La verità di Forza Italia e Andria Nuova sulla situazione politica cittadina
Questa mattina conferenza stampa presso l'associazione "Urban Center"
martedì 23 aprile 2019
13.57
Trascorsi momenti di serenità con le festività pasquali, si torna a guardare in faccia la dura realtà e ad affrontare il dramma politico che ha colpito la città di Andria nei giorni scorsi. Questa mattina ne hanno parlato i vertici di Forza Italia e Andria Nuova nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso l'Associazione "Urban Center" in via Torino n.12/a: un appuntamento per esporre a stampa e cittadini le vicende che hanno condotto la comunità andriese a fare i conti con una infuocata situazione politica, determinatasi dopo la non approvazione del Bilancio in Consiglio Comunale.
«In questi anni abbiamo sofferto in silenzio, - ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Nino Marmo - osservando con attenzione tutti i movimenti di Giorgino. Emblematico, per esempio, ciò che accadde lo scorso anno quando mi fu chiesto di occuparmi delle questioni amministrative per un certo periodo data la temporanea assenza del Sindaco. Con l'amministrazione ci occupammo in primis della situazione finanziaria, che versava in gravi condizioni: addirittura mancavano i soldi per pagare i dipendenti comunali, così l'unica possibilità che si prospettava era il Piano di riequilibrio finanziario. Ma secondo Giorgino era tutto sotto controllo, e arrivo persino ad affermare che non avrebbe mai accettato il Piano di riequilibrio pluriennale nemmeno con la pistola alla tempia. Noi non abbiamo mai puntato pistole contro qualcuno, ma abbiamo agito con determinazione in base a quanto affermato dalla legge.
La tecnica spesso utilizzata da Giorgino in questi anni - prosegue il capogruppo di Forza Italia - è dirottare l'attenzione su un altro tema, completamente diverso da quello di cui si sta parlando. Questa incompetenza e faciloneria con cui l'ex Sindaco ha gestito l'amministrazione comunale ci ha convinto ad andare via: abbiamo fatto la scelta giusta perchè siamo leali nei confronti dei cittadini che vivono una situazione per nulla florida e in una città poco curata. Noi non abbiamo tradito nessuno, non abbiamo consegnato nulla al nemico: lui ci ha definito "traditori", ci può chiamare come vuole ma daremo le risposte giuste alla città; ci occuperemo del futuro di Andria con tanti giovani che sappiano andare oltre questa vecchia politica, e sono convinto che la città si rimetterà presto in moto perchè le risorse che abbiamo sono numerose.
Giorgino ha fallito sia dal punto di vista amministrativo che finanziario: l'arroganza di questo piccolo borghese - conclude Nino Marmo - ci ha procurato un ulteriore elemento di vergogna quando su Andria è partita un'inchiesta da parte della Procura della Corte dei Conti. E che dire della drammatica situazione organizzativa del Comune di Andria? In questi anni Giorgino si è reso protagonista di continui cambi di dirigenti, e il prossimo anno rischiamo di rimanerne senza. Inoltre, quando la situazione finanziaria era esplosiva e le lettere dei dirigenti lo mettevano in guardia, lui si divertiva invece a fare e disfare giunte a proprio piacimento. Questo ragazzaccio, con tutti questi comportamenti, pretendeva che altri obbedissero al suo volere: perciò era necessario che si riposasse e tornasse al calore familiare per meditare sui propri errori».
«In questi anni abbiamo sofferto in silenzio, - ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia, Nino Marmo - osservando con attenzione tutti i movimenti di Giorgino. Emblematico, per esempio, ciò che accadde lo scorso anno quando mi fu chiesto di occuparmi delle questioni amministrative per un certo periodo data la temporanea assenza del Sindaco. Con l'amministrazione ci occupammo in primis della situazione finanziaria, che versava in gravi condizioni: addirittura mancavano i soldi per pagare i dipendenti comunali, così l'unica possibilità che si prospettava era il Piano di riequilibrio finanziario. Ma secondo Giorgino era tutto sotto controllo, e arrivo persino ad affermare che non avrebbe mai accettato il Piano di riequilibrio pluriennale nemmeno con la pistola alla tempia. Noi non abbiamo mai puntato pistole contro qualcuno, ma abbiamo agito con determinazione in base a quanto affermato dalla legge.
La tecnica spesso utilizzata da Giorgino in questi anni - prosegue il capogruppo di Forza Italia - è dirottare l'attenzione su un altro tema, completamente diverso da quello di cui si sta parlando. Questa incompetenza e faciloneria con cui l'ex Sindaco ha gestito l'amministrazione comunale ci ha convinto ad andare via: abbiamo fatto la scelta giusta perchè siamo leali nei confronti dei cittadini che vivono una situazione per nulla florida e in una città poco curata. Noi non abbiamo tradito nessuno, non abbiamo consegnato nulla al nemico: lui ci ha definito "traditori", ci può chiamare come vuole ma daremo le risposte giuste alla città; ci occuperemo del futuro di Andria con tanti giovani che sappiano andare oltre questa vecchia politica, e sono convinto che la città si rimetterà presto in moto perchè le risorse che abbiamo sono numerose.
Giorgino ha fallito sia dal punto di vista amministrativo che finanziario: l'arroganza di questo piccolo borghese - conclude Nino Marmo - ci ha procurato un ulteriore elemento di vergogna quando su Andria è partita un'inchiesta da parte della Procura della Corte dei Conti. E che dire della drammatica situazione organizzativa del Comune di Andria? In questi anni Giorgino si è reso protagonista di continui cambi di dirigenti, e il prossimo anno rischiamo di rimanerne senza. Inoltre, quando la situazione finanziaria era esplosiva e le lettere dei dirigenti lo mettevano in guardia, lui si divertiva invece a fare e disfare giunte a proprio piacimento. Questo ragazzaccio, con tutti questi comportamenti, pretendeva che altri obbedissero al suo volere: perciò era necessario che si riposasse e tornasse al calore familiare per meditare sui propri errori».