La scuola primaria "Verdi" e il Liceo Scientifico "Nuzzi" riflettono insieme sulla Giornata della Memoria
Un interessante confronto tra ragazzi di età diverse, tra passato e presente
sabato 1 febbraio 2020
Il 30 gennaio 2020 sarà una data che segnerà i cammini individuali e comunitari di due realtà scolastiche: scuola primaria "G. Verdi" e il "Liceo Scientifico "R. Nuzzi". Un confronto appassionato ed emozionante tra ragazzi di età diverse, docenti di ordini scolastici diversi, tra passato e presente; con l'aiuto di una lettura illuminante del "(NON) Sensi" del prof. Michele Palumbo.
Le docenti dell'interclasse quarta erano consapevoli che fosse difficile parlare a dei bambini della Shoah ed aiutarli a fare memoria di un evento storico così "assurdo". Sì, assurdo poiché una deliberata e pianificata idea di distruzione di un popolo può essere definita solo come assurdità.
La Memoria non si insegna ma conviene partire dagli eventi della storia e lasciare spazio alle parole degli ultimi testimoni sopravvissuti. Per questo gli alunni sono stati impegnati nella lettura di un romanzo scritto dalla giornalista Daniela Palumbo "Fino a quando la mia stella brillerà". La scrittrice ha raccolto la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre trasformandola in un romanzo storico che gli alunni hanno avidamente ascoltato attraverso la lettura delle insegnanti.
Un'occasione per scoprire quali possano essere state le stelle che hanno illuminato il percorso di vita della senatrice da una realtà felice nella sua Milano all'espulsione da scuola, al tentativo di fuga in Svizzera, alla prigionia nel campo di Auschwitz, alla liberazione il 1° maggio 1945. Le docenti hanno così aiutato gli alunni ad individuare, in tutto quell'orrore, parole con le quali costruire una civiltà migliore: vita, libertà, coraggio, rispetto, tolleranza, empatia, speranza, pietà.
C'è un luogo nel quale sperimentare questi valori: la scuola. Così gli alunni di una classe 5^ del liceo scientifico "Nuzzi" hanno incontrato i piccoli alunni dell'interclasse quarta della scuola primaria "Verdi" vivendo un momento di confronto e offrendo agli adulti la possibilità di apprezzare la profondità dei loro pensieri e capacità di riconoscere che la diversità è fonte inesauribile di ricchezza.
Le docenti dell'interclasse quarta erano consapevoli che fosse difficile parlare a dei bambini della Shoah ed aiutarli a fare memoria di un evento storico così "assurdo". Sì, assurdo poiché una deliberata e pianificata idea di distruzione di un popolo può essere definita solo come assurdità.
La Memoria non si insegna ma conviene partire dagli eventi della storia e lasciare spazio alle parole degli ultimi testimoni sopravvissuti. Per questo gli alunni sono stati impegnati nella lettura di un romanzo scritto dalla giornalista Daniela Palumbo "Fino a quando la mia stella brillerà". La scrittrice ha raccolto la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre trasformandola in un romanzo storico che gli alunni hanno avidamente ascoltato attraverso la lettura delle insegnanti.
Un'occasione per scoprire quali possano essere state le stelle che hanno illuminato il percorso di vita della senatrice da una realtà felice nella sua Milano all'espulsione da scuola, al tentativo di fuga in Svizzera, alla prigionia nel campo di Auschwitz, alla liberazione il 1° maggio 1945. Le docenti hanno così aiutato gli alunni ad individuare, in tutto quell'orrore, parole con le quali costruire una civiltà migliore: vita, libertà, coraggio, rispetto, tolleranza, empatia, speranza, pietà.
C'è un luogo nel quale sperimentare questi valori: la scuola. Così gli alunni di una classe 5^ del liceo scientifico "Nuzzi" hanno incontrato i piccoli alunni dell'interclasse quarta della scuola primaria "Verdi" vivendo un momento di confronto e offrendo agli adulti la possibilità di apprezzare la profondità dei loro pensieri e capacità di riconoscere che la diversità è fonte inesauribile di ricchezza.