Lomuscio (Centro antiviolenza RiscoprirSi) replica alla consigliera Fracchiolla sulla donazione Gucci
«Intervento nell'ottica della trasparenza e della correttezza che da sempre mi caratterizzano»
sabato 23 luglio 2022
5.58
Sulle modalità di individuazione delle associazioni destinatarie del contributo offerto dalla Maison Gucci, oggetto di una richiesta di chiarimenti all'Amministrazione comunale da parte della consigliera e capogruppo comunale di Forza Italia Donatella Fracchiolla ecco giungere la risposta della Presidente del Cetro antiviolenza RiscoprirSi, la dott.ssa Patrizia Lomuscio.
«Senza entrare nel merito delle polemiche sollevate dalla Consigliera andriese Donatella Fracchiolla (di cui riporto in seguito il link dell'intervista per chi non avesse seguito la vicenda) in merito alla donazione concessaci dalla Maison Gucci a seguito dell'evento tenutosi a Castel del Monte, mi sento in dovere di intervenire nell'ottica della trasparenza e della correttezza che da sempre mi caratterizzano.
L'associazione RiscoprirSi... è un'associazione femminile, è l'ente titolare e gestore del Centro Antiviolenza RiscoprirSi... operante dal 2009 a tutt'oggi ad Andria a sostegno delle vittime di violenza, in particolare delle donne vittime di violenza, quale UNICO centro antiviolenza autorizzato al funzionamento ai sensi della normativa regionale, nonchè UNICO Centro Antiviolenza inserito nella mappatura nazionale del 1522 (numero di pubblicità utilità in favore delle donne vittime di violenza). Non mi sembra che ci sia chissà quale misterioso intrigo per cui la Maison abbia deciso di affidarci su suggerimento dell'amministrazione una donazione per implementare le attività da noi realizzate nell'ambito del sostegno alle donne in condizioni di fragilità/vulnerabilità generate dalla violenza subita, visto che una delle linee di azione sociale sostenute dalla Maison si rivolge proprio a tale tipologia specifica di iniziative.
Le azioni di progetto sono state già rese pubbliche attraverso il comunicato stampa del 25 maggio. E appena saranno avviate le attività provvederemo a comunicarlo pubblicamente attraverso i nostri canali social, come è nostro solito fare. La somma della donazione in nostro favore dovrebbe essere di 10.000,00 euro. Non abbiamo ancora ricevuto nulla perchè stiamo completando la procedura prevista dall'organizzazione della Maison propedeutica alla donazione.
Sono rammaricata per i commenti che ho ascoltato e letto sui social seguiti alla comunicazione della Consigliera relativamente alla presenza di rapporto di "amicizia" tra l'ente scrivente e l'amministrazione comunale, che ci avrebbe agevolato in chissà quale modo .
Lo ritengo offensivo rispetto all'impegno e al percorso virtuoso che in questi anni abbiamo realizzato, anche nei momenti di assenza di risorse pubbliche a sostegno delle attività al contrario di quanto previsto dalla normativa regionale vigente, a causa del predissesto.
Lo ritengo offensivo perché il Centro Antiviolenza è un presidio di legalità!
Lo ritengo offensivo perché il Centro Antiviolenza da sempre collabora insieme alle istituzioni, nell'interesse della comunità, e sin dall'inizio ha ben collaborato con questa amministrazione, così come in passato con le altre, nell'ottica della trasparenza e del rispetto reciproco di ruoli e funzioni.
Lo ritengo offensivo nei confronti della fiducia che le donne ripongono nei confronti del nostro servizio chiedendoci aiuto.
Per cui accolgo la richiesta di delucidazioni, ma non le illazioni e le polemiche inutili e dannose.
Approfitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno contattata per rappresentarmi la loro vicinanza in questa vicenda.
Rinnovo i miei complimenti all'amministrazione per aver sostenuto la realizzazione di tale importante evento per la nostra Città e ringrazio la Maison Gucci per l'opportunità offertaci.
Tanto si doveva per ragioni di trasparenza e correttezza!
Noi andiamo avanti con lo spirito di sempre, con l'impegno di sempre!», conclude il suo intervento, pubblicato sui social, della Presidente del Centro antiviolenza RiscoprirSi, la dott.ssa Patrizia Lomuscio.
«Senza entrare nel merito delle polemiche sollevate dalla Consigliera andriese Donatella Fracchiolla (di cui riporto in seguito il link dell'intervista per chi non avesse seguito la vicenda) in merito alla donazione concessaci dalla Maison Gucci a seguito dell'evento tenutosi a Castel del Monte, mi sento in dovere di intervenire nell'ottica della trasparenza e della correttezza che da sempre mi caratterizzano.
L'associazione RiscoprirSi... è un'associazione femminile, è l'ente titolare e gestore del Centro Antiviolenza RiscoprirSi... operante dal 2009 a tutt'oggi ad Andria a sostegno delle vittime di violenza, in particolare delle donne vittime di violenza, quale UNICO centro antiviolenza autorizzato al funzionamento ai sensi della normativa regionale, nonchè UNICO Centro Antiviolenza inserito nella mappatura nazionale del 1522 (numero di pubblicità utilità in favore delle donne vittime di violenza). Non mi sembra che ci sia chissà quale misterioso intrigo per cui la Maison abbia deciso di affidarci su suggerimento dell'amministrazione una donazione per implementare le attività da noi realizzate nell'ambito del sostegno alle donne in condizioni di fragilità/vulnerabilità generate dalla violenza subita, visto che una delle linee di azione sociale sostenute dalla Maison si rivolge proprio a tale tipologia specifica di iniziative.
Le azioni di progetto sono state già rese pubbliche attraverso il comunicato stampa del 25 maggio. E appena saranno avviate le attività provvederemo a comunicarlo pubblicamente attraverso i nostri canali social, come è nostro solito fare. La somma della donazione in nostro favore dovrebbe essere di 10.000,00 euro. Non abbiamo ancora ricevuto nulla perchè stiamo completando la procedura prevista dall'organizzazione della Maison propedeutica alla donazione.
Sono rammaricata per i commenti che ho ascoltato e letto sui social seguiti alla comunicazione della Consigliera relativamente alla presenza di rapporto di "amicizia" tra l'ente scrivente e l'amministrazione comunale, che ci avrebbe agevolato in chissà quale modo .
Lo ritengo offensivo rispetto all'impegno e al percorso virtuoso che in questi anni abbiamo realizzato, anche nei momenti di assenza di risorse pubbliche a sostegno delle attività al contrario di quanto previsto dalla normativa regionale vigente, a causa del predissesto.
Lo ritengo offensivo perché il Centro Antiviolenza è un presidio di legalità!
Lo ritengo offensivo perché il Centro Antiviolenza da sempre collabora insieme alle istituzioni, nell'interesse della comunità, e sin dall'inizio ha ben collaborato con questa amministrazione, così come in passato con le altre, nell'ottica della trasparenza e del rispetto reciproco di ruoli e funzioni.
Lo ritengo offensivo nei confronti della fiducia che le donne ripongono nei confronti del nostro servizio chiedendoci aiuto.
Per cui accolgo la richiesta di delucidazioni, ma non le illazioni e le polemiche inutili e dannose.
Approfitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno contattata per rappresentarmi la loro vicinanza in questa vicenda.
Rinnovo i miei complimenti all'amministrazione per aver sostenuto la realizzazione di tale importante evento per la nostra Città e ringrazio la Maison Gucci per l'opportunità offertaci.
Tanto si doveva per ragioni di trasparenza e correttezza!
Noi andiamo avanti con lo spirito di sempre, con l'impegno di sempre!», conclude il suo intervento, pubblicato sui social, della Presidente del Centro antiviolenza RiscoprirSi, la dott.ssa Patrizia Lomuscio.