"Le amiche per le amiche" e la libreria Mondadori ospitano Dacia Maraini
Un folto pubblico ha accolto la scrittrice presso l'albergo "dei Pini"
martedì 6 dicembre 2016
Sabato sera, 3 dicembre un folto pubblico ha avuto la fortuna di poter trascorrere una piacevolissima serata in compagnia della nota scrittrice, poetessa e saggista contemporanea Dacia Maraini. La serata, organizzata dalla libreria Mondadori con la collaborazione della associazione "Le amiche per le amiche" sul modello di un salotto letterario, è stata l'occasione in cui la Maraini ha presentato il suo ultimo libro dal titolo ''La bambina e il sognatore'', candidato al premio Nobel.
La presidente dell' associazione Francesca Magliano ha rivolto numerose ed interessanti domande alla scrittrice, mentre la moderatrice del dibattito è stata Daniela Contis.
Diverse sono state le attualissime tematiche affrontate durante questo salotto letterario. Dacia è una donna forte che porta dietro di sé un trascorso molto toccante, a partire dai due anni in cui è stata prigioniera in un campo di concentramento in Giappone. A riguardo ha accennato al tema della reclusione, a lei particolarmente caro, la quale conduce all' invisibilità, fenomeno che ha sviluppato in lei l'interesse di dar voce a situazioni quali quelle dei manicomi o delle carceri.
E' stato inoltre toccato il tema della violenza sulle donne e, in merito a ciò, la scrittrice ha espresso la sua particolare opinione sulla società in cui viviamo che considera essere androcentrica, cioè basata su un'educazione culturale che ancora separa i due sessi come fossero due razze. L'educazione, la cultura, la democrazia e la religione sono le sole a dover essere condivise poiché garantiscono una convivenza pacifica. Tutte le storie di femminicidi difatti, nascono dalla volontà di possesso, perciò è necessario creare una nuova coscienza basata sul rispetto altrui e sulla demolizione di quest'idea di possesso che è talmente scorretta da poterla paragonare al concetto di schiavitù.
Il libro ''La bambina e il sognatore'' narra di un uomo solitario e al contempo maestro di scuola e padre di una figlia che ha perso per una grave malattia. Un uomo che ha forte desiderio di esercitare la paternità. Molti sono gli uomini caratterizzati da tale desiderio che spesso, però, è soppresso da una madre la quale non permette di far fare il genitore al padre. Soprattutto in questo contesto storico, con le separazioni e divorzi, molti padri si trovano impossibilitati di poter esercitare questo diritto in quanto le attuali leggi tendono a privilegiare la madre come figura avente diritto sui figli.
È stata infine affrontata la tematica della scomparsa dei bambini, un fenomeno devastante e in continua crescita negli ultimi anni.
Un libro, quello di Dacia Maraini, appassionante per la vastità di tematiche trattate e ricco di mille notevoli sfaccettature dal momento che ha permesso al pubblico andriese di partecipare ad un altissimo momento culturale .
La presidente dell' associazione Francesca Magliano ha rivolto numerose ed interessanti domande alla scrittrice, mentre la moderatrice del dibattito è stata Daniela Contis.
Diverse sono state le attualissime tematiche affrontate durante questo salotto letterario. Dacia è una donna forte che porta dietro di sé un trascorso molto toccante, a partire dai due anni in cui è stata prigioniera in un campo di concentramento in Giappone. A riguardo ha accennato al tema della reclusione, a lei particolarmente caro, la quale conduce all' invisibilità, fenomeno che ha sviluppato in lei l'interesse di dar voce a situazioni quali quelle dei manicomi o delle carceri.
E' stato inoltre toccato il tema della violenza sulle donne e, in merito a ciò, la scrittrice ha espresso la sua particolare opinione sulla società in cui viviamo che considera essere androcentrica, cioè basata su un'educazione culturale che ancora separa i due sessi come fossero due razze. L'educazione, la cultura, la democrazia e la religione sono le sole a dover essere condivise poiché garantiscono una convivenza pacifica. Tutte le storie di femminicidi difatti, nascono dalla volontà di possesso, perciò è necessario creare una nuova coscienza basata sul rispetto altrui e sulla demolizione di quest'idea di possesso che è talmente scorretta da poterla paragonare al concetto di schiavitù.
Il libro ''La bambina e il sognatore'' narra di un uomo solitario e al contempo maestro di scuola e padre di una figlia che ha perso per una grave malattia. Un uomo che ha forte desiderio di esercitare la paternità. Molti sono gli uomini caratterizzati da tale desiderio che spesso, però, è soppresso da una madre la quale non permette di far fare il genitore al padre. Soprattutto in questo contesto storico, con le separazioni e divorzi, molti padri si trovano impossibilitati di poter esercitare questo diritto in quanto le attuali leggi tendono a privilegiare la madre come figura avente diritto sui figli.
È stata infine affrontata la tematica della scomparsa dei bambini, un fenomeno devastante e in continua crescita negli ultimi anni.
Un libro, quello di Dacia Maraini, appassionante per la vastità di tematiche trattate e ricco di mille notevoli sfaccettature dal momento che ha permesso al pubblico andriese di partecipare ad un altissimo momento culturale .