Lotti e Saccotelli: 70 anni nel ricordo dell'eccidio delle Fosse Ardeatine

Giorgino: «Conoscere ed affrontare le pagine di storia è essenziale»

lunedì 24 marzo 2014 15.13
Il 24 marzo del 1944, nelle Fosse Ardeatine a Roma, le truppe di occupazione naziste massacrarono 335 italiani come atto di rappresaglia per l'attacco partigiano ai tedeschi avvenuto il giorno prima in via Rasella. Tra le vittime innocenti del terribile eccidio anche due andriesi: Giuseppe Lotti e Vincenzo Saccotelli: «Pochi giorni fa all'Istituto "Colasanto" di Andria vi è stata una manifestazione per ricordare i 70 anni dall'eccidio - ha ricordato stamane il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino - eventi come questi consentono ai giovani di conoscere e, successivamente, affrontare, le pagine della storia, anche le più tremende, che hanno connotato il vissuto nazionale».

Anche la Città di Andria è coinvolta in quel massacro dove persero la vita i due andriesi: «La Città di Andria è pienamente coinvolta nel drammatico eccidio delle Fosse Ardeatine - ha proseguito Giorgino - perché ha visto trucidati due suoi figli a cui l'Amministrazione Comunale di Andria, guidata dall'indimenticato Sindaco Marano, dedicò una strada nel quartiere di Santa Maria Vetere, mentre qualche anno fa furono intitolati ai martiri Lotti e Saccotelli anche due plessi scolastici. Mi preme sottolineare – ha concluso Giorgino - che lo scorso anno l'Amministrazione Comunale, in relazione alle difficili vicende economiche dell'Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri caduti per la libertà della Patria, attraverso una delibera di giunta, ha concesso un piccolo ma significativo contributo all'ANFIM che sin dal 1944, anno dell'eccidio, è custode di un importante patrimonio sociale e culturale».