Ludopatia, Mantero: «G.A.P. piaga della nostra società»

Intervento sul tema del deputato alla Camera del M5S

sabato 6 febbraio 2016 10.37
A cura di Antonio Porro
Nella sede del Movimento 5 Stelle di Andria si è tenuto un incontro dove si è affrontato il tema della Ludopatia e del gioco d'azzardo patologico. Al convengo ha partecipato anche il deputato della Commissione Affari Sociali di Montecitorio, Matteo Mantero che ha spiegato il pericolo del G.A.P e le possibili soluzioni per poterlo contrastare.

«Purtroppo il gioco d'azzardo – afferma Matteo Mantero – in seguito alle liberalizzazioni che ci sono state in questi ultimi anni, è diventato una vera e propria piaga, mentre una volta era limitato alla schedina la domenica e a 4-5 casinò in Italia. In questo momento il gioco è accessibile a tutti in qualsiasi momento e, soprattutto le fasce più deboli della popolazione, molto spesso anche minori, si trovano a giocare addirittura spendendo tutto lo stipendio mettendo in crisi il bilancio famigliare e le aziende. Questo problema si elimina – continua il deputato pentastellato – non facendo proibizionismo perché si sa che non paga, ma riducendo in maniera importante l'impatto che ha il gioco d'azzardo sul territorio, questo con l'aiuto dei Comuni che spesso viene contrastato dallo Stato Centrale che dal gioco d'azzardo ci guadagna. Bisogna limitare gli orari di funzionamento e di aperture delle sale gioco e di funzionamento delle slot all'interno dei bar, mettendo delle distanze dai luoghi sensibili frequentati dai minori e dagli anziani, quindi scuole, centri di aggregazione giovanile, centri per anziani e poi vietare la pubblicità dell'azzardo, un modo per ingannare le persone convincendole che si può vincere facile e diventare milionario. In questo modo gli si promette una specie di riscatto che in realtà non avranno perché è statisticamente provato che giocare d'azzardo, soprattutto in maniera continuata, non porta alcun beneficio economico. Questo – conclude Mantero – non è più un gioco, ma si trasforma in una malattia».