Libri nel borgo antico, tra i protagonisti spazio a Nicola Montereale
Il giovane andriese presenterà oggi il suo libro: "Divinità nella storia, Dio nella vita"
domenica 28 agosto 2016
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Nicola Montereale è tra i protagonisti della settima edizione dell'evento biscegliese "Libri nel borgo antico". Oggi, domenica 28 agosto, alle ore 21.30, presso il Castello Svevo di Bisceglie, il giovane scrittore andriese presenterà il suo libro: "Divinità nella Storia, Dio nella Vita" (Vertigo). L'incontro sarà moderato da Antonio Gelormini, giornalista di Affari italiani e scrittore.
«Sono veramente felice di partecipare alla settima edizione dell'evento "Libri nel Borgo Antico", spazio dedicato alla cultura e ai libri», ha dichiarato entusiasta Montereale. «Ed è proprio grazie alla cultura - prosegue - e alle pagine abitate dei libri che l'uomo si ferma a pensare, rimane in silenzio e torna a riflettere sulle cosiddette domande ultime (Perché esisto? La mia esistenza ha un senso o è solo un vagare insensato verso una morte certa?), domande che l'uomo oggigiorno cerca di scacciare fuori dalla porta dell'esistenza e che invece si ripresentano ripetutamente dalla finestra. Sono le domande assenti, mute che l'uomo ha ridotto al silenzio ma che, tuttavia, sono scritte dentro il suo cuore. Questo cerco di fare con il mio saggio: suscitare domande. E soprattutto la domanda delle domande: quella che riguarda Dio, avendo come compagni di viaggio e voci da ascoltare non solo i credenti, ma soprattutto i non credenti».
Non è un libro di teologia ma è un percorso, intriso di filosofia e letteratura (antica, contemporanea e biblica e non solo), che dà la possibilità al lettore di lasciare per un momento la valle della sua quotidianità e salire su quei "sentieri d'altura", capaci di dire qualcosa in più della storia e della vita. «Solo così - scrive l'autore - è possibile elevarsi e mettersi alla ricerca di Dio, dell'Altro, altro per andare oltre». "Divinità nella Storia, Dio nella Vita" ha poi come protagonisti i non credenti seri, alcuni dei quali hanno cercato anche di smuovere e svegliare le coscienze dei cristiani stessi, attaccati spesso più alla forma della loro fede che alla sostanza e incapaci di cogliere Dio là dove Egli si svela: nella bellezza e grandezza dell'uomo.
Al tema di Dio si affiancano altri innumerevoli ambiti, che non partono solo in maniera verticale, dall'alto verso il basso, ma anche in maniera orizzontale, dall'uomo all'uomo, occhi negli occhi. Ciascun capitolo contiene spunti di riflessione che spaziano attraverso tutti i campi del sapere umano: da Corazzini a Turoldo, da Seneca a Callimaco, da Feuerbach a Lucio Fontana, dal dialogo su fede e scienza a Beckett, fino a una riflessione sulla "non presenza" di Dio nei campi di sterminio nazisti.
«Sono veramente felice di partecipare alla settima edizione dell'evento "Libri nel Borgo Antico", spazio dedicato alla cultura e ai libri», ha dichiarato entusiasta Montereale. «Ed è proprio grazie alla cultura - prosegue - e alle pagine abitate dei libri che l'uomo si ferma a pensare, rimane in silenzio e torna a riflettere sulle cosiddette domande ultime (Perché esisto? La mia esistenza ha un senso o è solo un vagare insensato verso una morte certa?), domande che l'uomo oggigiorno cerca di scacciare fuori dalla porta dell'esistenza e che invece si ripresentano ripetutamente dalla finestra. Sono le domande assenti, mute che l'uomo ha ridotto al silenzio ma che, tuttavia, sono scritte dentro il suo cuore. Questo cerco di fare con il mio saggio: suscitare domande. E soprattutto la domanda delle domande: quella che riguarda Dio, avendo come compagni di viaggio e voci da ascoltare non solo i credenti, ma soprattutto i non credenti».
Non è un libro di teologia ma è un percorso, intriso di filosofia e letteratura (antica, contemporanea e biblica e non solo), che dà la possibilità al lettore di lasciare per un momento la valle della sua quotidianità e salire su quei "sentieri d'altura", capaci di dire qualcosa in più della storia e della vita. «Solo così - scrive l'autore - è possibile elevarsi e mettersi alla ricerca di Dio, dell'Altro, altro per andare oltre». "Divinità nella Storia, Dio nella Vita" ha poi come protagonisti i non credenti seri, alcuni dei quali hanno cercato anche di smuovere e svegliare le coscienze dei cristiani stessi, attaccati spesso più alla forma della loro fede che alla sostanza e incapaci di cogliere Dio là dove Egli si svela: nella bellezza e grandezza dell'uomo.
Al tema di Dio si affiancano altri innumerevoli ambiti, che non partono solo in maniera verticale, dall'alto verso il basso, ma anche in maniera orizzontale, dall'uomo all'uomo, occhi negli occhi. Ciascun capitolo contiene spunti di riflessione che spaziano attraverso tutti i campi del sapere umano: da Corazzini a Turoldo, da Seneca a Callimaco, da Feuerbach a Lucio Fontana, dal dialogo su fede e scienza a Beckett, fino a una riflessione sulla "non presenza" di Dio nei campi di sterminio nazisti.