottizzazione" della geografia politica esercitata dagli attuali partiti sulla testa e, spesso, sulla pelle dei cittadini.
L'esempio di Andria è pertanto per il Movimento Pugliese un'ottima occasione per sostenere l'idea che al servizio della collettività occorra proporre sempre e comunque uomini adeguati. La consolidata esperienza politica ad ogni livello e le provate capacità amministrative di Nino Marmo non consentono ad oggi di ritenere che per Andria ci possa essere una scelta più logica. E' ora che i partiti e le coalizioni individuino nuovi meccanismi di scelta dei candidati, rinunciando alla "lottizzazione geografica" e valorizzando di più le persone, i territori».