Liceo "R. Nuzzi": 868 giorni di ritardo dei lavori. Al via la petizione
Il Collegio dei Docenti si rivolge alle autorità competenti. Domani conferenza stampa
martedì 16 gennaio 2018
16.38
868 i giorni di ritardo nella consegna dei lavori al liceo scientifico "R. Nuzzi".
Se inutile si era rivelata la manifestazione degli studenti, circa un mese fa, a far sentire la sua voce è ora il Collegio dei Docenti, dopo la decisione di far restare a casa una classe al giorno.
Così si legge in un documento stilato dal Collegio dopo una riunione odierna. Intanto domani, :mercoledì 17 gennaio, alle ore 11, presso la sede del liceo cittadino si svolgerà una conferenza stampa per illustrare l'attuale situazione. La conferenza avverrà nella aule non dotate di riscaldamento.
"Visto il documento del 4 settembre 2017 inviato dal Collegio dei docenti al Presidente della Repubblica, al Ministro della Pubblica Istruzione, al Prefetto della BAT, al Presidente dell'ANAC, al Presidente della Provincia BAT;
- visto il comunicato stampa del 5 settembre 2017, con cui si dichiarava lo stato di agitazione;
- richiamato il presidio effettuato il 15/9 presso la sede del Palazzo della Provincia ad Andria ed il 21/9, a Barletta, presso la sede dell'Ufficio Lavori Pubblici della Provincia e la sede della Prefettura;
- richiamato l'incontro avuto con il Prefetto della BAT in data 21 settembre 2017;
considerata la manifestazione di protesta degli studenti del Liceo "R. Nuzzi" in data 20/12/2017;
- acclarato che, pur essendo stati effettuati i lavori per l'allaccio dell'impianto di riscaldamento del "Nuzzi" alla rete Italgas, gli stessi risultano interrotti da due settimane;
- considerato che, a partire dal giorno 29/11/2017 il Dirigente Scolastico ha dovuto disporre un sistema di rotazione nelle aule non dotate di riscaldamento e, extrema ratio, una turnazione per cui, a partire dall'11/1/2018, otto classi al giorno non possono fruire delle lezioni
- promuove la presente petizione per giungere all'immediata ripresa e alla conclusione dei lavori di ampliamento della sede di via Cinzio Violante.
La vicenda ha assunto connotazioni paradossali, tali da indurre ad una condizione di profondo sconcerto, frustrazione e rabbia, poiché, dopo quasi cinquant'anni, sembrava che si fosse giunti, nell'ottobre del 2016, ad un passo dalla consegna delle tanto agognate aule.
Da quasi quindici mesi, invece, i lavori sono fermi e la recente determinazione dirigenziale della Provincia (n° 1473 del 22/12/2017) sembra preludere all'inizio di una vertenza legale, probabile anticamera dell'ennesima opera pubblica italiana incompiuta.
I docenti di questo Liceo si rivolgono alle Autorità competenti ed alla cittadinanza chiedendo solidarietà per uscire da una situazione che non giova a nessuno.
Come insegnanti noi lamentiamo il danno al diritto allo studio ed all'efficienza del servizio che deriva dalla sostanziale impossibilità di programmare iniziative di sviluppo a beneficio della comunità locale: in tal senso ci lascia perplessi ed amareggiati l'assenza di sinergia fra le Istituzioni, che paiono totalmente indifferenti alle esigenze di crescita culturale dei giovani, delle famiglie e del territorio.
In ogni caso, i docenti, prima di essere insegnanti, sono cittadini e ritengono dunque opportuno, per la formazione degli studenti, mettere in chiaro il proprio punto di vista di fronte a questo scempio, che potrebbe diventare ancora più grave se l'opera in costruzione fosse abbandonata e, forse, divenisse una causa di degrado e di pericolo, perché adiacente ad un luogo pubblico, frequentato da giovani e adolescenti.
Un appalto di opera pubblica che si trascina da anni, con ritardi sui tempi di completamento previsti, inammissibili in qualunque Paese civile, rientra appieno nella patologia della gestione della cosa pubblica.
Di fronte a questa vicenda, è il caso di rammentare che tanto i funzionari quanto i politici che amministrano la Provincia hanno il preciso compito di gestire e disporre del denaro pubblico con l'accortezza, la trasparenza ed il rispetto delle regole che i cittadini, peraltro contribuenti, si aspettano. Il compito degli amministratori è porsi al servizio della comunità e non è tollerabile un ribaltamento dei ruoli.
In nome dei Principi fondamentali della Carta Costituzionale italiana, il Collegio dei docenti del Liceo Scientifico "Riccardo Nuzzi" di Andria, chiede a tutti i cittadini di firmare la presente petizione per giungere quanto prima alla conclusione dei lavori di ampliamento della sede di via Cinzio Violante".
Che questo possa essere finalmente l'ultimo input prima dell'avvio alla risoluzione di questa annosa situazione?
Se inutile si era rivelata la manifestazione degli studenti, circa un mese fa, a far sentire la sua voce è ora il Collegio dei Docenti, dopo la decisione di far restare a casa una classe al giorno.
Così si legge in un documento stilato dal Collegio dopo una riunione odierna. Intanto domani, :mercoledì 17 gennaio, alle ore 11, presso la sede del liceo cittadino si svolgerà una conferenza stampa per illustrare l'attuale situazione. La conferenza avverrà nella aule non dotate di riscaldamento.
"Visto il documento del 4 settembre 2017 inviato dal Collegio dei docenti al Presidente della Repubblica, al Ministro della Pubblica Istruzione, al Prefetto della BAT, al Presidente dell'ANAC, al Presidente della Provincia BAT;
- visto il comunicato stampa del 5 settembre 2017, con cui si dichiarava lo stato di agitazione;
- richiamato il presidio effettuato il 15/9 presso la sede del Palazzo della Provincia ad Andria ed il 21/9, a Barletta, presso la sede dell'Ufficio Lavori Pubblici della Provincia e la sede della Prefettura;
- richiamato l'incontro avuto con il Prefetto della BAT in data 21 settembre 2017;
considerata la manifestazione di protesta degli studenti del Liceo "R. Nuzzi" in data 20/12/2017;
- acclarato che, pur essendo stati effettuati i lavori per l'allaccio dell'impianto di riscaldamento del "Nuzzi" alla rete Italgas, gli stessi risultano interrotti da due settimane;
- considerato che, a partire dal giorno 29/11/2017 il Dirigente Scolastico ha dovuto disporre un sistema di rotazione nelle aule non dotate di riscaldamento e, extrema ratio, una turnazione per cui, a partire dall'11/1/2018, otto classi al giorno non possono fruire delle lezioni
- promuove la presente petizione per giungere all'immediata ripresa e alla conclusione dei lavori di ampliamento della sede di via Cinzio Violante.
La vicenda ha assunto connotazioni paradossali, tali da indurre ad una condizione di profondo sconcerto, frustrazione e rabbia, poiché, dopo quasi cinquant'anni, sembrava che si fosse giunti, nell'ottobre del 2016, ad un passo dalla consegna delle tanto agognate aule.
Da quasi quindici mesi, invece, i lavori sono fermi e la recente determinazione dirigenziale della Provincia (n° 1473 del 22/12/2017) sembra preludere all'inizio di una vertenza legale, probabile anticamera dell'ennesima opera pubblica italiana incompiuta.
I docenti di questo Liceo si rivolgono alle Autorità competenti ed alla cittadinanza chiedendo solidarietà per uscire da una situazione che non giova a nessuno.
Come insegnanti noi lamentiamo il danno al diritto allo studio ed all'efficienza del servizio che deriva dalla sostanziale impossibilità di programmare iniziative di sviluppo a beneficio della comunità locale: in tal senso ci lascia perplessi ed amareggiati l'assenza di sinergia fra le Istituzioni, che paiono totalmente indifferenti alle esigenze di crescita culturale dei giovani, delle famiglie e del territorio.
In ogni caso, i docenti, prima di essere insegnanti, sono cittadini e ritengono dunque opportuno, per la formazione degli studenti, mettere in chiaro il proprio punto di vista di fronte a questo scempio, che potrebbe diventare ancora più grave se l'opera in costruzione fosse abbandonata e, forse, divenisse una causa di degrado e di pericolo, perché adiacente ad un luogo pubblico, frequentato da giovani e adolescenti.
Un appalto di opera pubblica che si trascina da anni, con ritardi sui tempi di completamento previsti, inammissibili in qualunque Paese civile, rientra appieno nella patologia della gestione della cosa pubblica.
Di fronte a questa vicenda, è il caso di rammentare che tanto i funzionari quanto i politici che amministrano la Provincia hanno il preciso compito di gestire e disporre del denaro pubblico con l'accortezza, la trasparenza ed il rispetto delle regole che i cittadini, peraltro contribuenti, si aspettano. Il compito degli amministratori è porsi al servizio della comunità e non è tollerabile un ribaltamento dei ruoli.
In nome dei Principi fondamentali della Carta Costituzionale italiana, il Collegio dei docenti del Liceo Scientifico "Riccardo Nuzzi" di Andria, chiede a tutti i cittadini di firmare la presente petizione per giungere quanto prima alla conclusione dei lavori di ampliamento della sede di via Cinzio Violante".
Che questo possa essere finalmente l'ultimo input prima dell'avvio alla risoluzione di questa annosa situazione?