Maratona di trapianti in Puglia, impegnata anche l'equipe del Bonomo di Andria: 9 reni, 4 fegati ed 1 cuore
Negli ultimi venti giorni grazie a 8 donatori è stato possibile prelevare 24 organi
martedì 27 luglio 2021
20.30
Maratona di trapianti negli ultimi venti giorni in Puglia. L'ultimo consenso alla donazione è arrivato da San Giovanni Rotondo sabato e la macchina del Centro Regionale Trapianti si è rimessa in moto, in poche ore sono stati trapiantati 2 reni e un fegato al Policlinico di Bari.I risultati delle ultime due settimane sono da record: 9 reni, 4 fegati ed 1 cuore trapiantati al Policlinico di Bari. Grazie a 8 donatori è stato possibile prelevare 24 organi e salvare molte vite.
Sono stati, infatti, trapiantati fuori regione 4 polmoni (2 a Roma e 2 a Torino), 3 reni (2 a Palermo ed 1 a Novara), 2 fegati (1 a Roma ed 1 a Milano), 1 cuore a Torino.
"Una maratona che è stata innescata dalla grande solidarità delle famiglie pugliesi, a loro va il nostro principale ringraziamento. Questo mese abbiamo ridotto le opposizioni al trapianto al 12% e grazie alla scelta delle famiglie dei donatori offerto nuove possibilità di vita a pazienti con gravi insufficienze d'organo", commenta il prof. Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro Regionale Trapianti.
"Il secondo ringraziamento va alla scuola trapiantologica pugliese che continua a dimostrare di essere tra le migliori del Paese, sta formando una classe di giovani chirurghi e rianimatori all'altezza dei loro maestri", aggiunge il prof. Gesualdo.
Solo al Policlinico di Bari sono stati più di cento operatori sanitari coinvolti negli interventi di trapianto. Il prof. Aldo Milano, direttore dell'unità operativa di Cardiochirurgia, con la sua equipe è stato impegnato nel trapianto di cuore. Il prof. Piercarmine Panzera, dell'equipe del prof. Luigi Lupo, è stato il primo operatore in sala trapianti di fegato e il dott. Marco Spilotros ha affiancato il prof. Michele Battaglia nei trapianti di rene.
Sono state impegnate le squadre di rianimatori e anestesisti di San Giovanni Rotondo, del Santissima Annunziata di Taranto, del Di Venere, di Andria e del Policlinico di Bari. Accanto ai medici, ci sono infermieri e operatori di sala sempre più specializzati e il supporto del Centro di tipizzazione e banca del sangue.
"La direzione strategica si unisce ai ringraziamenti alle equipe chirurgiche e alle famiglie pugliesi. L'attività trapiantologica al Policlinico di Bari non si è mai fermata, anche durante l'emergenza Covid le equipe specialistiche hanno realizzato percorsi sicuri e assicurato continuità di intervento. Effettuare un così alto numero di trapianti in poco tempo, garantendo le altre attività, comporta uno sforzo organizzativo che solo pochi ospedali in Italia sono in grado di assicurare", conclude la direttrice sanitaria del Policlinico di Bari, Anna Maria Minicucci.
Sono stati, infatti, trapiantati fuori regione 4 polmoni (2 a Roma e 2 a Torino), 3 reni (2 a Palermo ed 1 a Novara), 2 fegati (1 a Roma ed 1 a Milano), 1 cuore a Torino.
"Una maratona che è stata innescata dalla grande solidarità delle famiglie pugliesi, a loro va il nostro principale ringraziamento. Questo mese abbiamo ridotto le opposizioni al trapianto al 12% e grazie alla scelta delle famiglie dei donatori offerto nuove possibilità di vita a pazienti con gravi insufficienze d'organo", commenta il prof. Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro Regionale Trapianti.
"Il secondo ringraziamento va alla scuola trapiantologica pugliese che continua a dimostrare di essere tra le migliori del Paese, sta formando una classe di giovani chirurghi e rianimatori all'altezza dei loro maestri", aggiunge il prof. Gesualdo.
Solo al Policlinico di Bari sono stati più di cento operatori sanitari coinvolti negli interventi di trapianto. Il prof. Aldo Milano, direttore dell'unità operativa di Cardiochirurgia, con la sua equipe è stato impegnato nel trapianto di cuore. Il prof. Piercarmine Panzera, dell'equipe del prof. Luigi Lupo, è stato il primo operatore in sala trapianti di fegato e il dott. Marco Spilotros ha affiancato il prof. Michele Battaglia nei trapianti di rene.
Sono state impegnate le squadre di rianimatori e anestesisti di San Giovanni Rotondo, del Santissima Annunziata di Taranto, del Di Venere, di Andria e del Policlinico di Bari. Accanto ai medici, ci sono infermieri e operatori di sala sempre più specializzati e il supporto del Centro di tipizzazione e banca del sangue.
"La direzione strategica si unisce ai ringraziamenti alle equipe chirurgiche e alle famiglie pugliesi. L'attività trapiantologica al Policlinico di Bari non si è mai fermata, anche durante l'emergenza Covid le equipe specialistiche hanno realizzato percorsi sicuri e assicurato continuità di intervento. Effettuare un così alto numero di trapianti in poco tempo, garantendo le altre attività, comporta uno sforzo organizzativo che solo pochi ospedali in Italia sono in grado di assicurare", conclude la direttrice sanitaria del Policlinico di Bari, Anna Maria Minicucci.