Lo stile Bergoglio per l'effetto Francesco: la Chiesa che cambia
Il libro del vaticanista Zavattaro: «Processo irreversibile»
lunedì 17 novembre 2014
13.34
Una serata tutta dedicata al viaggio alla scoperta di Papa Bergoglio e dell'istituzione Chiesa passata e futura. Una serata organizzata dal Rotary Club "Castelli Svevi" di Andria, un viaggio con conduttore Fabio Zavattaro, vaticanista del Tg1 Rai ed autore del libro Stile Bergoglio, effetto Francesco. «E' proprio dall'uscita sul balcone appena eletti che si vede come sarà il papato appena iniziato - sono queste le prime parole di Zavattaro - nel tempo è sempre stato così a partire dai Papi più in la nel tempo per giungere a Papa Giovanni Paolo II che fu il primo a parlare dal balcone al momento della sua elezione. E Papa Francesco è stato unico perchè ha chiesto a Piazza San Pietro preghiera per lui e per il suo delicato compito oltre al silenzio, una piazza completamente in silenzio in vera meditazione. E lì che effettivamente abbiamo cominciato a scoprire la rivoluzione che Bergoglio avrebbe lanciato».
Un effetto quello del papato del post Benedetto XVI che sta profondamente cambiando la Chiesa: «Papa Francesco ha avuto un effetto dirompente sulla Chiesa e sulle persone - ha ricordato Zavattaro - un effetto di profondo cambiamento, la volontà di uscire fuori da una situazione di confusione che stavano attanagliando il Vaticano con le tante questioni come la pedofilia o i furti di documenti. La scelta di Papa Francesco è stata quella di fare del Vaticano una casa di vetro. Credo che da questa rivoluzione non si possa più tornare indietro. Come tutte le rivoluzioni - ha ribadito Zavattaro - sono un punto di partenza e non un punto di arrivo. Questo gesto di Francesco cambierà i rapporti con i fedeli, con le altre confessioni religiose e con le istituzioni vaticane. E' un processo irreversibile di cambiamento».
Ma la Chiesa forse non è ancora totalmente pronta alle tante riforme immaginate da Papa Francesco: «Il Papa corre troppo velocemente per gli apparati clericali e la Chiesa lo segue con difficoltà - ha concluso Zavattaro - ma ci sarà forse bisogno di un Papa che dopo farà sintesi un po' come Benedetto XVI è stato per Papa Giovanni Paolo II. Il successore di Francesco avrà essenzialmente questo delicatissimo compito». L'appuntamento è stato organizzato in collaborazione con la Libreria Mondadori di Andria.
Un effetto quello del papato del post Benedetto XVI che sta profondamente cambiando la Chiesa: «Papa Francesco ha avuto un effetto dirompente sulla Chiesa e sulle persone - ha ricordato Zavattaro - un effetto di profondo cambiamento, la volontà di uscire fuori da una situazione di confusione che stavano attanagliando il Vaticano con le tante questioni come la pedofilia o i furti di documenti. La scelta di Papa Francesco è stata quella di fare del Vaticano una casa di vetro. Credo che da questa rivoluzione non si possa più tornare indietro. Come tutte le rivoluzioni - ha ribadito Zavattaro - sono un punto di partenza e non un punto di arrivo. Questo gesto di Francesco cambierà i rapporti con i fedeli, con le altre confessioni religiose e con le istituzioni vaticane. E' un processo irreversibile di cambiamento».
Ma la Chiesa forse non è ancora totalmente pronta alle tante riforme immaginate da Papa Francesco: «Il Papa corre troppo velocemente per gli apparati clericali e la Chiesa lo segue con difficoltà - ha concluso Zavattaro - ma ci sarà forse bisogno di un Papa che dopo farà sintesi un po' come Benedetto XVI è stato per Papa Giovanni Paolo II. Il successore di Francesco avrà essenzialmente questo delicatissimo compito». L'appuntamento è stato organizzato in collaborazione con la Libreria Mondadori di Andria.