Euronics, Liso: «La proprietà non deve strumentalizzare il job-act»

L'esponente di Cambiamenti chiede all'ente comunale di esprimersi

lunedì 26 gennaio 2015 09.00
«Si è aperto nel peggiore dei modi il nuovo anno per i dipendenti della Media Puglia Due srl, gruppo Siem», scrive Vincenzo Liso candidato dell'associazione Cambiamenti alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato Sindaco della Città di Andria: «Attraverso una lettera recapitata loro due giorni fa la direzione generale ha avviato le procedure di licenziamento collettivo provocando enormi disagi occupazionali. Già da un anno gli stessi dipendenti avevano accettato dei contratti di solidarietà, riducendosi ore di lavoro e stipendi, al fine del mantenimento dell'occupazione».

Nei motivi di licenziamento vi è naturalmente la crisi ma, lo stesso Liso, tende a stigmatizzare alcune dichiarazioni della proprietà apparse sugli organi di stampa poco tempo addietro: «I motivi del licenziamento collettivo annunciati dall'amministratore del gruppo Siem fondano le loro radici nella "crisi" - ha detto Liso - che sta colpendo in particolar modo i centri commerciali, causata anzitutto dai costi di attività molto alti. Stando a delle dichiarazioni lasciate dallo stesso, tuttavia, l'azienda ha deciso di investire in strutture fuori dai centri commerciali, poco pedonabili,sfruttando gli incentivi messi a disposizione dal "job-act". Cosi facendo si corre il rischio di strumentalizzare un piano lavoro che si presenta come un efficiente mezzo per costruire nuovi impieghi senza distruggerne altri. La chiusura del punto vendita Euronics rappresenta per la città di Andria l'ennesima sconfitta economica e l'ennesima fuga di grandi aziende dal nostro territorio».

Poi la richiesta di intervento anche da parte dell'amministrazione comunale: «Di fronte a ciò, tuttavia, - conclude Liso - l'amministrazione andriese non si è ancora espressa, o ancor meglio appare totalmente disinteressata al problema. La disperazione e lo sconforto negli occhi dei dipendenti rappresenta per noi tutti un vicolo cieco da cui bisogna assolutamente uscire per riprendere in mano il nostro futuro. E' necessaria una visione d'insieme che consenta di definire delle strategie che, coinvolgendo tutti gli operatori e che creando con loro dei tavoli di lavoro ,possa invertire questo processo».