"Le Idi - Festival 2019": i semi, l’attesa, la speranza
Tempo di bilanci per la cooperativa sociale "Questa città"
venerdì 26 luglio 2019
Tempo d'estate, tempo di bilanci. Archiviata la quinta edizione de Le Idi, il festival dedicato alle arti espressive e alle diverse abilità, ideato e organizzato dalla Cooperativa Sociale "Questa Città", con il patrocinio della Città di Andria e della Asl/Bt, è possibile fare un resoconto di ciò che è stata quest'anno l'esperienza festival.
Partiamo dalle novità che hanno contraddistinto l'edizione 2019. In primis la tavola rotonda dal titolo "Girotondo espressivo: l'arte è sociale? in cui si è cercato, con il contributo di esperti del mondo del teatro e non solo, di promuovere e integrare socialmente le attività di associazioni e cittadini che si interessano di disabilità, affrontando i temi della didattica teatrale nel trattamento delle diversità sociali, del ruolo dell'attore nel teatro che cura, di esperienze teatrali che si interfacciano con la disabilità.
In secondo luogo il workshop di animazione teatrale che ha fornito ai partecipanti alcuni strumenti spendibili non solo in ambito teatrale, ma anche nella vita di ogni giorno.
Terza e ultima novità, la presenza del noto attore cabarettista barese Gianni Ciardo, la cui performance ha concluso questa quinta edizione del festival. Per il resto l'evento si è svolto secondo il canone tradizionale con la messa in scena di spettacoli e performance teatrali e musicali da parte di vari gruppi artistici, alcuni realizzati dalla Cooperativa Sociale "Questa Città", altri legati al mondo associazionistico e a percorsi formativi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
L'impegno profuso per rendere la manifestazione sempre più inclusiva di realtà del territorio che operano con e per le persone con disabilità è massimo; lo stimolo per tutti gli attori sociali coinvolti a fare rete, a mettere in comune le esperienze, a crescere professionalmente è una delle peculiarità del festival, che è riuscito in questi primi cinque anni a ritagliarsi nella città di Andria uno spazio nel cartellone degli eventi di primavera. E' molto apprezzato dalle scuole che vedono Le Idi come un luogo in cui i percorsi di inclusione degli alunni "speciali" trovano la naturale valorizzazione e il giusto rinforzo. E' il momento atteso dalle associazioni del territorio che lavorano tutto l'anno per portare in scena le proprie performance. Ma più di tutto è festa, festa di quell'umanità che ha voglia di vivere e di esserci con tutte quelle sfumature che nemmeno l'arcobaleno può contenere. Le Idi, quindi, il posto ideale in cui attraverso l'arte è possibile incontrarsi, confrontarsi e avviare processi di cambiamento sociale e culturale.
Partiamo dalle novità che hanno contraddistinto l'edizione 2019. In primis la tavola rotonda dal titolo "Girotondo espressivo: l'arte è sociale? in cui si è cercato, con il contributo di esperti del mondo del teatro e non solo, di promuovere e integrare socialmente le attività di associazioni e cittadini che si interessano di disabilità, affrontando i temi della didattica teatrale nel trattamento delle diversità sociali, del ruolo dell'attore nel teatro che cura, di esperienze teatrali che si interfacciano con la disabilità.
In secondo luogo il workshop di animazione teatrale che ha fornito ai partecipanti alcuni strumenti spendibili non solo in ambito teatrale, ma anche nella vita di ogni giorno.
Terza e ultima novità, la presenza del noto attore cabarettista barese Gianni Ciardo, la cui performance ha concluso questa quinta edizione del festival. Per il resto l'evento si è svolto secondo il canone tradizionale con la messa in scena di spettacoli e performance teatrali e musicali da parte di vari gruppi artistici, alcuni realizzati dalla Cooperativa Sociale "Questa Città", altri legati al mondo associazionistico e a percorsi formativi delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
L'impegno profuso per rendere la manifestazione sempre più inclusiva di realtà del territorio che operano con e per le persone con disabilità è massimo; lo stimolo per tutti gli attori sociali coinvolti a fare rete, a mettere in comune le esperienze, a crescere professionalmente è una delle peculiarità del festival, che è riuscito in questi primi cinque anni a ritagliarsi nella città di Andria uno spazio nel cartellone degli eventi di primavera. E' molto apprezzato dalle scuole che vedono Le Idi come un luogo in cui i percorsi di inclusione degli alunni "speciali" trovano la naturale valorizzazione e il giusto rinforzo. E' il momento atteso dalle associazioni del territorio che lavorano tutto l'anno per portare in scena le proprie performance. Ma più di tutto è festa, festa di quell'umanità che ha voglia di vivere e di esserci con tutte quelle sfumature che nemmeno l'arcobaleno può contenere. Le Idi, quindi, il posto ideale in cui attraverso l'arte è possibile incontrarsi, confrontarsi e avviare processi di cambiamento sociale e culturale.