"Mariano-Fermi": un dialogo con la legalità

La scuola ha aperto le porte ai giudici Riccardo Leonetti e Maria Depalo

martedì 28 marzo 2017
Sabato 25 marzo si è rinnovato per i ragazzi della scuola "Mariano Fermi" l'appuntamento con le "Lezioni di legalità".

Questa volta l'istituto ha aperto le porte ai Giudici Riccardo Leonetti e Maria Depalo del Tribunale per i minorenni. È ormai una consuetudine per l'istituto comprensivo ospitare autorevoli esponenti della Magistratura per riflettere sui valori della convivenza civile e diffondere un'autentica cultura della legalità. A dialogare con il dirigente scolastico, Mariagrazia Campione, e gli alunni della scuola secondaria di primo grado, Riccardo Leonetti, giudice presso il Tribunale per il Minorenni di Bari e la Maria Corsignana Depalo, giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni del capoluogo regionale.

Diretto ed efficace l'intervento del giudice Leonetti che ha parlato dell'importanza del rispetto delle leggi nella società soffermandosi poi sul suo ruolo di giudice in un Tribunale per i Minorenni e sulle responsabilità dei minori. Rispondendo alle tante domande degli alunni ha toccato argomenti quali il bullismo, il cyberbullismo e la devianza minorile, ricordando loro quanto sia importante avere una solida famiglia alle spalle e prevenire comportamenti devianti o a rischio.
La dott.ssa Depalo ha poi mostrato ad una platea di studenti sempre più incuriosita alcuni fumetti sul fenomeno del bullismo riflettendo su situazioni riguardanti ragazzi impegnati in percorsi rieducativi. A salutare gli illustri ospiti gli assessori del Comune di Andria, Paola Albo e Luigi del Giudice.

"Sono fermamente convinta – afferma la dirigente – che bisogna partire dalla scuola per far capire ai nostri alunni che le regole e le norme non sono un limite ma un'opportunità. Ringrazio di cuore i nostri ospiti perché occasioni come questa ci aiutano a coltivare e far crescere nei nostri ragazzi la cultura della responsabilità e della partecipazione affinché possano essi stessi diventare, come diceva Antonino Caponnetto, sentinelle delle legalità".