Marciando per i valori di giustizia, legalità e democrazia: lunedì 24 marzo

Il corteo partirà da piazza Catuma alle ore 10:00

domenica 23 marzo 2014 10.42
A cura di Katia Moschetta
Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno, per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Lunedì 24 marzo si terrà nella nostra città un corteo che darà l'opportunità a tutta la cittadinanza di esprimere i valori di giustizia, legalità e democrazia.

Questo il programma:

- alle ore 10:00 in piazza Catuma: raduno dei partecipanti; formazione del corteo e partenza alle ore 10:30 seguendo il seguente percorso: via Carlo Troya, piazza Municipio, pendio San Lorenzo, via Manthonè, piazza Porta la Barra, via Orsini, via Jannuzzi, via A. De Gasperi, porta Castello; arrivo a piazza Catuma alle ore 11:00; momento conclusivo con lettura dei nomi delle vittime di mafia pugliesi, dei pensieri degli studenti delle scuole secondarie. Saranno presenti anche il Sindaco Giorgino, l'Assessore alla Cultura Nespoli, il Vicario don Gianni Massaro. Il corteo sarà aperto dal Gonfalone della Città e dallo striscione di Libera e a seguire una rappresentanza delle scuole primarie, scuole medie, scuole superiori. Ad ogni classe è stato assegnato il nome di una vittima di mafia pugliese, gli studenti dovranno riportare il nome assegnato su un cartoncino sagomato a forma di frutto. I cartoncini saranno consegnati, al punto d'arrivo, ad un referente che lo appenderà ad un albero di piazza Catuma per creare simbolicamente "L'albero dei frutti della legalità";

- alle ore 18:00, presso la sede di Libera (via Genova, 10) ci sarà la presentazione nazionale dell'olio extra vergine di oliva tipo "mono cultivar coratina" prodotto in agro di Andria su un terreno, confiscato alla malavita, in concessione alla Coop. Libera Terra Puglia- Mesagne. Il prodotto sarà commercializzato e venduto nelle Botteghe di Libera e nei circuiti nazionali di Libera Terra.

Concludendo con una frase di G. Falcone: «La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni».