Le opposizioni: «Rompere le righe e tornare al voto»
Nel frattempo il Partito Democratico presenta la nuova segreteria
lunedì 13 gennaio 2014
14.00
Che sia un momento delicato per la politica andriese non c'è bisogno di ribadirlo. Resta alta l'attenzione verso quello che la Giunta di centro destra guidata dal Sindaco Nicola Giorgino farà dopo il terremoto di un mese fa con l'arresto dell'ex Assessore all'Ambiente, Francesco Lotito, e le dimissioni di Nino Marmo dal ruolo di Presidente del Consiglio Comunale prima, e di tutti gli assessori dopo. Le opposizioni di centro sinistra a Palazzo di Città provano a riorganizzarsi e, mentre il Partito Democratico presenta la sua segreteria dopo oltre due mesi dall'elezione di Maria Carbone a Segretario cittadino, sia SEL che Andria 3 lanciano un loro forte monito alla classe politica andriese
«Che la nave avesse urtato l'iceberg e stesse andando alla deriva, era sotto gli occhi di tutti - hanno scritto i due coordinatori cittadini di SEL, Lomuscio e Lorusso ed il consigliere comunale Sgarra - Sulle dimissioni di Marmo, politico di lungo corso e dal fiuto politico sopraffine, riteniamo che evidentemente il "basso profilo" tenuto dall'intera amministrazione a seguito della vicenda Lotito, non potesse essere sufficiente a garantire un segnale di discontinuità, o di presa di distanze, dalla gravità delle accuse che allo stesso sono state rivolte dalla Procura di Monza. La vicenda dell'appalto dei rifiuti è di una tale gravità da non poter essere superato da un semplice rimpasto di giunta. Il sindaco Giorgino è effettivamente convinto che un make-up istituzionale possa nuovamente donare slancio all'attività amministrativa? Noi crediamo che il più puro atto politico che possa incarnare il cambio di passo, necessario allo stato attuale, non sia altro che quello del rassegnare le dimissioni da rappresentante della comunità cittadina e quindi responsabile per e della stessa».
Stessa richiesta affidata alle parole di Giovanna Bruno e del movimento Andria 3: «Ancora una volta aumenta a dismisura la distanza tra i cittadini e la politica. Infatti, mentre da una parte gli andriesi devono fare i conti con una Città sporca, insicura, povera e sbandata, dall'altra parte i politici di maggioranza si attardano in riunioni e conclavi per trovare una qualsiasi soluzione pur di rimanere al potere. Il gesto di Nino Marmo era ed è finalizzato all'apertura di una crisi di governo che sta portando ad uno smottamento generale del centro-destra andriese. In particolare c'è da chiedersi - ribadisce Giovanna Bruno - quale sia la necessità di azzerare la giunta per dare "nuovo slancio all'azione amministrativa", se tutto funziona così bene. E perché, poi, al vaglio vi è l'ipotesi di sostituirli con dei tecnici se vi sono tanti altri consiglieri comunali eletti in maggioranza. E' evidente che il cambio totale della giunta sarà il segno tangibile della sconfitta politica di questa maggioranza. Il Sindaco, quale persona seria che riteniamo essere, al di là della nostra netta contrapposizione politica, ha solo una possibilità per ridare un barlume di dignità alla politica locale: rompere le righe e ridare la parola ai cittadini!Speriamo che, almeno in questo caso e per una sola volta, prevalga il buon senso».
Infine, il Partito Democratico ha chiesto soprattutto "chiarezza" già in una nota nel post vicenda "Lotito" e, il Segretario, Maria Carbone, parla genericamente di rilancio di un partito dalle grandi dimensioni e che può trainare un ritorno alla guida della città: «Le dimensioni del PD sono quelle di un grande partito che, dalla sinistra al centro, deve dare spazio, legittimità e cittadinanza a sensibilità e culture diverse in un lavoro di ascolto e ricerca comuni. Anche ad Andria possiamo e dobbiamo ricostruire un PD grande e vincente che, con tutte le forze del centrosinistra, possa ritornare presto ad amministrare la nostra città. Il rilancio - continua Maria Carbone - passa anche da come il nostro circolo tornerà a farsi luogo dove si organizzano adesioni ed iniziative, da quanto saremo in grado di attrarre singoli o gruppi disposti ad investire in una forza che promuove interesse e un suo punto di vista sui conflitti che attraversano l'esistenza e le persone. Non possiamo accettare di stare rinchiusi dentro confini tracciati da altri. Lo spirito maggioritario e l'ambizione di parlare a tutti è stata un'intuizione giusta. Bisogna parlare a tutti ma farlo nel nostro linguaggio. In questo senso, non basterà dire che siamo altro dalla destra, ma dovremo dimostrarlo con soluzioni e scelte coerenti. E' la vera premessa per sconfiggere la destra alle urne. Le strade da percorrere sono tante sul piano politico come su quello organizzativo».
«Che la nave avesse urtato l'iceberg e stesse andando alla deriva, era sotto gli occhi di tutti - hanno scritto i due coordinatori cittadini di SEL, Lomuscio e Lorusso ed il consigliere comunale Sgarra - Sulle dimissioni di Marmo, politico di lungo corso e dal fiuto politico sopraffine, riteniamo che evidentemente il "basso profilo" tenuto dall'intera amministrazione a seguito della vicenda Lotito, non potesse essere sufficiente a garantire un segnale di discontinuità, o di presa di distanze, dalla gravità delle accuse che allo stesso sono state rivolte dalla Procura di Monza. La vicenda dell'appalto dei rifiuti è di una tale gravità da non poter essere superato da un semplice rimpasto di giunta. Il sindaco Giorgino è effettivamente convinto che un make-up istituzionale possa nuovamente donare slancio all'attività amministrativa? Noi crediamo che il più puro atto politico che possa incarnare il cambio di passo, necessario allo stato attuale, non sia altro che quello del rassegnare le dimissioni da rappresentante della comunità cittadina e quindi responsabile per e della stessa».
Stessa richiesta affidata alle parole di Giovanna Bruno e del movimento Andria 3: «Ancora una volta aumenta a dismisura la distanza tra i cittadini e la politica. Infatti, mentre da una parte gli andriesi devono fare i conti con una Città sporca, insicura, povera e sbandata, dall'altra parte i politici di maggioranza si attardano in riunioni e conclavi per trovare una qualsiasi soluzione pur di rimanere al potere. Il gesto di Nino Marmo era ed è finalizzato all'apertura di una crisi di governo che sta portando ad uno smottamento generale del centro-destra andriese. In particolare c'è da chiedersi - ribadisce Giovanna Bruno - quale sia la necessità di azzerare la giunta per dare "nuovo slancio all'azione amministrativa", se tutto funziona così bene. E perché, poi, al vaglio vi è l'ipotesi di sostituirli con dei tecnici se vi sono tanti altri consiglieri comunali eletti in maggioranza. E' evidente che il cambio totale della giunta sarà il segno tangibile della sconfitta politica di questa maggioranza. Il Sindaco, quale persona seria che riteniamo essere, al di là della nostra netta contrapposizione politica, ha solo una possibilità per ridare un barlume di dignità alla politica locale: rompere le righe e ridare la parola ai cittadini!Speriamo che, almeno in questo caso e per una sola volta, prevalga il buon senso».
Infine, il Partito Democratico ha chiesto soprattutto "chiarezza" già in una nota nel post vicenda "Lotito" e, il Segretario, Maria Carbone, parla genericamente di rilancio di un partito dalle grandi dimensioni e che può trainare un ritorno alla guida della città: «Le dimensioni del PD sono quelle di un grande partito che, dalla sinistra al centro, deve dare spazio, legittimità e cittadinanza a sensibilità e culture diverse in un lavoro di ascolto e ricerca comuni. Anche ad Andria possiamo e dobbiamo ricostruire un PD grande e vincente che, con tutte le forze del centrosinistra, possa ritornare presto ad amministrare la nostra città. Il rilancio - continua Maria Carbone - passa anche da come il nostro circolo tornerà a farsi luogo dove si organizzano adesioni ed iniziative, da quanto saremo in grado di attrarre singoli o gruppi disposti ad investire in una forza che promuove interesse e un suo punto di vista sui conflitti che attraversano l'esistenza e le persone. Non possiamo accettare di stare rinchiusi dentro confini tracciati da altri. Lo spirito maggioritario e l'ambizione di parlare a tutti è stata un'intuizione giusta. Bisogna parlare a tutti ma farlo nel nostro linguaggio. In questo senso, non basterà dire che siamo altro dalla destra, ma dovremo dimostrarlo con soluzioni e scelte coerenti. E' la vera premessa per sconfiggere la destra alle urne. Le strade da percorrere sono tante sul piano politico come su quello organizzativo».
La nuova segreteria del Partito Democratico di Andria:
Presidente: Michele Roberto
Segretario: Maria Carbone
Tesoriere: Michele Sgarra
Segreteria cittadina: Giovanni Troiano (vicesegretario), Savino Pastore, Annamaria Palladino (portavoce Donne Democratiche), Agostino Paradies, Domenico Ruggiero, Michele Terrone (segretario Giovani Democratici). Coordinatore dei Dipartimenti di studio e ricerca politica della Segreteria del Partito Democratico Domenico Tangaro.
Presidente: Michele Roberto
Segretario: Maria Carbone
Tesoriere: Michele Sgarra
Segreteria cittadina: Giovanni Troiano (vicesegretario), Savino Pastore, Annamaria Palladino (portavoce Donne Democratiche), Agostino Paradies, Domenico Ruggiero, Michele Terrone (segretario Giovani Democratici). Coordinatore dei Dipartimenti di studio e ricerca politica della Segreteria del Partito Democratico Domenico Tangaro.