La provinciale Andria-Trani ed il "Ponte dei Desideri"
Ancora polemiche sulle complanari che rimangono troppo strette ed il mancato ponte
lunedì 16 gennaio 2017
20.06
Passano interi mesi ed evidentemente la variabile tempo assume valore molto diverso a seconda che riguardi la politica o l'imprenditoria.
In una nota Unimpresa Bat torna a riproporre la questione relativa al raddoppio della provinciale Andria - Trani: «Infatti mentre in politica prendere tempo fa parte di precise strategie per rinviare o non risolvere i problemi, per l'imprenditore il tempo e la tempistica sono elementi fondamentali perché se si va fuori tempo si chiude, si fallisce o peggio si finisce in mani poco pulite. A proposito della famigerata e decantata nuova Andria-Trani il tempo sembra avere due velocità. Infatti mentre procedono i lavori di completamento della strada che collega le due splendide città della provincia, con tutti i noti disservizi, della costruzione del ponte dei desideri ancora non c'è alcuna traccia.
Le complanari rimangono troppo strette ed impediscono ai mezzi pesanti il normale accesso alle aziende così come risulta inutile la costosa costruzione di quelle rotatorie che nessuno rispetta con gravissima possibilità di incidenti stradali, senza che nessuno controlli altrimenti si sarebbero già elevate decine di migliaia di multe perché la trasgressione è continuativa e praticamente acquisita, anche dai mezzi pesanti. La mancata realizzazione del ponte e dell'unica rotatoria che potesse avere un senso cioè quella che avrebbe risolto il disagio per coloro che devendo recarsi in un'azienda distante pochi chilometri da Andria o da Trani si trovando a percorrerne moltissimi praticamente andando da una città all'altra per poi tornare indietro visto che non c'è possibilità alcuna di cambio di marcia.
Problematiche enormi evidentemente dimenticate nella fretta di realizzare quel gustoso progetto da 25 milioni di euro che ha distratto un po' tutti e le situazioni le sta complicando invece che risolverle. Un'opera che avrebbe dovuto essere sinonimo di progresso e di efficienza che si è trasformata in un incubo soprattutto per gli imprenditori ma anche per i cittadini che si trovano a percorrere un tratto di strada lungo chilometri a volte immergendosi anche in rientranze pericolosissime per il loro stato di isolamento, che si presterebbero benissimo ad azioni criminali con fortissimo disincentivo alla loro percorribilità soprattutto nelle ore serali e notturne.
Un pasticcio dietro l'altro -prosegue Unimpresa Bat- con il ponte che non arriva nonostante proclami e promesse pubbliche. Non sappiamo se sul tavolo della Regione Puglia si siano preventivati i duemilioni di euro necessari per la realizzazione delle opere mancanti ma di sicuro non si hanno notizie in merito. Non crediamo che anche per avere notizie pubbliche si debba far parte del giro quindi siamo certi che chi deve informare lo farà pubblicamente, quanto prima».
In una nota Unimpresa Bat torna a riproporre la questione relativa al raddoppio della provinciale Andria - Trani: «Infatti mentre in politica prendere tempo fa parte di precise strategie per rinviare o non risolvere i problemi, per l'imprenditore il tempo e la tempistica sono elementi fondamentali perché se si va fuori tempo si chiude, si fallisce o peggio si finisce in mani poco pulite. A proposito della famigerata e decantata nuova Andria-Trani il tempo sembra avere due velocità. Infatti mentre procedono i lavori di completamento della strada che collega le due splendide città della provincia, con tutti i noti disservizi, della costruzione del ponte dei desideri ancora non c'è alcuna traccia.
Le complanari rimangono troppo strette ed impediscono ai mezzi pesanti il normale accesso alle aziende così come risulta inutile la costosa costruzione di quelle rotatorie che nessuno rispetta con gravissima possibilità di incidenti stradali, senza che nessuno controlli altrimenti si sarebbero già elevate decine di migliaia di multe perché la trasgressione è continuativa e praticamente acquisita, anche dai mezzi pesanti. La mancata realizzazione del ponte e dell'unica rotatoria che potesse avere un senso cioè quella che avrebbe risolto il disagio per coloro che devendo recarsi in un'azienda distante pochi chilometri da Andria o da Trani si trovando a percorrerne moltissimi praticamente andando da una città all'altra per poi tornare indietro visto che non c'è possibilità alcuna di cambio di marcia.
Problematiche enormi evidentemente dimenticate nella fretta di realizzare quel gustoso progetto da 25 milioni di euro che ha distratto un po' tutti e le situazioni le sta complicando invece che risolverle. Un'opera che avrebbe dovuto essere sinonimo di progresso e di efficienza che si è trasformata in un incubo soprattutto per gli imprenditori ma anche per i cittadini che si trovano a percorrere un tratto di strada lungo chilometri a volte immergendosi anche in rientranze pericolosissime per il loro stato di isolamento, che si presterebbero benissimo ad azioni criminali con fortissimo disincentivo alla loro percorribilità soprattutto nelle ore serali e notturne.
Un pasticcio dietro l'altro -prosegue Unimpresa Bat- con il ponte che non arriva nonostante proclami e promesse pubbliche. Non sappiamo se sul tavolo della Regione Puglia si siano preventivati i duemilioni di euro necessari per la realizzazione delle opere mancanti ma di sicuro non si hanno notizie in merito. Non crediamo che anche per avere notizie pubbliche si debba far parte del giro quindi siamo certi che chi deve informare lo farà pubblicamente, quanto prima».