La Polizia di Stato celebra il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo, tra religione e legalità
Il Primo Dirigente della P. S. Santina Mennea, omaggiata dal Questore con un dipinto raffigurante il celebrato Santo Patrono
lunedì 30 settembre 2024
11.56
Si è tenuta ieri, domenica 29 settembre a Trinitapoli, in piazza Umberto I, la celebrazione del Santo Patrono della Polizia di Stato, San Michele Arcangelo.
La solenne celebrazione Eucaristica, è stata officiata dall'Arcivescovo di Trani – Barletta - Bisceglie Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Leonardo D'Ascenzo, assistito da Mons. Stefano Sarcina, della Chiesa Amatrice di Santo Stefano di Trinitapoli, e dal Cappellano della Questura, Don Pietro D'Alba.
Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità civili e militari della sesta provincia pugliese accolte dal Questore, Alfredo Fabbrocini, i familiari delle Vittime del dovere e dei caduti in servizio, i rappresentanti della locale sezione ANPS e una folta rappresentanza del personale della Polizia di Stato.
Sull'altare, inoltre, è stata esposta una statua raffigurante San Michele Arcangelo che ha accompagnato tutta la celebrazione.
Importanti le parole che il Vescovo ha rivolto al personale della Polizia di Stato, "La Polizia è il simbolo della legalità e lotta per tutti noi, come San Michele è il nostro baluardo a difesa della giustizia".
Durante la celebrazione, inoltre, la dott.ssa Santina Mennea, Primo Dirigente della Polizia di Stato in servizio presso la Questura Bat e, a breve, in quiescenza, è stata omaggiata dal Questore con un dipinto raffigurante il celebrato Santo Patrono.
A seguire, dopo la Celebrazione Eucaristica, presso l'Anfiteatro della Legalità, limitrofo alla Piazza, si è svolta una rappresentazione teatrale sulla vita di Franco Marcone, vittima di mafia, ucciso nel 1995, attraverso un monologo scritto da Lidia Bucci e interpretato da Franco Ferrante.
Ad ogni partecipante, inoltre, è stata distribuita una copia del volume a fumetti "Francesco Marcone, un uomo onesto" scritto da Ilaria Fieramosca e disegnato da Giuseppe Guida, per rendere tutti partecipi della vita di Franco Marcone e del suo coraggio.
Al termine della rappresentazione, Il Questore di Barletta Andria Trani, Alfredo Fabbrocini, ha ringraziato personalmente i partecipanti e, in particolare, Daniela e Paolo Marcone, figli di Franco Marcone, e l'autrice del monologo, Lidia Bucci, evidenziando l'importanza dei momenti di commemorazione che rappresentano un significativo esercizio di memoria in ricordo di chi si è sacrificato per lo Stato, per il valore della legalità.
Non solo, il Questore ha voluto, infine, ringraziare tutti i cittadini per la loro vicinanza alla Polizia di Stato, ricordando che, per far sì che la Polizia di Stato sia vicina alla gente è necessario che la gente stessa, la comunità, per prima, sia al fianco della Polizia di Stato.
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