#LaScuolaNonSiFerma: da Ponte San Nicolò un esempio di buona pratica

Il Ministero dell'Istruzione annovera questo esempio di valore e coraggio, che vede in prima fila il dirigente scolastico Paolo Farina

lunedì 30 marzo 2020 20.26
In tempi di coronavirus, la regione Veneto ha un nuovo esempio di buona pratica. Dopo Vo' Euganeo, la regione che con la Lombardia e l'Emilia Romagna sta vivendo pesantemente questa tragedia mondiale, ecco la bella lettera che il Dirigente scolastico professore Paolo Farina ha rivolto ai docenti e studenti dell'Istituto Istituto Comprensivo Ponte San Nicolò, a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova. Un esempio di buona pratica, annoverata nel sito del Ministero dell'Istruzione, motivo di incoraggiamento e ulteriore stimolo a lottare, per riuscire a superare questo drammatico momento.

"Cari docenti, viviamo tempi estremamente difficili, ma mi consola constatare che, in questi frangenti, state dimostrando fino in fondo tutto il vostro valore", si legge in una lettera indirizzata dal Dirigente scolastico, Paolo Farina, ai docenti dell'Istituto Comprensivo Ponte San Nicolò, a Ponte San Nicolò, in provincia di Padova. Il dirigente scolastico ha voluto rivolgersi alla comunità scolastica prima con una lettera agli studenti, poi con una indirizzata ai docenti che in questo momento stanno attivando percorsi di didattica a distanza. "In più – racconta – abbiamo acquistato con i fondi della scuola pc da dare a chi ne è sprovvisto momentaneamente". "Sono certo che questo tempo ci segnerà in bene – prosegue il Dirigente scolastico Paolo Farina nella sua lettera ai docenti –. Il prezzo che stiamo pagando è davvero molto alto. Il guadagno che ne otterremo sarà una scuola migliore. Migliore non solo perché avremo conosciuto strumenti nuovi. Migliore non solo perché avremo imparato a modulare in modo più efficiente i tempi e le risorse. Migliore perché, ora che le aule sono vuote e i banchi tristemente deserti, abbiamo l'opportunità di considerare quanto la scuola ci manchi, quanto siano meravigliosi i nostri alunni, quanto sia straordinaria la nostra professione: e quanto tutto questo renda unica e irripetibile la nostra esistenza. Vi auguro, dunque, buon lavoro. So che ora è più duro che mai, perché solo i superficiali possono pensare che la scuola sia chiusa per davvero, ma so anche che non deluderete i vostri alunni ed è soprattutto per questo che, di tutto cuore, torno a ripetervi: grazie, grazie, grazie".