Laboratorio urbano: in arrivo circa 9 milioni di euro ad Andria
Tempi strettissimi per la partecipazione. Giovanna Bruno: "Ce la faremo"
venerdì 19 gennaio 2024
11.23
Primo appuntamento del "laboratorio urbano", ieri pomeriggio (18 gennaio) ad Andria nell'ex Mattatoio di via Canosa, per parlare del finanziamento PON Metro e dare avvio alla progettazione condivisa.
Ad illustrare l'iter di partecipazione l'Angenzia Nazionale per la Coesione. Favorevole la nutrita partecipazione. Presenti diversi enti pubblici e privati, tra cui l'università, il teatro Pubblico Pugliese, la Regione, le scuole, le parrocchie, le associazioni, enti del terzo settore e le fondazioni, che hanno iniziato iniziare a raccogliere idee e suggerimenti.
I tempi per la partecipazione sono stretti, ma resta fiduciosa la Sindaca di Andria, Giovanna Bruno "Ce la faremo. Sceglieremo insieme, in maniera il più possibile plurale, come finalizzare questi circa 9 milioni di euro, per offrire ancora più servizi e opportunità alla Comunità" e spiega "Laboratorio urbano è una forma di cittadianza attiva, all'ordine del giorno c'era il volersi misurare insieme sulla misura di finanziamento PON METRO che porta ad Andria circa 9 milioni di euro, per lavorare su progetti di inclusione socio lavorativa, per una larga parte di questo finanziamento, e per un altra parte per individuare degli spazio degli immobili o delle porzioni di città da riqualificare che devono però essere funzionali a questo progetto di inclusione socio lavorativa".
Un modo, dunque, di mettere insieme idee e suggerimenti e raccogliere quelli che sono i bisogni della città, per poi essere incanalati in un progetto che dovrà concretizzarsi con l'ammissione al finazimento stesso.
"Un esercizio che probabilmente qualcuno deve imparare a fare con la presenza, sopratutto qualche rappresentante istituzionale che ogni tanto parla in maniera scomposta di condivisione, senza però poi mai dare dimostrazione di saperla vivere ed attuare" evidenzia Giovanna Bruno e conclude "Questi esercizi di cittadinanza attiva servono anche a questo e a capire che poi dopo si sono messe insieme le idee bisogna scegliere, perchè amministrare significa scegliere. E le scelte normalmente, almeno per questa ammninistrazione, devono contemperare il più possibile il senso della pluralità, della coralità, della maggioranza. Probabilmente non faremo sempre delle scelte accettate da tutti, all'unisono ma ci sforziamo di fare in modo che siano le scelte che rappresentanto maggiormente un intera comunità"
Ad illustrare l'iter di partecipazione l'Angenzia Nazionale per la Coesione. Favorevole la nutrita partecipazione. Presenti diversi enti pubblici e privati, tra cui l'università, il teatro Pubblico Pugliese, la Regione, le scuole, le parrocchie, le associazioni, enti del terzo settore e le fondazioni, che hanno iniziato iniziare a raccogliere idee e suggerimenti.
I tempi per la partecipazione sono stretti, ma resta fiduciosa la Sindaca di Andria, Giovanna Bruno "Ce la faremo. Sceglieremo insieme, in maniera il più possibile plurale, come finalizzare questi circa 9 milioni di euro, per offrire ancora più servizi e opportunità alla Comunità" e spiega "Laboratorio urbano è una forma di cittadianza attiva, all'ordine del giorno c'era il volersi misurare insieme sulla misura di finanziamento PON METRO che porta ad Andria circa 9 milioni di euro, per lavorare su progetti di inclusione socio lavorativa, per una larga parte di questo finanziamento, e per un altra parte per individuare degli spazio degli immobili o delle porzioni di città da riqualificare che devono però essere funzionali a questo progetto di inclusione socio lavorativa".
Un modo, dunque, di mettere insieme idee e suggerimenti e raccogliere quelli che sono i bisogni della città, per poi essere incanalati in un progetto che dovrà concretizzarsi con l'ammissione al finazimento stesso.
"Un esercizio che probabilmente qualcuno deve imparare a fare con la presenza, sopratutto qualche rappresentante istituzionale che ogni tanto parla in maniera scomposta di condivisione, senza però poi mai dare dimostrazione di saperla vivere ed attuare" evidenzia Giovanna Bruno e conclude "Questi esercizi di cittadinanza attiva servono anche a questo e a capire che poi dopo si sono messe insieme le idee bisogna scegliere, perchè amministrare significa scegliere. E le scelte normalmente, almeno per questa ammninistrazione, devono contemperare il più possibile il senso della pluralità, della coralità, della maggioranza. Probabilmente non faremo sempre delle scelte accettate da tutti, all'unisono ma ci sforziamo di fare in modo che siano le scelte che rappresentanto maggiormente un intera comunità"