Legambiente Puglia presenta il rapporto sulle eco-performance

Andria premiata per la differenziata. In Puglia bocciati tutti. La Bat esclusa per insufficienza di dati

martedì 29 ottobre 2013 15.28
A cura di Stefano Massaro
Non c'è da star allegri se le migliori 11 città italiane raggiungono a malapena la sufficienza. Il quadro complessivo che emerge dalla XX edizione di Ecosistema Urbano, l'annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, sullo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, descrive un Paese che ha smesso di credere e investire nel cambiamento. Il rapporto è stato presentato ieri a livello nazionale a Bologna e contemporaneamente a Bari, per la parte pugliese, in conferenza stampa da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia alla presenza di Angela Barbanente, Vicepresidente della Regione Puglia e Giorgio Assennato, Direttore Generale dell'ARPA Puglia.

Ecosistema Urbano è realizzato attraverso questionari e interviste dirette ai 104 comuni capoluogo di provincia e sulla base di altre fonti statistiche, con informazioni su 27 parametri ambientali. I dati di questa edizione fanno riferimento all'anno 2012. Il Rapporto di Legambiente raggruppa i 104 capoluoghi di provincia in tre gruppi omogenei per dimensione geografica: 15 grandi città con più 200mila abitanti, 44 medie città con popolazione tra 80mila e 200mila abitanti e 45 piccole città con meno di 80mila abitanti. Per quanto riguarda la Puglia, non sono stati presi in considerazione i dati inviati dalla provincia di Barletta-Andria-Trani perché considerati non completi e quindi parziali. In Puglia, la situazione risulta peggiorata rispetto allo scorso anno con tutti i capoluoghi pugliesi in coda alla classifica generale di Ecosistema Urbano. Foggia si conferma la peggiore per la raccolta differenziata e per l'incidentalità stradale. Brindisi per le isole pedonali e le piste ciclabili, mentre Lecce e Taranto per il verde fruibile. Entrando nel merito dei dati pugliesi. Nella classifica delle grandi città Bari occupa il 13° posto. Quanto invece agli altri capoluoghi, essi si piazzano nella parte bassa della classifica delle medie città: occupa il 34° posto Taranto, seguito da Brindisi, al 38° posto, Lecce al 39° posto e Foggia, al 40° posto.

Scendendo nel dettaglio, per ciò che riguarda il consumo giornaliero pro capite di acqua potabile la situazione resta invariata: rimane alto a Lecce con 159,2 litri pro-capite mentre è il più basso a Foggia con 126,9 litri. Quanto alla dispersione di acqua dalla rete la situazione migliora lievemente in tutti i capoluoghi mentre è stabile la capacità di depurazione degli scarichi civili. Sul fronte rifiuti ed in particolare sulla produzione annuale pro capite di rifiuti urbani, anche quest'anno è Lecce che ne produce in quantità maggiore, raggiungendo 665,5 kg per abitante all'anno. È Brindisi invece il capoluogo che ne produce di meno, con 488,4 kg per abitante. Sempre in stallo, invece, la raccolta differenziata in tutti i capoluoghi, lontanissimi dagli obiettivi di legge, con Foggia ferma al 3,7%. Unica eccezione è Andria che ha raggiunto le percentuali previste dalla legge grazie all'avvio della raccolta differenziata porta a porta.

Nel trasporto pubblico, sia sul fronte passeggeri trasportati annualmente per abitante che su quello inerente la percorrenza annua per abitante, le città pugliesi non occupano buone posizioni. Quanto all'indice della mobilità alternativa (autobus a chiamata, controlli elettronici ZTL, tariffe per intermodalità, sistema di pedaggio urbano (tipo Ecopass), parcheggi interscambio bici, presenza del mobility manager, bike sharing, car sharing, piano mobilità ciclabile e piano per gli spostamenti casa-lavoro), si distinguono solo Bari e Foggia. Per gli altri capoluoghi non sono pervenuti dati al riguardo.

Sul tasso di motorizzazione, ossia il numero delle auto circolanti, la migliore è ancora una volta Foggia con 55 auto circolanti ogni cento abitanti, mentre la peggiore è Lecce con 67 auto circolanti. Per il tasso di motorizzazione dei motocicli, Foggia si riconferma al primo posto della classifica generale con il valore più basso ossia 5 motocicli ogni 100 abitanti mentre ancora una volta Lecce è la peggiore con 12 motocicli. In questa XX edizione di Ecosistema Urbano è stato introdotto un nuovo indice che misura il tasso di mortalità per incidenti stradali ogni 10mila abitanti. In Puglia la città peggiore è Foggia, ultima nella classifica generale per questo indicatore.

«La XX edizione di Ecosistema Urbano - dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia - boccia sonoramente tutti i capoluoghi pugliesi dove da anni si registra una battuta d'arresto nelle politiche ambientali urbane. Non c'è neanche un timido segnale di cambiamento mentre la crisi economica e finanziaria sta schiacciando gli amministratori locali nella ordinaria amministrazione, nel defaticante tentativo di provare a galleggiare senza obiettivi ambiziosi, innovativi, coraggiosi».
Andria premiata alla XX^ edizione di Ecosistema Urbano a Bologna
Andria premiata alla XX^ edizione di Ecosistema Urbano a Bologna
Durante la cerimonia di premiazione delle città più virtuose, per quanto riguarda le best practices italiane relative alla raccolta differenziata, il Presidente Nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha premiato la città di Andria visto che, in un solo anno, risulta tra i primi cinque capoluoghi di provincia italiani in assoluto per rifiuti differenziati: «Risulta evidente – ha affermato il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino – che la raccolta differenziata è tra i punti fondanti di una strategia basata sul miglioramento delle condizioni ambientali e sociali delle città italiane. Il rapporto Ecosistema Urbano, a parte poche eccellenze, ha evidenziato, purtroppo, un Paese pigro che investe poco nel cambiamento. Credo che solo attraverso il riconoscimento centrale ed imprescindibile del ruolo delle città nell'ammodernamento del Paese, ovviamente con cittadini ed amministratori consapevoli, è possibile vincere la sfida del futuro legata a comunità moderne, libere dalle molteplici ataviche problematiche che pesano come macigni sulla qualità di vita dei cittadini».

Il Primo Cittadino, poi, ha partecipato alla tavola rotonda "Un'alleanza per le città", nella quale, assieme ad altri sindaci ed amministratori locali ed esperti di tematiche ambientali, si è discusso sulle azioni necessarie per rigenerare e trasformare i centri urbani, nonostante la crisi economica. Obiettivo adeguare le città italiane ai bisogni ed alle necessità della vita moderna, anche grazie alle nuove tecnologie, partendo dal grande patrimonio annuale di informazioni del rapporto "Ecosistema Urbano" che si basa su numerosi indicatori che vanno dalla qualità dell'aria ai consumi idrici, passando per la raccolta differenziata, il trasporto pubblico e la mobilità alternativa.