Lavori fermi al Nuzzi: 1014 giorni di ritardo e 6 mesi di silenzio; gli studenti manifestano per le strade di Andria

A nulla è valsa la sollecitazione della Direttrice Generale dell'Usr . Gli studenti: “Senza soldi o senza dignità? Vogliamo le aule”

lunedì 11 giugno 2018 10.38
A cura di Sara Suriano
1014 giorni di ritardo nella consegna delle otto aule nuove e 6 mesi di silenzio da parte della Provincia. È per questo che gli studenti del liceo scientifico "R. Nuzzi" di Andria stamane sono scesi in piazza a manifestare al grido di "Senza soldi o senza dignità? Vogliamo le aule".

«Dopo sei mesi dalla precedente manifestazione, svoltasi a dicembre 2017, non ci sono ancora giunte risposte dalla Provincia ed è questo il motivo per cui oggi siamo qui a manifestare –afferma il rappresentante d'istituto, Pietro Zingaro-. Nonostante i fondi necessari siano stati stanziati, i lavori di ampliamento sono interrotti a causa dell'inefficienza dell'ente provinciale, costringendoci a non poter fruire delle otto aule già realizzate».

Infatti, a causa della rotazione instaurata per il numero insufficiente di spazi, otto classi alla settimana sono rimaste a casa in questo anno scolastico appena trascorso, con la conseguente perdita di preziose ore di formazione che variano dalle 37 alle 42 ore al mese, ovvero più di una settimana di lezione su 30 giorni.

Lo scopo della manifestazione è quello di sollecitare le autorità competenti a portare a termine i lavori di ampliamento dell' istituto e di allacciamento della rete elettrica e del gas e dunque sollevare la comunità scolastica dall'attuale incertezza organizzativo-didattica derivante dall'impossibilità di conoscere il numero di aule nelle quali si potrà svolgere l'attività didattica 2018/2019.

A nulla sono valse le sollecitazioni della Direttrice Generale dell'Usr, dottoressa Cammalleri, che lo scorso 22 marzo aveva inoltrato una richiesta di una conferenza di servizi (prot. 0009025) all'ente provinciale.

«Siamo qui a manifestare perché siamo arrabbiati – prosegue Pietro -. In questi sei mesi di silenzio siamo stati del tutto ignorati e, così facendo, stanno togliendo dignità alla scuola».

La manifestazione studentesca è partita da largo Appiani (difronte l'istituto "C. Troya") per proseguire in via Tintoretto, corso Cavour, v.le Roma, p.zza Trieste e Trento, via XX Settembre, via porta castello e giungere in p.zza Vittorio Emanuele II.
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