La scuola “Cotugno” ospite alla cerimonia di inaugurazione dell’a.s. 2017/18
A Taranto con il Capo dello Stato Sergio Mattarella
martedì 19 settembre 2017
21.49
Il 3° circolo "Riccardo Cotugno" di Andria ha avuto l'onore di partecipare alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico 2017/2018 che si è svolta a Taranto nel plesso "Falcone" dell'Istituto Comprensivo "Pirandello", alla presenza del Presidente della Repubblica, della Ministra dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, delle massime Autorità dello Stato e con la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, dello sport, dello spettacolo.
La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1 con il programma "Tutti a scuola", è stata la festa della scuola italiana e della cultura. Un tripudio di bandiere tricolori, sventolate dagli studenti che costituivano le delegazioni provenienti da tutto il territorio nazionale, ha accolto l'arrivo del Presidente della Repubblica.
Particolarmente emozionante è stato il momento dell'intonazione dell'inno nazionale, magistralmente suonato dall'orchestra dei conservatori di Puglia, diretta dal M° De Amicis.
Il 3° circolo "Riccardo Cotugno" è stato selezionato dall'Ufficio Scolastico Regionale quale scuola rappresentativa della regione Puglia, grazie al progetto musicale"Crescendo in coro" ed è stato invitato ad assistere dal vivo alla Cerimonia con una delegazione di tre componenti.
Interessanti sono state le performance dei ragazzi e bambini di varie parti d'Italia.Grande entusiasmo hanno suscitato i cantanti Michele Bravi ed Ermal Meta. Ermal, dopo aver confessato di essere stato un "secchione", ha invitato tutti gli studenti ad ampliare il proprio bagaglio culturale, perché solo la cultura rende critici e dunque liberi, anche di fare "disobbedienza".
Tutti, però, attendevano il discorso del Presidente della Repubblica che, in chiusura della cerimonia, ha spiegato la motivazione della scelta della sede ospitante. Egli ha voluto testimoniare vicinanza delle istituzioni ad una scuola simbolo di resistenza all'illegalità ed espressione di un territorio ferito nella sua integrità e bellezza. Ha espresso grande fiducia e gratitudine in tutte le figure che compongono il mondo della scuola ed ha invitato a rinsaldare l'alleanza educativa tra famiglia e scuola. Ha condannato ogni atto distruttivo e vandalico in quanto la scuola è patrimonio di tutti.
Ha sottolineato che bisogna porre la massima attenzione a tutti quei territori e contesti in cui le istituzioni scolastiche rappresentano un forte presidio di legalità, in cui la scuola è centrale per la formazione di ciascun cittadino. Ha rilanciato l'immagine di una Scuola aperta all'innovazione e al confronto, e di una comunità educante impegnata nella crescita culturale e sociale dell'intero Paese.Rivolgendosi poi ai ragazzi ha concluso: "A scuola si disegna il futuro che vi appartiene e questo comincia in ogni momento. Costruiamolo".
La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1 con il programma "Tutti a scuola", è stata la festa della scuola italiana e della cultura. Un tripudio di bandiere tricolori, sventolate dagli studenti che costituivano le delegazioni provenienti da tutto il territorio nazionale, ha accolto l'arrivo del Presidente della Repubblica.
Particolarmente emozionante è stato il momento dell'intonazione dell'inno nazionale, magistralmente suonato dall'orchestra dei conservatori di Puglia, diretta dal M° De Amicis.
Il 3° circolo "Riccardo Cotugno" è stato selezionato dall'Ufficio Scolastico Regionale quale scuola rappresentativa della regione Puglia, grazie al progetto musicale"Crescendo in coro" ed è stato invitato ad assistere dal vivo alla Cerimonia con una delegazione di tre componenti.
Interessanti sono state le performance dei ragazzi e bambini di varie parti d'Italia.Grande entusiasmo hanno suscitato i cantanti Michele Bravi ed Ermal Meta. Ermal, dopo aver confessato di essere stato un "secchione", ha invitato tutti gli studenti ad ampliare il proprio bagaglio culturale, perché solo la cultura rende critici e dunque liberi, anche di fare "disobbedienza".
Tutti, però, attendevano il discorso del Presidente della Repubblica che, in chiusura della cerimonia, ha spiegato la motivazione della scelta della sede ospitante. Egli ha voluto testimoniare vicinanza delle istituzioni ad una scuola simbolo di resistenza all'illegalità ed espressione di un territorio ferito nella sua integrità e bellezza. Ha espresso grande fiducia e gratitudine in tutte le figure che compongono il mondo della scuola ed ha invitato a rinsaldare l'alleanza educativa tra famiglia e scuola. Ha condannato ogni atto distruttivo e vandalico in quanto la scuola è patrimonio di tutti.
Ha sottolineato che bisogna porre la massima attenzione a tutti quei territori e contesti in cui le istituzioni scolastiche rappresentano un forte presidio di legalità, in cui la scuola è centrale per la formazione di ciascun cittadino. Ha rilanciato l'immagine di una Scuola aperta all'innovazione e al confronto, e di una comunità educante impegnata nella crescita culturale e sociale dell'intero Paese.Rivolgendosi poi ai ragazzi ha concluso: "A scuola si disegna il futuro che vi appartiene e questo comincia in ogni momento. Costruiamolo".