La scuola secondaria "Salvemini" celebra la Giornata della Memoria

Un importante contributo alla riflessione è stato offerto dalla compagnia teatrale "Il teatro del viaggio" con lo spettacolo "Il piccolo dittatore"

lunedì 11 febbraio 2019 12.16
Sulle note di "Auschwitz" di Guccini, "La canzone dei bambini nel vento", si è aperta una significativa giornata didattica nell'auditorium della scuola secondaria "Salvemini", all'insegna di intense emozioni. Gli alunni delle classi prime, sotto la magistrale guida del prof. Domenico Arcieri, si sono esibiti nell'esecuzione del brano rievocando, tra realtà e fantasia, una sofferenza vissuta che ha indelebilmente segnato la storia dell'umanità. A seguire il tema del celebre film di Benigni per sottolineare che "La vita è bella" sempre e comunque, così come le maestre di quel famoso "campo" vollero insegnare alle piccole e innocenti vittime della persecuzione attraverso il canto ebraico "Gam Gam", aprendo loro il cuore alla speranza di una vita migliore.

L'apice della riflessione si è raggiunto grazie al pregevole contributo della compagnia teatrale "Il teatro del viaggio" che ha messo in scena "Il piccolo dittatore", scritto e diretto dal biscegliese Gianluigi Belsito, un omaggio al Grande Dittatore di Charlie Chaplin. Una festa in maschera, una botta in testa e il Signor Adolfo finisce col credere di essere Hitler veramente… E' così che si è aperto lo spettacolo teatrale snodando il racconto di uno dei periodi più drammatici della storia dell'Umanità in una coinvolgente performance che, rompendo la quarta parete tra gli attori e il giovane pubblico, ha visto alcuni alunni della scuola secondaria entrare a far parte della scena in veste di piccoli attori accanto al folle Fϋhrer e alla sua paziente e fedele cameriera.

"Pre-giudizio" e diversità sono i temi che hanno dominato lo spettacolo, sapientemente e semplicemente spiegati dalla saggia cameriera ebrea Rebecca che ha concluso con un messaggio profondamente educativo: non è con la violenza che si risolvono i problemi! Puntando sull'assurdità di quanto accaduto, tra grottesco e paradosso i giovani studenti, rapiti dalla scena, hanno potuto riflettere sulla follia di un uomo che ha messo in moto una potente macchina mortale e sul valore della cultura, ingrediente di base di una società sana, capace di distinguere criticamente il bene dal male.

La mattinata si è conclusa con un breve ma intenso dibattito in cui gli attori Gianluigi Belsito e Maria Lanciano hanno risposto alle curiosità dei ragazzi favorendo la riflessione sui grandi temi inerenti alla Shoah.
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