La Regione riapre i termini per i libri scolastici gratuiti: l'obiettivo coprire il 90 per cento della spesa
Le risorse assegnate, con il primo bando ammontano ad € 1.100.000 per la Bat
martedì 17 settembre 2019
Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande rivolte alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo, per l'anno scolastico 2019/2020. Il beneficio consiste nel comodato d'uso dei testi e in alternativa, in buoni libro o nel rimborso totale o parziale della spesa sostenuta. Le famiglie con figli frequentanti le scuole secondarie 1° grado e di 2° grado, statali e paritarie, residenti in Puglia e con un ISEE inferiore o pari a 10.632,94 euro, che non abbiano presentato domanda nei termini previsti dal primo bando, potranno farlo dalle 10 del 20 settembre prossimo e sino alle 14 del 23 ottobre sul portale www.studioinpuglia.regione.puglia.it, alla sezione Avviso Integrativo e straordinario Libri di testo anno scolastico 2019/2020.
«Abbiamo riaperto i termini per la richiesta dei libri di testo gratuiti o semigratuiti – precisa l'assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro, Sebastiano Leo – per andare incontro a quei nuclei familiare che per ragioni varie non hanno presentato domanda con il primo avviso. Quest'anno abbiamo anticipato la procedura perché è importante che i nostri studenti e studentesse siano in possesso dei libri scolastici sin dal primo giorno di scuola, ma non vogliamo lasciare indietro nessuno e per questo riapriamo i termini. Il nostro obiettivo è di rendere sempre più efficiente il sistema d'istruzione e formazione pugliese e, quindi, anche di allineare le procedure con le esigenze degli studenti che devono poter frequentare la scuola avendo tutti gli strumenti necessari. Il diritto allo studio, passa anche dalla fornitura dei libri di testo ai giovani provenienti da famiglie bisognose che, tanto più se capaci e meritevoli, devono essere sostenuti per realizzare i loro talenti».
Con la legge regionale numero 31 del 4 dicembre 2009 su "Norme regionali per l'esercizio del diritto all'istruzione e alla formazione", la Regione Puglia riconosce che il sistema scolastico e formativo è strumento fondamentale per lo sviluppo complessivo dell'intero territorio e che si rendono necessari interventi per incentivarne e migliorarne l'organizzazione e l'efficienza, per ottimizzare l'utilizzazione delle risorse e per renderne più agevole l'accesso a coloro che ne sono impediti da ostacoli di ordine economico, sociale e culturale. La stessa legge specifica che per la realizzazione di tali obiettivi è necessario promuovere azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio e all'apprendimento, nel rispetto dei livelli essenziali definiti dallo Stato, delle competenze degli enti locali e del principio di sussidiarietà.
Le risorse impegnate con il primo bando, su fondi Miur, sono complessivamente pari a 9.740.000 euro di cui circa 3.000.000 alla provincia di Bari, 1.900.000 a Foggia, 1.710.000 a Lecce, 1.300.000 a Taranto, 1.100.000 alla Bat, 730.000 a Brindisi. Le domande pervenute dopo il primo avviso sono state 47.913 così ripartite: 14.961 dalla provincia di Bari, 9.180 da Foggia, 8.445 da Lecce, 6.370 da Taranto, 5.597 dalla Bat, 3.630 da Brindisi. Per l'anno scolastico 2019/2020 la spesa pro-capite è coperta sino al 90 per cento del tetto ministeriale.
Il sistema informatico di presentazione delle istanze acquisirà i dati sull'ISEE direttamente dalla Banca dati dell'INPS, pertanto al momento della presentazione dell'istanza è necessario che per il nucleo familiare sia già disponibile, nel sistema INPS, una attestazione ISEE valida. Il riconoscimento del beneficio è preceduto dalla verifica della residenza dello studente o della studentessa, della frequenza scolastica, dell'effettiva spesa sostenuta nel caso di erogazione di rimborso delle spese.
«Abbiamo riaperto i termini per la richiesta dei libri di testo gratuiti o semigratuiti – precisa l'assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro, Sebastiano Leo – per andare incontro a quei nuclei familiare che per ragioni varie non hanno presentato domanda con il primo avviso. Quest'anno abbiamo anticipato la procedura perché è importante che i nostri studenti e studentesse siano in possesso dei libri scolastici sin dal primo giorno di scuola, ma non vogliamo lasciare indietro nessuno e per questo riapriamo i termini. Il nostro obiettivo è di rendere sempre più efficiente il sistema d'istruzione e formazione pugliese e, quindi, anche di allineare le procedure con le esigenze degli studenti che devono poter frequentare la scuola avendo tutti gli strumenti necessari. Il diritto allo studio, passa anche dalla fornitura dei libri di testo ai giovani provenienti da famiglie bisognose che, tanto più se capaci e meritevoli, devono essere sostenuti per realizzare i loro talenti».
Con la legge regionale numero 31 del 4 dicembre 2009 su "Norme regionali per l'esercizio del diritto all'istruzione e alla formazione", la Regione Puglia riconosce che il sistema scolastico e formativo è strumento fondamentale per lo sviluppo complessivo dell'intero territorio e che si rendono necessari interventi per incentivarne e migliorarne l'organizzazione e l'efficienza, per ottimizzare l'utilizzazione delle risorse e per renderne più agevole l'accesso a coloro che ne sono impediti da ostacoli di ordine economico, sociale e culturale. La stessa legge specifica che per la realizzazione di tali obiettivi è necessario promuovere azioni volte a rendere effettivo il diritto allo studio e all'apprendimento, nel rispetto dei livelli essenziali definiti dallo Stato, delle competenze degli enti locali e del principio di sussidiarietà.
Le risorse impegnate con il primo bando, su fondi Miur, sono complessivamente pari a 9.740.000 euro di cui circa 3.000.000 alla provincia di Bari, 1.900.000 a Foggia, 1.710.000 a Lecce, 1.300.000 a Taranto, 1.100.000 alla Bat, 730.000 a Brindisi. Le domande pervenute dopo il primo avviso sono state 47.913 così ripartite: 14.961 dalla provincia di Bari, 9.180 da Foggia, 8.445 da Lecce, 6.370 da Taranto, 5.597 dalla Bat, 3.630 da Brindisi. Per l'anno scolastico 2019/2020 la spesa pro-capite è coperta sino al 90 per cento del tetto ministeriale.
Il sistema informatico di presentazione delle istanze acquisirà i dati sull'ISEE direttamente dalla Banca dati dell'INPS, pertanto al momento della presentazione dell'istanza è necessario che per il nucleo familiare sia già disponibile, nel sistema INPS, una attestazione ISEE valida. Il riconoscimento del beneficio è preceduto dalla verifica della residenza dello studente o della studentessa, della frequenza scolastica, dell'effettiva spesa sostenuta nel caso di erogazione di rimborso delle spese.