Madonna dell’Altomare: 420 anni di amore e devozione per la Madre celeste

Tutto pronto per la processione del 22 maggio, don Francesco: "La Madonna pellegrina come noi"

giovedì 17 maggio 2018 14.12
In una barca d'azzurro vestita a ricordare un miracolo, il primo che le cronache raccontano cioè quello di una bambina salvata da morte certa dalle acque di una cisterna, la stessa dove oggi sorge la chiesa della Madonna dell'Altomare. La piccola non annegò grazie alla protezione della Vergine la cui immagine fu poi ritrovata nella grotta diventata Santuario. Accadde nel 1598, era martedì, il primo dopo la Pentecoste. Da 420 anni è, dunque, questo il giorno scelto per festeggiare la Madre Celeste, "Maria pellegrina insieme a noi", ovvero il tema messo in evidenza quest'anno sia nella preparazione che nel vivere la festa.

«Vogliamo pensare a Maria come ad una pellegrina come noi, Maria ha peregrinato nel cammino della fede, vicina a noi sia nel pellegrinaggio della vita che nel cammino della fede fatto di tappe che vive momenti luminosi e fragilità. Maria la vogliamo tenere alla nostra altezza, lei che ha saputo sia guardare in alto che percorrere le strade», commenta don Francesco Di Tria, il parroco del Santuario della Madonna dell'Altomare dallo scorso ottobre.

Dopo il miracolo della cisterna, negli anni della peste a metà del 1600, il santuario divenne fossa comune. Con l'olio di una lampada, mantenuta accesa da una donna per venerare la Madonna, una persona malata guarì e così si riaccese anche la devozione.

«Ciò che desidero è che questa devozione diventi un percorso di vita e che non sia legata solo all'eccezionalità del momento ma che abbia il sapore di una fede viva a cui la Madonna ci richiama», prosegue don Francesco.

Quest'anno è il 22 maggio il giorno della processione della Madonna dell'Altomare che partirà alle 18 dal santuario ed arriverà fino in centro, un momento di preghiera che coinvolge la città intera. Un affetto che lega molti andriesi alla Vergine, e due sono gli elementi che spiegano così tanto amore secondo il parroco: da un lato l'immagine del mare richiama la tempesta della vita, le difficoltà e la Madonna nel mare tempestoso è una stella sicura. dall'altro lato il mare nelle preghiere è visto come elemento positivo in quanto alla grandezza di Maria, mare di grazia, mare di amore. Il fedele si sente così avvolto ed abbracciato da tanto amore.

Itinerario della processione del 22 maggio: dal Santuario percorrerà via San Vito, via Imperatore Augusto, via Regolo, via Cincinnato, via Traiano, via Don Riccardo Lotti, via Annunziata, via Orsini, via Poli, via Alto Adige, viale Istria, via Duca di Genova, via Regina Margherita, piazza Imbriani, via De Gasperi, via Bovio, piazza Umberto I, via Attimonelli, pendio San Lorenzo, via Porta Nuova, via Carmine, piazza Altomare.

Programma del 23 maggio, giorno dedicato al ringraziamento "Sui passi dell'esultanza". Ci saranno messe alle ore 6.30, 8.00, 9.30, 11.00. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.00, è previsto un momento di preghiera con gli ospiti della RSA "Elleuno" in via Carpaccio. Alle ore 16.30 ci sarà una processione verso l'ospedale Bonom di Andria dove verrà celebrata ala messa per gli ammalati (itinerario: viale Virgilio, viale Gramsci, corso Cavour, viale Istria). Alle ore 20.00 ci sarà una celebrazione conclusiva in oratorio.

Venerdì 25 e sabato 26 maggio "In comunità": alle ore 20.00 nell'oratorio (ingresso in via Bottego) si terrà uno spettacoli in vernacolo andriese "U Picc", commedia in due atti scritta da Musaico, Guglielmi e R. Caldarola.

Nessuno - precisano dalla parrocchia - è autorizzato a raccogliere offerte a nome e per conto del Santuario.
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