Le scuole medie andriesi hanno deciso: via libera alla "settimana corta"
Soltanto gli istituti "Salvemini" e "Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri" non hanno aderito
sabato 1 luglio 2017
14.49
Se ne parlava da tempo, moltissimi genitori hanno protestato vibramente contro questa scelta ma alla fine la maggior parte delle scuole medie andriesi ha deciso: la cosiddetta "settimana corta", ossia lo svolgimento dell'attività scolastica dal lunedì al venerdì con sei ore giornaliere, si farà.
Sono soltanto due gli istituti che hanno deciso di opporsi, per ragioni didattiche, a questa novità, ossia le scuole medie inferiori "Salvemini" e "Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri", dirette rispettivamente dalle proff.sse Rosanna Palmulli e Mara Teresa Natale.
La scelta di aumentare le ore scolastiche giornaliere, pur lasciando libero il sabato, è fortemente osteggiata da una consistente frangia di genitori per diverse ragioni: in primis, molti affermano di non essere stati interpellati affatto dalle scuole e che solo in un secondo momento sono venuti a conoscenza di questa novità, mentre era necessario avere maggiori informazioni già da tempo e non ormai quando era imminente la chiusura dell'anno scolastico. Inoltre, questo tour de force quotidiano, secondo alcuni, andrebbe a discapito della didattica stessa e della concentrazione dei ragazzi, che sarebbero costretti ad affrontare ogni giorno anche materie impegnative nelle ultime ore; la speranza è che i compiti giornalieri non siano eccessivi. Qualche genitore ha invece proposto di scandire l'orario scolastico con ore da 50 minuti e due intervalli. Secondo altri genitori, invece, una scelta di risparmio non figura tra i motivi principali di questa decisione, altrimenti tutte le scuole avrebbero aderito all'unanimità: ci sarebbero, probabilmente, motivi legati alle comodità di qualcuno o a pressioni provenienti da chissà dove.
E' certo che, almeno per il prossimo anno scolastico che ricomincerà fra poco più di due mesi, questa nuova scansione oraria andrà in vigore nella maggior parte delle scuole medie andriesi, con grande amarezza di moltissimi genitori, del tutto impotenti di fronte a una simile scelta. Probabilmente, come qualche genitore ha dichiarato, all'inizio del prossimo anno scolastico potrebbe esserci una protesta se non si dovesse fare un passo indietro in questa decisione che ai giovanissimi studenti non farà senz'altro piacere.
Sono soltanto due gli istituti che hanno deciso di opporsi, per ragioni didattiche, a questa novità, ossia le scuole medie inferiori "Salvemini" e "Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri", dirette rispettivamente dalle proff.sse Rosanna Palmulli e Mara Teresa Natale.
La scelta di aumentare le ore scolastiche giornaliere, pur lasciando libero il sabato, è fortemente osteggiata da una consistente frangia di genitori per diverse ragioni: in primis, molti affermano di non essere stati interpellati affatto dalle scuole e che solo in un secondo momento sono venuti a conoscenza di questa novità, mentre era necessario avere maggiori informazioni già da tempo e non ormai quando era imminente la chiusura dell'anno scolastico. Inoltre, questo tour de force quotidiano, secondo alcuni, andrebbe a discapito della didattica stessa e della concentrazione dei ragazzi, che sarebbero costretti ad affrontare ogni giorno anche materie impegnative nelle ultime ore; la speranza è che i compiti giornalieri non siano eccessivi. Qualche genitore ha invece proposto di scandire l'orario scolastico con ore da 50 minuti e due intervalli. Secondo altri genitori, invece, una scelta di risparmio non figura tra i motivi principali di questa decisione, altrimenti tutte le scuole avrebbero aderito all'unanimità: ci sarebbero, probabilmente, motivi legati alle comodità di qualcuno o a pressioni provenienti da chissà dove.
E' certo che, almeno per il prossimo anno scolastico che ricomincerà fra poco più di due mesi, questa nuova scansione oraria andrà in vigore nella maggior parte delle scuole medie andriesi, con grande amarezza di moltissimi genitori, del tutto impotenti di fronte a una simile scelta. Probabilmente, come qualche genitore ha dichiarato, all'inizio del prossimo anno scolastico potrebbe esserci una protesta se non si dovesse fare un passo indietro in questa decisione che ai giovanissimi studenti non farà senz'altro piacere.