Legambiente Andria ed il dossier sul premio Ecosistema Urbano

Intervento del circolo su Raccolta Differenziata e salute in città

martedì 23 dicembre 2014
A cura di Stefano Massaro
Resta un dato di fatto: Andria è il primo capoluogo di Puglia per la raccolta differenziata. Ma quello che si chiede provocatoriamente il circolo di Legambiente di Andria è «...e poi?». La partenza è proprio dal premio dato da Legambiente ed intitolato "Ecosistema Urbano 2014": «Qualche settimana fa la città di Andria è stata fregiata del premio ecosistema urbano 2014, il parametro utilizzato per l'assegnazione del premio è la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dalla nostra città nel 2013. Ma quello che ci si chiede nel proseguo è quale è il reale stato di salute della nostra città e dei suoi cittadini? - dice Riccardo Larosa, responsabile del circolo andriese - Le problematiche ed i fattori di rischio a cui siamo esposti sono molteplici e periodicamente vengono esaminati con modalita' "spot", elettrosmog? qualche giorno; mobilita'? tre articoli; rifiuti? quando serve. Ma quando avremo delle risposte concrete? Da una parte si realizzano piste ciclabili e zone pedonali dall'altra si riapre al traffico il centro storico rendendolo nuovamente invivibile, irrespirabile e poco piacevole. Provvedimenti tra loro discordanti perchè non è ben chiaro se l'obiettivo sia favorire la mobilità sostenibile o accontentare le diverse parti».

E' effettivamente in atto un cambiamento ma il circolo di Legambiente chiede interventi più duraturi: «Sarebbe necessario attuare politiche di pianificazione e sensibilizzazione permanenti e non provvedimenti poco duraturi e fine a se stessi - dice ancora Larosa - Sul fronte rifiuti si raggiungono alte percentuali di RD ma gli abbandoni nelle periferie crescono ed il servizio di pulizia e bonifica è sempre più raro. Trend in crescita è il fenomeno dei cassonetti "orfani" che sono ricettacolo di qualunque tipo di rifiuto senza controlli e sanzioni, l'importante è potersi vantare del dato raggiunto. Con il tempo, assopiti dai numeri, si stanno trascurando diversi aspetti che sarebbero dovuti migliorare ed invece peggiorano! Le campagne di sensibilizzazione che dall'inizio della raccolta porta a porta dovevano interessare la cittadinanza a più livelli si sono arenate chissà dove, lasciando lacune e limitando il coinvolgimento attivo della popolazione. Crediamo che le Politiche Ambientali vadano portate avanti in maniera più coraggiosa e rigorosa e non a singhiozzo, un "ecosistema da premio" lo si raggiunge con politiche lungimiranti e partecipate che tengano conto dell'interazione e dell'evoluzione dei diversi fattori».