Madonna dell'Altomare, è il giorno della Festa: da 422 anni una devozione molto sentita ad Andria

Non ci sarà la tradizionale processione, ma tanti fedeli stanno partecipando alle SS. Messe nell'oratorio in via Bottego

martedì 2 giugno 2020 12.43
A cura di Antonio D'Oria
Da 422 anni si rinnova nella città di Andria la sentitissima devozione alla Madonna dell'Altomare, che si celebra anche in questo difficile anno per l'emergenza Coronavirus. Non ci sarà la tradizionale processione per alcune vie della città a causa delle restrizioni anti-contagio: i fedeli non potranno "abbracciare" la Madre Celeste, accompagnando la Sua statua per le vie di Andria, ma in questi giorni di preparazione alla Festa sono tanti i fedeli che hanno pregato davanti al simulacro (tornato in Santuario circa due settimane fa), nella parrocchia dell'Altomare e vissuto i momenti liturgici. Non c'è stato l'ingente afflusso di fedeli che ogni anno caratterizza il mese di maggio, dedicato appunto alla Madonna: per via delle misure anti-contagio previste nelle chiese, gli ingressi sono stati contingentati con massimo 103 fedeli seduti durante le celebrazioni e mascherina obbligatoria al viso.

Da domenica 24 maggio è in corso un ricco programma di celebrazioni eucaristiche e momenti di preghiera nella chiesa dell'Altomare e nella rettoria del Carmine; e oggi 2 giugno, giorno della Festa che cade tradizionalmente il martedì dopo la Pentecoste, le SS. Messe si stanno svolgendo nell'oratorio parrocchiale in via Bottego, con ingressi aperti fino a 15 minuti prima di ogni celebrazione. Questi gli orari delle celebrazioni: 06.00, 07.30, 10.30 (con la Supplica a Maria Santissima), 16.30, 18.00 presieduta dal vescovo mons. Luigi Mansi e in diretta su Teledehon, 19.30 (diretta su Teledehon), 21.00.

La devozione alla Madonna dell'Altomare affonda le sue radici nel lontano 1598 (era martedì, il primo dopo la Pentecoste) quando si narra che una bambina caduta in una cisterna venne ritrovata dopo tre giorni dopo varie ricerche perfettamente asciutta ed in buona salute. Correva appunto l'anno 1598, era martedì, il primo dopo la Pentecoste; l'immagine della Vergine fu poi ritrovata nella grotta diventata Santuario. Una storia di vero amore materno: si dice che la bambina avesse avuto aiuto da una donna che l'aveva sostentata e sorretta oltre il pelo dell'acqua per tutto il tempo. Dopo il miracolo della cisterna, negli anni della peste a metà del 1600, il santuario divenne fossa comune. Con l'olio di una lampada, mantenuta accesa da una donna per venerare la Madonna, una persona malata guarì e così si riaccese anche la devozione. Da oltre quattro secoli, dunque, la devozione dei fedeli andriesi alla Madonna dell'Altomare è salda come roccia, un sentimento religioso che si rinnova sempre con grande fervore e unisce un intero popolo in preghiera davanti alla Madre di tutti i viventi.
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