"Mal d'aria di città": ancora una volta attribuita ad Andria maglia nera in Puglia
Fratelli d'Italia: "L’area del cantiere dell'interramento continua ad avere livelli molto alti di inquinamento: dall'amministrazione Bruno solo parole"
martedì 20 febbraio 2024
11.40
Anche quest'anno ci si trova di fronte ai risultati del monitoraggio della qualità dell'aria pubblicati da Legambiente sul rapporto "Mal'aria di città" che, ancora una volta, attribuiscono ad Andria la maglia nera in Puglia. Ricordiamo che la campagna di Legambiente analizza i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2).
Andria detiene il triste primato in Puglia con valori nelle medie superiori a quelle degli altri capoluoghi della Puglia e prossimi a quelli delle città capoluoghi della Lombardia. Tali valori, ottenuti dall'unica centralina posta in viale Vaccina, non possono essere assunti come esplicativi dell'intera città ma sbaglia il sindaco nell'affermare che sono "falsati": anzi, proprio perché relativi alla zona in cui è presente il cantiere per l'interramento della linea ferroviaria, gli stessi dimostrano una grave criticità nella presenza di polveri sottili nella stessa area, criticità dovute evidentemente ad una mancanza di controlli dello stesso cantiere che, pur presenti da tempo, non si è cercato di minimizzare attraverso attenta sorveglianza. Questo senza dimenticare che vi sono altre zone interessate da oramai quasi due anni dagli stessi lavori e che, quindi, avranno con probabilità gli stessi livelli di inquinamento. Parliamo di migliaia e migliaia di cittadini andriesi interessati dalla questione che non sanno ancora per quanto altro tempo dureranno questi lavori.
Pertanto, più che auspicarsi "un'accortezza maggiore nella diffusione di questi dati", ci si dovrebbe attivare per far sì che le concentrazioni delle polveri sottili, causate dalla presenza dei mezzi operanti nel cantiere, si riducano anche nel rispetto dei nuovi limiti che la comunità europea impone, per la salvaguardia della salute degli abitanti di via Vaccina, via Milite Ignoto, e delle aree prospicienti il cantiere in questione. Senza logica appare, quindi, la richiesta fatta ad Arpa di spostare la centralina, come "a voler nascondere la polvere sotto il tappeto".
Lodevole l'impegno del forum Ricorda e Rispetta per il monitoraggio attraverso 5 centraline mobile di alcuni parametri dell'aria, ma vorremmo ricordare che la Città di Andria è in possesso di una centralina mobile acquistata con Determina Dirigenziale del settore Lavori Pubblici – Ambiente nr. 358 del 13/02/2018 per monitorare la qualità dell'aria nelle zone a maggior traffico veicolare della città di Andria, caratterizzata da margini di errore trascurabili e del tutto paragonabili a quella della centralina fissa in via Vaccina, ad oggi "abbandonata" su un palo in Viale Venezia Giulia in prossimità dell'Ufficio Tributi.
Un chiarimento, inoltre, sembra sia doveroso verso la cittadinanza: non ci risulti sia stato fatto un monitoraggio dei livelli di fondo elettromagnetico presente nella città, così come non ci risulti siano mai stati presentati i dati di tale monitoraggio. Se ci è sfuggito qualcosa chiediamo che tali dati vengano diffusi; in caso contrario chiediamo all'Amministrazione dove sono "ubicate" le famose tre centraline di rilevazione dei campi elettromagnetici in continuo, in proprietà alla Città di Andria.
A parlare non sono i "detrattori" o coloro che "gioiscono" nel vedere tali risultati, ma chi si preoccupa seriamente della salute di tutti i cittadini della città. Il punto non è se fare nell'immediato futuro una nuova pista ciclabile o meno, ma come impedire che chi vive nei pressi dei lavori dell'interramento possa continuare a subire tali livelli di inquinamento.
Andria detiene il triste primato in Puglia con valori nelle medie superiori a quelle degli altri capoluoghi della Puglia e prossimi a quelli delle città capoluoghi della Lombardia. Tali valori, ottenuti dall'unica centralina posta in viale Vaccina, non possono essere assunti come esplicativi dell'intera città ma sbaglia il sindaco nell'affermare che sono "falsati": anzi, proprio perché relativi alla zona in cui è presente il cantiere per l'interramento della linea ferroviaria, gli stessi dimostrano una grave criticità nella presenza di polveri sottili nella stessa area, criticità dovute evidentemente ad una mancanza di controlli dello stesso cantiere che, pur presenti da tempo, non si è cercato di minimizzare attraverso attenta sorveglianza. Questo senza dimenticare che vi sono altre zone interessate da oramai quasi due anni dagli stessi lavori e che, quindi, avranno con probabilità gli stessi livelli di inquinamento. Parliamo di migliaia e migliaia di cittadini andriesi interessati dalla questione che non sanno ancora per quanto altro tempo dureranno questi lavori.
Pertanto, più che auspicarsi "un'accortezza maggiore nella diffusione di questi dati", ci si dovrebbe attivare per far sì che le concentrazioni delle polveri sottili, causate dalla presenza dei mezzi operanti nel cantiere, si riducano anche nel rispetto dei nuovi limiti che la comunità europea impone, per la salvaguardia della salute degli abitanti di via Vaccina, via Milite Ignoto, e delle aree prospicienti il cantiere in questione. Senza logica appare, quindi, la richiesta fatta ad Arpa di spostare la centralina, come "a voler nascondere la polvere sotto il tappeto".
Lodevole l'impegno del forum Ricorda e Rispetta per il monitoraggio attraverso 5 centraline mobile di alcuni parametri dell'aria, ma vorremmo ricordare che la Città di Andria è in possesso di una centralina mobile acquistata con Determina Dirigenziale del settore Lavori Pubblici – Ambiente nr. 358 del 13/02/2018 per monitorare la qualità dell'aria nelle zone a maggior traffico veicolare della città di Andria, caratterizzata da margini di errore trascurabili e del tutto paragonabili a quella della centralina fissa in via Vaccina, ad oggi "abbandonata" su un palo in Viale Venezia Giulia in prossimità dell'Ufficio Tributi.
Un chiarimento, inoltre, sembra sia doveroso verso la cittadinanza: non ci risulti sia stato fatto un monitoraggio dei livelli di fondo elettromagnetico presente nella città, così come non ci risulti siano mai stati presentati i dati di tale monitoraggio. Se ci è sfuggito qualcosa chiediamo che tali dati vengano diffusi; in caso contrario chiediamo all'Amministrazione dove sono "ubicate" le famose tre centraline di rilevazione dei campi elettromagnetici in continuo, in proprietà alla Città di Andria.
A parlare non sono i "detrattori" o coloro che "gioiscono" nel vedere tali risultati, ma chi si preoccupa seriamente della salute di tutti i cittadini della città. Il punto non è se fare nell'immediato futuro una nuova pista ciclabile o meno, ma come impedire che chi vive nei pressi dei lavori dell'interramento possa continuare a subire tali livelli di inquinamento.