Libero e Virgilio ancora fuori uso da domenica sera: escluso l'attacco di hacker
Ecco cosa sarebbe successo: disagi per milioni di italiani
mercoledì 25 gennaio 2023
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Sono milioni gli italiani che non hanno accesso alla posta elettronica di Libero e Virgilio, una situazione che si fa di ora in ora sempre più incresciosa. Il problema si è verificato nella nottata di domenica 23 gennaio e persiste ancora.
In un primo momento, attraverso un messaggio all'utenza che compariva ogni volta che ci si connetteva, Libero faceva sapere che non si trattava di un attacco hacker. Concetto poi ribadito nelle scorse ore, però attraverso un nuovo testo:
«Le nostre parole vanno in primis agli utenti della Libero Mail e della Virgilio Mail, che hanno aperto con noi le loro caselle di posta elettronica: siamo consapevoli del disagio procurato e del disservizio.
"Stiamo lavorando incessantemente da ormai diverse ore per risolvere un problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto – dichiara Diego Rizzi, Chief Technology Officer di Italiaonline - e che non è dipeso da sistemi sviluppati da Italiaonline. Possiamo rassicurare, come già scritto sui nostri portali e touchpoint digitali, che i nostri utenti sono stati in questa situazione di emergenza, e continueranno ad essere sempre, la nostra priorità. L'attuale situazione non è dipendente da attacchi cyber esterni".
Come abbiamo avuto modo di comunicare ai nostri utenti in queste ore, in 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo.
Abbiamo letto tutti i messaggi comparsi sui social network e compreso perfettamente i disagi arrecati. Sappiamo che milioni di italiani contano su di noi per comunicare e questo ci sta dando la spinta per lavorare giorno e notte per risolvere il problema il più velocemente possibile. Non possiamo che scusarci e ringraziarvi per la pazienza e la fiducia.
Prevediamo di poter avere maggiori informazioni nelle prossime ore. In ogni caso terremo aggiornati i nostri utenti, come fatto finora, attraverso i canali di Italiaonline. Lo staff di Libero».
L'azienda quindi esclude attacchi hacker ma gli utenti sono inevitabilmente in una febbrile attesa per capire cosa sarà successo alla loro casella di posta.
In un primo momento, attraverso un messaggio all'utenza che compariva ogni volta che ci si connetteva, Libero faceva sapere che non si trattava di un attacco hacker. Concetto poi ribadito nelle scorse ore, però attraverso un nuovo testo:
«Le nostre parole vanno in primis agli utenti della Libero Mail e della Virgilio Mail, che hanno aperto con noi le loro caselle di posta elettronica: siamo consapevoli del disagio procurato e del disservizio.
"Stiamo lavorando incessantemente da ormai diverse ore per risolvere un problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto – dichiara Diego Rizzi, Chief Technology Officer di Italiaonline - e che non è dipeso da sistemi sviluppati da Italiaonline. Possiamo rassicurare, come già scritto sui nostri portali e touchpoint digitali, che i nostri utenti sono stati in questa situazione di emergenza, e continueranno ad essere sempre, la nostra priorità. L'attuale situazione non è dipendente da attacchi cyber esterni".
Come abbiamo avuto modo di comunicare ai nostri utenti in queste ore, in 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo.
Abbiamo letto tutti i messaggi comparsi sui social network e compreso perfettamente i disagi arrecati. Sappiamo che milioni di italiani contano su di noi per comunicare e questo ci sta dando la spinta per lavorare giorno e notte per risolvere il problema il più velocemente possibile. Non possiamo che scusarci e ringraziarvi per la pazienza e la fiducia.
Prevediamo di poter avere maggiori informazioni nelle prossime ore. In ogni caso terremo aggiornati i nostri utenti, come fatto finora, attraverso i canali di Italiaonline. Lo staff di Libero».
L'azienda quindi esclude attacchi hacker ma gli utenti sono inevitabilmente in una febbrile attesa per capire cosa sarà successo alla loro casella di posta.