Marcia a piedi nudi, Fiamma Tricolore: «Un flop!»
La sezione andriese del partito di destra contesta l'evento
domenica 13 settembre 2015
Noi dell'MSI Fiamma Tricolore Sezione G. Almirante di Andria, non accettiamo l'affronto di tutelare stranieri in Italia al di fuori di precise regole sulle quote di ingresso e non staremo a guardare i nostri connazionali che tentano il suicidio per mancanza di un tetto e di cibo per i propri figli, mentre voi pur coscienti di questi drammi sfilate senza scarpe in favore di quelli che saranno i vostri e i nostri carnefici». Una nota del sezione cittadina di Fiamma Tricolore riporta l'attenzione verso la "Marcia di donne e uomini scalze" che si è svolta nella città di Andria venerdì sera. La nota attraversa diverse questioni ma tutte dedicate all'immigrazione ed ai suoi risvolti.
«La marcia? Un grande flop. Sia in termini di partecipazione, sia in termini di abbigliamento, visto che la gran parte dei manifestanti ha preferito tenere ben allacciate le proprie calzature di marca - scrivono nella nota i rappresentanti di Fiamma Tricolore - La consueta pantomima a cui ci hanno abituato frange di quella sinistra che detesta l'Italia, buonisti un tanto al chilo e demagoghi a tempo pieno. E così si appicca il fuoco dell'intolleranza nei confronti dei nostri concittadini, dei nostri connazionali. I manifestanti hanno sfilato lungo le strade della città come pseudo nazionalisti che, però, lungi da una benché minima concezione culturale che preveda la tutela e la salvaguardia dell'identità di Patria, inneggiano all'immigrazione "tout court". "Avanti, c'è posto"... Nelle nostre case popolari, nei nostri alberghi, nelle nostre strade già affollate di italiani disperati. Sventolano emblemi contro il razzismo e, come da copione, anche contro il nazifascismo. "Sì al visto e all'ingresso indiscriminato per gli immigrati", dicono. Tra loro anche persone di diversa estrazione culturale, presenti per esigenze "mediatiche": guai se non ti fai vedere. Si esaltano nel promuovere solidarietà a gente che arriva da un mondo da sempre nemico del nostro, per combatterlo e sovvertirne le regole, imponendo le proprie. La stragrande maggioranza non fugge da alcuna guerra, eppure soggiorna a lungo sul nostro territorio, spesso delinque e ancora più spesso riesce a far perdere le proprie tracce».
«È sconcertante la mancanza di consapevolezza, da parte dei manifestanti e di quelli che li applaudono, dell'incremento del tasso di delinquenza prodotto dall'invasione africana e mediorientale. Mai li abbiamo visti e sentiti promuovere marce e intonare slogan in favore di andriesi in difficoltà, vessati da uno Stato strozzino e uccisi dal killer Equitalia. Non c'è alcuna ostilità preconcetta, da parte nostra, nei confronti di chi fugge da Paesi realmente in guerra, ma diciamo no all'invasione senza controllo, senza regole e soprattutto, a danno degli italiani».
«La marcia? Un grande flop. Sia in termini di partecipazione, sia in termini di abbigliamento, visto che la gran parte dei manifestanti ha preferito tenere ben allacciate le proprie calzature di marca - scrivono nella nota i rappresentanti di Fiamma Tricolore - La consueta pantomima a cui ci hanno abituato frange di quella sinistra che detesta l'Italia, buonisti un tanto al chilo e demagoghi a tempo pieno. E così si appicca il fuoco dell'intolleranza nei confronti dei nostri concittadini, dei nostri connazionali. I manifestanti hanno sfilato lungo le strade della città come pseudo nazionalisti che, però, lungi da una benché minima concezione culturale che preveda la tutela e la salvaguardia dell'identità di Patria, inneggiano all'immigrazione "tout court". "Avanti, c'è posto"... Nelle nostre case popolari, nei nostri alberghi, nelle nostre strade già affollate di italiani disperati. Sventolano emblemi contro il razzismo e, come da copione, anche contro il nazifascismo. "Sì al visto e all'ingresso indiscriminato per gli immigrati", dicono. Tra loro anche persone di diversa estrazione culturale, presenti per esigenze "mediatiche": guai se non ti fai vedere. Si esaltano nel promuovere solidarietà a gente che arriva da un mondo da sempre nemico del nostro, per combatterlo e sovvertirne le regole, imponendo le proprie. La stragrande maggioranza non fugge da alcuna guerra, eppure soggiorna a lungo sul nostro territorio, spesso delinque e ancora più spesso riesce a far perdere le proprie tracce».
«È sconcertante la mancanza di consapevolezza, da parte dei manifestanti e di quelli che li applaudono, dell'incremento del tasso di delinquenza prodotto dall'invasione africana e mediorientale. Mai li abbiamo visti e sentiti promuovere marce e intonare slogan in favore di andriesi in difficoltà, vessati da uno Stato strozzino e uccisi dal killer Equitalia. Non c'è alcuna ostilità preconcetta, da parte nostra, nei confronti di chi fugge da Paesi realmente in guerra, ma diciamo no all'invasione senza controllo, senza regole e soprattutto, a danno degli italiani».