Libri di testo in comodato d'uso, ritardi nella consegna: protestano le famiglie andriesi
"Siamo stanchi che le famiglie meno abbienti vengano trattate come cittadini di Serie B", scrivono dal Comitato Genitori Andriesi
venerdì 27 settembre 2019
10.30
Anno scolastico nuovo ma vecchi problemi. Parliamo soprattutto della situazione relativa ai libri di testo, che quest'anno saranno concessi a numerosi studenti in comodato d'uso gratuito secondo una misura adottata da diverse scuole medie cittadine. Diversi genitori hanno però già ordinato e acquistato i libri con largo anticipo per consentire ai propri figli di cominciare l'anno scolastico con il materiale a disposizione. La soluzione del comodato d'uso, inoltre, sta causando ritardi nella consegna dei libri di testo alle famiglie che ne hanno fatto richiesta in questa modalità.
«Negli anni precedenti - scrive una mamma - si era optato per il rimborso totale o parziale delle spese documentate con scontrini e fatture (spese che, per il primo anno di scuola media – scuola dell'obbligo - superano abbondantemente i 300 euro). Quest'anno, alcune scuole medie del nostro territorio hanno scelto il comodato d'uso gratuito.
Tantissimi genitori di alunni di prima media hanno già provveduto ad ordinare ed acquistare i libri (visti anche i tempi di consegna delle tante nuove edizioni), per non mettere i propri figli nella situazione di ritrovarsi a iniziare il nuovo anno scolastico senza il materiale e per evitare il disagio che è stato creato l'anno scorso per la questione riguardante le cedole che ha comportato in tantissimi casi il ritiro dei libri a fine novembre.
Ora mi chiedo: come potevano questi genitori non provvedere ad acquistare i libri anticipandone la spesa nell'interesse dei propri figli, reduci come sono da una esperienza così negativa? Il comodato d'uso può essere considerato un retaggio del passato, oppure no?
Ad ogni modo c'è il rischio concreto di ledere la dignità dei ragazzi nei confronti dei propri compagni nel caso non siano rigidamente rispettate le regole del diritto alla privacy di cui tanto si parla. Faccio presente, e voglio sottolineare, che nel primo bando non c'era nulla che facesse intuire che la scelta del comodato d'uso gratuito da parte della scuole aderenti (e non delle famiglie - le vere destinatarie di un provvedimento di sostegno così importante su tutto il territorio nazionale) escludesse la possibilità di chiedere in alternativa la modalità del rimborso.
Ad oggi il bando risulta prorogato e dei libri nemmeno l'ombra. I ragazzi delle famiglie a cui è stata accettata l'istanza sono, a tutt'oggi, sprovvisti dei libri di testo. Nella speranza di ricevere delucidazioni in merito da parte di Comune e Regione, porgo cordiali saluti».
Ad intervenire sulla questione è anche Ornella Rodriguez del Comitato Genitori Andriesi: «Noi come Comitato Genitori Andriesi stiamo attendendo la chiusura della proroga per la misura del rimborso/comodato d'uso dei libri, che ricordiamo essere una misura della Regione Puglia, per la verità una misura abbandonata da tempo da molti comuni proprio per il ritardo della consegna dei libri di testo, per poter incontrare le famiglie di Andria che per svariati motivi hanno acquistato "erroneamente" i libri di testo conservando gli scontrini e aspettando un rimborso che al momento viene negato. Siamo stanchi che le famiglie meno abbienti vengano trattate come cittadini di Serie B, senza alcun interesse da parte delle istituzioni preposte che in parte continuano a dimostrare insensibilità unita a incapacità e incompetenza.
Invitiamo tutti i genitori, che hanno acquistato i libri, di conservare gli scontrini (parliamo ovviamente di chi non supera la soglia massima di ISEE previsto per accedere al rimborso/comodato)».
«Negli anni precedenti - scrive una mamma - si era optato per il rimborso totale o parziale delle spese documentate con scontrini e fatture (spese che, per il primo anno di scuola media – scuola dell'obbligo - superano abbondantemente i 300 euro). Quest'anno, alcune scuole medie del nostro territorio hanno scelto il comodato d'uso gratuito.
Tantissimi genitori di alunni di prima media hanno già provveduto ad ordinare ed acquistare i libri (visti anche i tempi di consegna delle tante nuove edizioni), per non mettere i propri figli nella situazione di ritrovarsi a iniziare il nuovo anno scolastico senza il materiale e per evitare il disagio che è stato creato l'anno scorso per la questione riguardante le cedole che ha comportato in tantissimi casi il ritiro dei libri a fine novembre.
Ora mi chiedo: come potevano questi genitori non provvedere ad acquistare i libri anticipandone la spesa nell'interesse dei propri figli, reduci come sono da una esperienza così negativa? Il comodato d'uso può essere considerato un retaggio del passato, oppure no?
Ad ogni modo c'è il rischio concreto di ledere la dignità dei ragazzi nei confronti dei propri compagni nel caso non siano rigidamente rispettate le regole del diritto alla privacy di cui tanto si parla. Faccio presente, e voglio sottolineare, che nel primo bando non c'era nulla che facesse intuire che la scelta del comodato d'uso gratuito da parte della scuole aderenti (e non delle famiglie - le vere destinatarie di un provvedimento di sostegno così importante su tutto il territorio nazionale) escludesse la possibilità di chiedere in alternativa la modalità del rimborso.
Ad oggi il bando risulta prorogato e dei libri nemmeno l'ombra. I ragazzi delle famiglie a cui è stata accettata l'istanza sono, a tutt'oggi, sprovvisti dei libri di testo. Nella speranza di ricevere delucidazioni in merito da parte di Comune e Regione, porgo cordiali saluti».
Ad intervenire sulla questione è anche Ornella Rodriguez del Comitato Genitori Andriesi: «Noi come Comitato Genitori Andriesi stiamo attendendo la chiusura della proroga per la misura del rimborso/comodato d'uso dei libri, che ricordiamo essere una misura della Regione Puglia, per la verità una misura abbandonata da tempo da molti comuni proprio per il ritardo della consegna dei libri di testo, per poter incontrare le famiglie di Andria che per svariati motivi hanno acquistato "erroneamente" i libri di testo conservando gli scontrini e aspettando un rimborso che al momento viene negato. Siamo stanchi che le famiglie meno abbienti vengano trattate come cittadini di Serie B, senza alcun interesse da parte delle istituzioni preposte che in parte continuano a dimostrare insensibilità unita a incapacità e incompetenza.
Invitiamo tutti i genitori, che hanno acquistato i libri, di conservare gli scontrini (parliamo ovviamente di chi non supera la soglia massima di ISEE previsto per accedere al rimborso/comodato)».